Ombre (Albion #2)
Bianca Marconero
Limited Edition Books
€ 14,90
502 pg
Marco Cinquedraghi e i suoi amici hanno scoperto di essere portatori di una peculiarità genetica che si fonda nella leggenda. Sono le nuove incarnazioni di Artù e dei cavalieri della Tavola Rotonda. Ma qual è il prezzo del loro privilegio. A cosa si deve rinunciare per guadagnarsi un destino già scritto? Marco preferisce non chiederselo. Saranno gli errori commessi e le bugie a trascinarlo in una spirale che lo obbligherà ad aprire gli occhi, mentre anche l’eredità di mago Merlino si risveglia e reclama il proprio tributo. Tra amicizie che si incrinano, amori condannati per le colpe del passato, l’ombra di una fata leggendaria e un’indagine su una morte sospetta che sembra portare a una tragica verità, i ragazzi dell’Albion College proseguono il loro cammino per diventare grandi. Ma capire cos’è la vera grandezza comporta un sacrificio che ognuno di loro dovrà affrontare da solo, per salvarsi.
Marco, Lance, Deacon, Erek ed Helena, cinque
ragazzi conosciutisi in un scuola esclusiva tra le alpi svizzere e che scoprono
di avere un passato molto lontano in comune, una discendenza che li porterà a
formare gli stessi legami che una volta li unirono intorno ad una tavola
rotonda. Un retaggio antico, memorie sopite, poteri che riemergono e che
qualcuno vuole sfruttare a proprio vantaggio. I ragazzi sono studiati,
esaminati, inquadrati nei ruoli che una volta già assunsero ma nessuno sembra
ricordarsi che, anche se il loro sangue è antico, le loro anime sono nuove e
non tutti vogliono ripetere gli errori del passato. Intanto una fata giunge
dalle nebbie di Avalon destinata a portare ancora più scompiglio in questo
gruppetto che si unisce e si disgrega a tratti, un’assassina veglia su di loro
e cerca di riconquistare la fiducia di un cavaliere. Il destino sembra già
scritto e destinato a ripetersi, chissà se avranno la forza di opporsi.
Dopo una lungo periodo, ed una gestazione
alquanto complicata, finalmente ha visto la luce il secondo capitolo della serie Albion scritta da Bianca Marconero, la mia recensione giunge con
imperdonabile ritardo, visto e considerato che Bianca mi ha concesso il grande
onore e privilegio di leggerlo in anteprima e in occasione dell’uscita grazie
al regalo stupendo che mi ha fatto. Meglio tardi che mai si dice e quindi
eccomi qui ad esprimere la mia sincera ed onesta opinione.
Dovete leggerlo! Ecco e se non vi basta questo
imperativo vi dico anche il perchè.
Innanzitutto per l’originalità con cui Bianca
riprende il mito arturiano della tavola rotonda, dei cavalieri e di Avalon
trasportandolo ai giorni moderni con l’ausilio anche dei templari e
altre figure leggendarie. Un calderone penserete voi? No, perché gli avvenimenti, le situazioni, i legami sono ben armonizzati tra di loro e nascondono segreti
e misteri che sono certa ci terranno buona compagnia per il seguito della serie. Ma il valore aggiunto di questa storia sono i personaggi. E’ vero che ognuno
di loro ha caratteristiche e prerogative relative al personaggio arturiano di
riferimento ma anche è vero che sono descritti magistralmente e presentano
aspetti capace di sorprendervi perché in netto contrasto invece con quanto si
aspetterebbe da loro. Il personaggio certamente che ruba il cuore, nel bene e
nel male è Marco, vi dirò la voglia di prenderlo a calci non mi è ancora del
tutto passata, ma è anche vero che dallo stronzo del primo libro emerge un
nuovo ragazzo, le cui insicurezze lo portano a commettere errori, a volte fatali,
a volte dovuti a troppa ingenuità. In questo libro in Marco inizia ad emergere
l’uomo che diventerà, il re che con il suo coraggio e la sua saggezza è stato
capace di riunire uomini diversi intorno ad un tavolo e renderli tutti uguali,
ma un re può anche commettere errori, sarà però l’uomo colui in grado di riconoscerli
ed assumersi la responsabilità delle proprie azioni. Un uomo che deciderà di
sacrificarsi per il bene di coloro che ama. E poi abbiamo helena i cui sentimenti per Marco lottano con il
passato che che le è stato cucito addosso, che altri pensano faccia parte di
lei. Lance rimane il più imperscrutabile del gruppo, tanti misteri avvolgono il cavaliere del lago, segreti che celati rischiano di rovinare per sempre il suo
legame con il re, re per il quale è pronto a dare la vita ma non ad amare con
onestà.
Vi dirò, se fossero tutti un po’ più chiari, un po’ più sinceri, un po’ più onesti con loro stessi e gli altri, camperebbero meglio loro ma non certo noi lettori.
E poi abbiamo il mago e il cavaliere generoso, entrambi danno sfoggio in questo libro delle loro capacità ma anche dei loro momenti non esattamente migliori, ma sono ragazzi e diamogli tempo di crescere.
I miei personaggi preferiti restano comunque la fata e l’assassina, Morgana e Samira. Morgana è il personaggio che ho amato sempre di più nei miti arturiani, descritta come malefica, manipolatrice, intrigante, una strega insomma, in realtà è guidata dall’affetto per un fratello e un re finalmente ritrovato e un destino che anela di essere vissuto e rilevato, non prendetevela con lei se vi sembrerà che metta un po’ troppe volte il bastone tra le ruote ai vostri beniamini, non è cattiva e che da secoli la disegnano così!!! Samira in questa storia è il personaggio che ha subito la crescita e l’evoluzione maggiore, da semplice esecutrice di ordini, da agente cieco e obbediente, sta diventando una persona che si fa domande, non agisce spinta solo dal dovere ma anche da un sentimento che ha paura di riconoscere. Riottenere la fiducia di questo sgangherato quintetto diventa per lei vitale più di obbedire a ordini di cui non comprende le ragioni.
Vi dirò, se fossero tutti un po’ più chiari, un po’ più sinceri, un po’ più onesti con loro stessi e gli altri, camperebbero meglio loro ma non certo noi lettori.
E poi abbiamo il mago e il cavaliere generoso, entrambi danno sfoggio in questo libro delle loro capacità ma anche dei loro momenti non esattamente migliori, ma sono ragazzi e diamogli tempo di crescere.
I miei personaggi preferiti restano comunque la fata e l’assassina, Morgana e Samira. Morgana è il personaggio che ho amato sempre di più nei miti arturiani, descritta come malefica, manipolatrice, intrigante, una strega insomma, in realtà è guidata dall’affetto per un fratello e un re finalmente ritrovato e un destino che anela di essere vissuto e rilevato, non prendetevela con lei se vi sembrerà che metta un po’ troppe volte il bastone tra le ruote ai vostri beniamini, non è cattiva e che da secoli la disegnano così!!! Samira in questa storia è il personaggio che ha subito la crescita e l’evoluzione maggiore, da semplice esecutrice di ordini, da agente cieco e obbediente, sta diventando una persona che si fa domande, non agisce spinta solo dal dovere ma anche da un sentimento che ha paura di riconoscere. Riottenere la fiducia di questo sgangherato quintetto diventa per lei vitale più di obbedire a ordini di cui non comprende le ragioni.
Per quanto riguarda la storia vi posso solo
dire che ci sarà da trepidare e rimanere agghiacciati, sospirare e desiderare
di tirare calcioni a destra e manca. Un libro difficile per la sua autrice da
scrivere ma anche difficile da digerire per chi lo legge, perché tanti sono i
misteri e i segreti celati tra le mure di Albion e nei suoi boschi, celati sotto
la superficie di un lago e tra vecchi manoscritti e leggende. I cinque ragazzi
affronteranno prove difficili che permetteranno loro di crescere ma li indurranno ancora più in confusione, dovranno comprendere se fidarsi del loro istinto o
lasciarsi trascinare da chi sembra intenzionato a guidarli. Tante avventure li
attendono ancora e soprattutto una Cerca che cambierà la loro vita per sempre. Lo
stile della autrice è riconoscibilissimo nei capitoli brevi, nei cambi di POV
ma sempre visti da un osservatore esterno; seguire tutti questi personaggi, le
loro storie e le loro emozioni non è semplice anche perché la storia si fa via
via sempre più complessa, ma Bianca ci riesce egregiamente maneggiando il tutto
come un giocoliere che tiene in equilibrio più palle contemporaneamente continuando a farle girare
senza mai farle cadere ed infatti non esistono momenti di pausa, la scrittura fluida
e la narrazione serrata tengono il lettore con il fiato sospeso fino al
sorprendete finale con i suoi colpi di scena. Solo una domanda rimane alla
fine: a quando il terzo capitolo?
Voto: scoprire le ombre porterà alla luce
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