Vite sospese
Alessia Litta
Triskell Edizioni
€ 4,49
169 pg
Nico è un Agente tormentato dal suo passato doloroso, chiamato a indagare sulla sparizione di alcuni membri della Comunità Magica alla quale appartiene, una Comunità che raduna gli individui con abilità speciali e li guida al controllo dei loro poteri.
Marta è una donna che si risveglia nel cuore della notte in un parco della Capitale con i vestiti sporchi di sangue e senza ricordi di quanto accaduto.
Le loro storie si scoprono strettamente connesse quando i poteri di Tracciatore di Nico lo conducono proprio da Marta. Eppure qualcosa non torna. La fragilità della donna e la sua incapacità di liberarsi del dolore per la perdita della sorella sembrano incompatibili con l’immagine del killer che ha prosciugato le Unità Magiche di ogni loro energia. Tuttavia, la polizia, che è riuscita a mettere le mani sul corpo dell’ultima vittima, non ha dubbi: per loro è Marta la colpevole.
Nel tentativo di recuperare la memoria riguardo a quanto le è accaduto, Marta scoprirà la tremenda realtà che c’è dietro i suoi vuoti di memoria.Marta e Nico dovranno combattere spalla a spalla per cercare di mettere in salvo L’Oracolo, l’oggetto sacro che mantiene l’equilibrio dell’intera Comunità Magica, e guadagnarsi una seconda possibilità per essere felici. [Recensione completa]
Questo interessante Blog Tour ci ha permesso di conoscere molti aspetti di questo libro e per la prossima tappa è previsto un giveaway finale con in palio una copia cartacea del libro autografata, se vi siete persi qualche tappa ecco il calendario
Ed ora veniamo all'argomento di questa tappa: per chi non lo sapesse, Alessia si diletta anche in fotografia e in occasione del suo viaggio a Roma di qualche settimana fa ha rubato qualche scatto dell'Eterna città in cui è ambientata la storia di Nico e Marta. A far da corredo alle fotografie degli estratti del libro
Alessia Litta
Triskell Edizioni
€ 4,49
169 pg
Nico è un Agente tormentato dal suo passato doloroso, chiamato a indagare sulla sparizione di alcuni membri della Comunità Magica alla quale appartiene, una Comunità che raduna gli individui con abilità speciali e li guida al controllo dei loro poteri.
Marta è una donna che si risveglia nel cuore della notte in un parco della Capitale con i vestiti sporchi di sangue e senza ricordi di quanto accaduto.
Le loro storie si scoprono strettamente connesse quando i poteri di Tracciatore di Nico lo conducono proprio da Marta. Eppure qualcosa non torna. La fragilità della donna e la sua incapacità di liberarsi del dolore per la perdita della sorella sembrano incompatibili con l’immagine del killer che ha prosciugato le Unità Magiche di ogni loro energia. Tuttavia, la polizia, che è riuscita a mettere le mani sul corpo dell’ultima vittima, non ha dubbi: per loro è Marta la colpevole.
Nel tentativo di recuperare la memoria riguardo a quanto le è accaduto, Marta scoprirà la tremenda realtà che c’è dietro i suoi vuoti di memoria.Marta e Nico dovranno combattere spalla a spalla per cercare di mettere in salvo L’Oracolo, l’oggetto sacro che mantiene l’equilibrio dell’intera Comunità Magica, e guadagnarsi una seconda possibilità per essere felici. [Recensione completa]
Questo interessante Blog Tour ci ha permesso di conoscere molti aspetti di questo libro e per la prossima tappa è previsto un giveaway finale con in palio una copia cartacea del libro autografata, se vi siete persi qualche tappa ecco il calendario
02.12.2014: Presentazione del romanzo – Sognando Leggendo
09.12.2014: Recensione – Briciole di Parole
16.12.2014: Intervista all'autrice – Romanticamente Fantasy Sito
23.12.2014: Sorpresa di Natale! – Coffee & Books
30.12.2014: Puzzle con curiosità + Segnalibro da scaricare! – E' scrivere
07.01.2015: Dreamcast – Voglio essere sommersa dai libri
13.01.2015: Ambientazioni – Stelle nell'iperuranio
20.1.2015: Giveaway di una copia cartacea autografata – Sognando tra le righe
Ed ora veniamo all'argomento di questa tappa: per chi non lo sapesse, Alessia si diletta anche in fotografia e in occasione del suo viaggio a Roma di qualche settimana fa ha rubato qualche scatto dell'Eterna città in cui è ambientata la storia di Nico e Marta. A far da corredo alle fotografie degli estratti del libro

Scese in Piazzale del Colosseo e, dopo qualche istante, imboccò Via
dei Fori Imperiali. Le aree archeologiche che fiancheggiavano i due lati del
viale attiravano turisti e qualche romano ancora capace di sorprendersi di quei
retaggi di grandezza ormai svanita e di isolarsi dal caos di auto e scooter che
imperversava sulla via. Nico si ritrovò a fare lo slalom tra macchine
parcheggiate, motorini che s'infilavano nel traffico e pedoni che gli
tagliavano la strada non appena si accorgevano che c'era un momento libero per
attraversare. Superare il fiume umano nella stretta Via del Corso non fu più
agevole e, quando finalmente arrivò su Lungotevere, si godette per un attimo lo
spazio aperto. All'altezza di Ponte Regina Margherita si fermò, gli occhi fissi
sull'arcata che scendeva alla banchina. Gli era sempre piaciuto lo scenario del
Tevere che attraversava la città, soprattutto al tramonto, con il sole che
accendeva di fuoco i monumenti storici e i palazzi, e spesso si era ritrovato a
indugiare affacciato a uno dei parapetti per scrutare le acque placide del
fiume. Ma ora dubitava di poter ancora apprezzare quel panorama, non dopo aver
visto il corpo di quella donna, non dopo che lì era morto Gäel.
Un battito di ciglia e fu come svegliarsi da un lungo sonno. Macchie confuse e scure, intervallate da macchie più chiare, entrarono nella sua visuale. Marta rimase immobile, cercando di prendere coscienza di sé. Provava un'assurda sensazione di leggerezza; uno strano silenzio ovattato l‟avvolgeva, come se qualcuno le avesse otturato i condotti uditivi, e faticava a dare dei contorni a quello che aveva attorno. Un odore penetrante le punse le narici: resina e aghi di pino. Inspirò con cautela. Poi un gorgoglio di acqua corrente le arrivò alle orecchie, dapprima indistinto, poi sempre più chiaro. Un clacson suonò con violenza in lontananza e Marta sussultò, il cuore accelerato. Fu come ricevere uno schiaffo, ogni senso riprese di colpo a funzionare, la vista tornò a fuoco. Lo sguardo si posò su una lunga serie di alberi e cespugli, davanti a lei un viale illuminato da radi lampioni e una fontana con cavalli dalla coda di pesce che spruzzavano acqua dalle zampe. Spalancò gli occhi, sorpresa. Dov'era? Cosa ci faceva lì? Scrutò nel buio, fra la vegetazione, cercando un punto di riferimento, scavando nella sua mente, tentando di trovare qualcosa, ma il suo cervello non riuscì a mettere a fuoco nessun elemento. E il vuoto che trovò la sgomentò. Non ricordava nulla. Nulla.
Un ululato in lontananza la fece sussultare. Con frenesia scrutò la via. Una sirena si avvicinava, il suo grido assordante che copriva il rumore del traffico. Dove? Dov'era? Lampeggianti blu apparvero nel suo campo visivo e Marta ebbe un fremito. Erano già lì. Possibile? Possibile che fossero lì per lei? Ma no, fantasticava come al solito; potevano esserci decine di motivi per sentire una sirena in una città come Roma. Un secondo ululato si aggiunse al primo. Marta non esitò più, voltò le spalle alla strada e corse all'interno del parco, inoltrandosi nel buio fino a che la strada non fu più visibile e i rumori rimasero un sottofondo appena percepibile. La vegetazione non era molto fitta e la luna piena permetteva di penetrare le tenebre per qualche metro. C'erano panchine bagnate di umidità un po' ovunque e, di tanto in tanto, strutture dalla forma strana che riconobbe come attrezzi ginnici una volta che si avvicinò; alla sua destra intravide una grande recinzione con un enorme cartello con la scritta “Area cani”. Prese il viale alberato che proseguiva parallelo alla strada principale e pensò di cercare un'uscita sul lato opposto. Poi afferrò il telefono. Dove diavolo era finito Dario? Perché non si era presentato?
Affacciata alla terrazza del Pincio, Marta osservava la città che lentamente si risvegliava. L'alba stava sorgendo, ma il cielo era ancora buio sopra di lei e nell'ampia Piazza del Popolo e le strade attorno, i lampioni erano ancora accesi. Era quel momento magico, quell'atmosfera onirica che sempre prendeva forma quando la notte lasciava il posto al giorno. Alle sue spalle sia la terrazza che il parco erano deserti.
«Tutto bene?»
Marta lasciò che Nico si avvicinasse e prendesse posto accanto a lei nella contemplazione della città. Non lo aveva sentito arrivare e non se ne sorprendeva.
Spero che queste foto corredate dalle parole di Alessia Litta vi abbiano emozionato come la sottoscritta.
Prossimo appuntamento sul blog
Sognando tra le righe con il giveaway finale!
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