lunedì 6 gennaio 2014

Racconti in Recensione: I figli del pozzo di carne di Vittoria Corella e Federica Soprani


I figli del pozzo di carne (Victorian Solstice #3)
Federica soprani e Vittoria Corella
Lite editions (Passion)
€ 1,99
68 pg

Nella Londra Vittoriana Uomini Neri e Boogeymen esistono davvero. I Mostri sono veri e hanno fame. Vengono e portano via quelli che hanno più paura. Per sconfiggere i Mostri ci vuole coraggio, follia e un pizzico di disperazione. Una nuova avventura di Jericho e Jonas nella pancia della Londra più nera.

Il medium Jericho Marmaduche Shermaldine e l'ex ispettore di Polizia Jonas Marlowe si sono messi in società aprendo una propria agenzia di investigazioni, installando ufficio e abitazione a Fine del Mondo, la casa in cui il medium viveva con il mago Safire e la sua assistente. Il primo caso della J&J Investigation arriva proprio da una vecchia conoscenza del mago, il Circo Binewski che è stata la sua prima e unica famiglia. La scomparsa di un bambino appartenente al circo, un viaggio nelle fogne al cospetto del Re dei Topi e della sua corte, uno strano uomo la cui testa è popolata di uomini insetti mentre gli aghi strisciano sotto la pelle, un sentimento che scivola leggero e inconsistente come le nebbie lungo le rive del Tamigi nella Londra Vittoriana.

I figli del pozzo di carne è il terzo capitolo della serie Victorian Solstice uscita dalle mirabili mani di Federica Soprani e Vittoria Corella. L'anno scorso avevo avuto modo di leggere e recensire i primi due episodi ed è stato con molto piacere che appena ricevuto dalle autrici questo terzo racconto mi sono fiondata a leggerlo. Un racconto letto in poche ore ma che ha saputo lasciare un segno forte, un racconto horror, crudo e crudele, un racconto che mi provoca al solo pensiero un brivido lungo la spina dorsale e sento la pelle fremere. Un racconto decisamente non per tutti ma che di sicuro non lascia indifferenti.

Mentre nei due episodi  precedenti J&J si sono addentrati nei salotti buoni dell'aristocrazia andando a scavare nelle loro perversioni e nei loro sporchi segreti, questa volta la loro indagine li ha portati nelle profondità della Londra nascosta dove la povertà cammina a braccetto con la follia, dove vale un'unica legge che è quella del sottosuolo e dei suoi abitanti, dove l'impensabile diventa realtà e dove le punizioni sono efferate quanto i crimini. La storia è talmente forte, come un pugno nello stomaco dato all'improvviso, che Jonas e Jericho non sono riusciti ad emergere come nei capitoli precedenti. In realtà mentre negli altri episodi abbiamo imparato a conoscerli, in questo capitolo assistiamo all'inizio di qualcosa che precedentemente era stato solo un accenno, una possibilità, mentre invece ora diventa concretezza. Chiari sono i sentimenti di Jericho, anche se nella sua ombra il mago fa spesso capolino, ma Jonas sbalzato in un'esistenza così lontana dalla sua realtà, da tutto quello che credeva giusto e corretto, si ritrova a volte disorientato  mentre cerca di abbattere le resistenze e lasciarsi andare. Ci sono attimi rubati, pensieri ed emozioni che si manifestano in momenti fatali, domande inespresse e risposte non pronunciate. Federica e Vittoria sono malefiche in questo perchè pur sapendo a cosa noi lettori stiamo anelando ancora non soddisfano la nostra curiosità, continuano a celare segreti e misteri nelle vite di J&J, quindi quello che possiamo fare sono solo supposizioni e domande, sospirando seguendo il fumo di una sigaretta accesa in una confusionaria palestra.



Voto: brividi sulla pelle e lungo la schiena.

Jonas Marlowe  & Jericho Marmaduche Shermaldine

2 commenti:

  1. Sto scoprendo questa casa editrice e questi romanzi in questo periodo: devo dire che mi affascinano le sue proposte letterarie!

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    1. la serie Victorian solstice è molto particolare, horror, dark e M/M quindi ti deve piacere il genere perchè sono particolari, ma molto interessanti e ben scritti

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