martedì 3 settembre 2013

Recensione: Aegyptiaca. I prescelti degli Dei di Dean Lucas


Aegyptiaca. I prescelti degli Dei (#1)
Dean Lucas
Mamma Editori
€ 8,33
480 pg

Delphi è la prescelta, poiché sul suo corpo è inciso il futuro degli uomini. Gavri'el è il prescelto, poiché è destinato a trovare il Bastone di Adamo. Sargon è il prescelto perché è l'erede del regno di Akkad, Matunde è il prescelto perché è il gigante nero dell'impero nubiano. Babu non è un prescelto, è solo un nano impertinente e pavido. Lei invece è la Sfinge, altera e bellissima. La creatura più preziosa dell'universo. Sullo sfondo di un mondo antico e misterioso, oltre le porte del tempo, un viaggio e la lotta contro un male che affonda le proprie radici nella Genesi. Un viaggio che ha come meta la salvezza dei Figli dell'Uomo.


La storia  ha inizio in un tempo in cui il mondo era ancora giovane e gli Dei camminavano tra gli uomini, nasce nel cuore dell’oracolo di Delfi nell’antica Grecia e ha come protagonista la sua sacerdotessa e un uomo perseguitato da un destino crudele. La loro fuga li porterà ai piedi delle Piramidi e della Sfinge posta a loro guardia dove incontreranno un giovane ignaro del suo destino e una potente Dea. Da quel momento viaggeranno insieme per recuperare un antico manufatto e radunare un esercito capace di fronteggiare un antico Dio e suo figlio in un’epica battaglia che stravolgerà il destino di vincitori e vinti.

Ringrazio moltissimo l’autore Dean Lucas per avermi inviato l’ebook del suo libro da leggere e recensire. L’idea di questo libro è nata in Dean durante un soggiorno a Las Vegas in un hotel a tema prettamente egizio e dobbiamo ringraziare tale soggiorno perché quella che ne è scaturita è una storia complessa e con personaggi particolari e dotati di mille sfaccettature capace di stupire e catturare.
La bravura dell’autore è stata quella di legare tra di loro le diverse religioni del bacino del Mediterraneo, egizia, ellenica, persiana, ebraica, in modo tale da arrivare all’affermazione che le divinità in realtà sono sempre le stesse, ma che semplicemente ognuno le chiama e le onora in un diverso modo. Ed ecco che Adamo ed Eva, Seth e Anubi, Venere e Ishtar acquisiscono nomi diversi, diverse forme, diversi aspetti ma alla fine ognuna di loro è sempre la stessa essenza che agisce per il bene o il male. Un libro veramente difficile da scrivere per i suoi tanti punti di vista e per le storie che si intrecciano con i suoi diversi protagonisti. Anche il lettore all’inizio rimane spiazzato dal continuo introdurre nuovi personaggi e nuove storie all’interno del racconto principale però ad un tratto i continui cambi di scena risultano fluidi ed essenziali al proseguimento della storia e tutto trova un proprio posto e un proprio perchè.
Capiterà di affezionarsi ad uno dei personaggi e volere sapere esclusivamente quello che gli succede ma la bravura dell’autore sta proprio nel ripresentare la sua storia al momento opportuno. Il personaggio che di più mi ha affascinato è Tari (alla fine ci sarà una bella sorpresa sulla figura storica a cui tale personaggio è legato), una principessa che si innamora di colui che crede un ragazzo di umile origini, durante tutto lo svolgimento della storia non verrà mai meno a questo amore e sopratutto a se stessa e alla sua identità:


Potevano torturarla e umiliarla. Potevano ordinarle di camminare su braci ardenti o su un tappeto di cocci di vetro. Potevano vestirla e truccarla come una bambola di legno, potevano prenderle tutto e lei avrebbe sopportato ogni cosa. Si sarebbe piegata, come i fragili fusti dei papiri percossi dal vento, ma non si sarebbe spezzata. Era la sua carne che torturavano e umiliavano. Era il suo corpo che vestivano e truccavano. Lei era più di questo. Chiuse gli occhi e cercò con tutta se stessa ciò che era davvero.

Un altro personaggio che ha destato molto le mie simpatie è la Sfinge, la dea che si unisce al gruppo in cerca di vendetta nei confronti del fratello e del padre che hanno invaso e ucciso la sua gente e tentato alla sua innocenza. Una donna, pardon Dea, con un carattere autoritario e un egocentrismo non indifferente ma che  ama in fin dei conti in modo passionale e travolgente.
Un aspetto fondamentale di questo libro infatti è l’amore, i suoi protagonisti amano in modo completo e totalitario affidando tutto loro stessi alla persona amata. Così fa Delphi quando abbandona la sacralità del tempio dell’oracolo per poter vivere quell’amore che credeva le fosse negato con un uomo di cui alla fine non conosce niente  se non il cuore. Così Gavri'el e Tari, il loro sentimento viene continuamente messo alla prova da altri ma anche e soprattutto da loro stessi ma non viene mai meno anzi rinasce e si rafforza ad ogni loro incontro.

In conclusione decisamente un bel libro soprattutto per chi ama l’Egitto e la sua mitologia ma soprattutto per chi cerca una storia completa con una buona dose d’amore ma anche battaglie, ricerche, misteri e segreti.

Voto: una storia completa per gli amanti dell'Egitto dei faraoni

2 commenti:

  1. Sembra un libro davvero molto bello e la cultura egiziana mi ha sempre incuriosito!
    Devo leggerlo, lo inserisco subito in WL! *___*

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    1. è un libro interessante e imprevedibile, complessa a volte e che non svela niente per il seguito!!

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