Recensione: Morsi di ghiaccio di Richelle Mead

Morsi di ghiaccio (Accademia dei vampiri #2)
Richelle Mead
Rizzoli
€ 16,50
336 pg

È un anno difficile per Rose all’Accademia dei Vampiri. Il suo grande amore Dimitri sembra preferirle un’altra; l’amica Lissa passa tutto il tempo libero con il suo ragazzo. E come se non bastasse, ecco arrivare la guardiana Janine, madre sempre assente con cui Rose ha un legame complicato. Nel frattempo i temibili Strigoi sono alle porte. Una vacanza sulla neve regala a tutti l’illusione di essere al sicuro, ma è proprio allora che Rose corre i rischi più gravi.

Questo secondo volume della serie L’accademia dei vampiri potrebbe, almeno durante i primi capitoli, sembrare il classico libro di transizione in cui poco succede, vengono inseriti elementi determinanti per i successivi ed introdotti personaggi fondamentali per la trama. In realtà questo libro è un viaggio spericolato nell’anima di Rose.  
Anche in questo caso è praticamente impossibile fare un riassunto della trama senza commettere spoiler vi dico solo che a causa di nuovi attacchi da parte degli Strigoi verso componenti delle famiglie reali, attacchi che si fanno sempre più efferati,  l’intera St. Vladimir Academy e molti Moroi reali decidono di trascorrere le festività natalizie in un Resort in una stazione sciistica; tra sciate, feste e battaglie a palle di neve l’equilibrio creato tra Dhampir e Moroi viene messo in seria discussione e un avvenimento drammatico cambierà la nostra Rose per sempre.

Come già accennato all’inizio in questo libro vengono introdotti tutta una serie di personaggi interessanti e molto affascinanti. In primo luogo la madre di Rose, finalmente conosciamo la cacciatrice leggendaria che ha abbandonato la figlia in favore di una carriera al seguito dell’ennesimo Moroi reale, una donna minuta ma con un’autorità e una presenza capace di incutere timore e rispetto sia tra i guardiani e che i moroi , ma ci troviamo anche di fronte ad una donna con un carattere molto impulsivo, adesso capiamo da chi ha preso il suo caratterino Rose, ma che cerca anche di ricucire il rapporto con una figlia che la rifiuta. Rose e sua madre cercano disperatamente un punto di incontro ma con due caratteri così focosi il terreno non può che essere un tappeto da combattimento.

L’altro personaggio che mi ha affascinato è Tasha, la zia di Christian, emarginata dagli altri moroi come il nipote per essere imparentata con degli Strigoi ma anche perchè in un certo qual modo sovversiva. Tasha non ha bisogno di un guardiano anche se nel libro ne farà richiesta (J), è un’esperta di arti marziali e padroneggia il fuoco. Come Christhian e Lissa è fermamente convinta della necessità di non nascondersi dietro i guardiani ma di lottare al loro fianco per sconfiggere gli Strigoi. Saranno loro tre a porre le basi per minare e cambiare la mentalità conservativa dei Moroi. Saranno loro a porre il seme del dubbio sulla necessità di un coinvolgimento diretto degli stessi Moroi per la loro sopravvivenza. Sarà anche grazie all’influenza di Tasha che Lissa in questo libro inizierà a comportarsi come l’erede dei Dragomir, da vera principessa reale, lasciando da parte incertezze e insicurezze.

Infine il personaggio che ho più amato, il mio preferito in assoluto, Adrian. Moroi di sangue reale, bad boy per eccellenza, dimostrerà da subito un interesse molto fisico per la nostra Rose mentre quello per Lissa sarà di tutt’altro genere e riserverà un interessante colpo di scena. Comunque per quanto in molti lo bramino credo che Adrian non sarà mai un ostacolo tra Rose e Dimitri. In più momenti è palese come i due si comprendano e si completino, come nonostante cerchino di stare lontano l’uno dall’altra per loro è praticamente impossibile farlo.

Comunque quello che più mi ha colpito del libro è proprio la crescita che Rose compie al suo interno, il percorso che intraprende anche grazie a queste tre figure la porterà ad essere alla fine del libro una persona completamente diversa, una persona più consapevole del suo ruolo e della sua esistenza e soprattutto della sua solitudine. Perché se è vero che al suo fianco c’è sempre Lissa, è anche vero che il rapporto tra le due non è paritario. Rose continua a nascondere i suoi sentimenti, i suoi turbamenti, i suoi cedimenti  a Lissa per essere per lei il punto di riferimento costante. Una grave responsabilità per una ragazza così giovane che verso la fine del libro capisce che tutto ciò che crede di sapere e di conoscere, tutte le sue sicurezze possono essere strappate via in un attimo. Bellissime le ultime pagine che mi hanno fatto venire qualche lacrima agli occhi. Non vedo l’ora di leggere il successivo e immergermi  nuovamente nella storia della nostra coraggiosa dhampir. Una menzione d’onore per Mia, decisamente un personaggio capace di sorprendere e cogliere alla sprovvista. Mi aspetto grandi cose da lei.

In conclusione è vero che il libro continua sul filone del YA, riprendendo molti elementi di questo genere di romanzo ma è anche vero che l’approfondimento psicologico dei personaggi e la loro crescita con le loro ombre e luci sono chiavi fondamentali e punti focali della storia che si avvia verso una connotazione più adulta.

Voto: 4/5 (Molto bello, ma non perfetto) 


Per quanto riguarda la copertina è meglio stendere un velo pietoso, anche se pure quelle originali non mi entusiasmano. Confido che in occasione dell'uscita del film si possa avere una ristampa e una loro modifica.