giovedì 31 maggio 2012

Recensione: Muses di Francesco Falconi


Muses
Francesco Falconi
Mondadori (Chrysalide)
€ 17,00
228 pg


Ha un fascino misterioso e irresistibile, ma sembra non rendersene conto.
Ha un potere così devastante che può condurre alla morte. Ma non lo sa.
Alice ignora tutto del suo passato, della sua vera madre, del dono sconvolgente che possiede. È una discendente delle nove Muse, può controllare la mente degli uomini, ispirarli, guidarli, forzarli se necessario, fino alle conseguenze più estreme. Un dono così può scatenare l’inferno.

Muses è il primo volume di una duologia dell’ormai noto Francesco Falconi, scrittore fantasy di origini nostrana. E’ il primo romanzo che leggo di quest’autore anche se il suo nome mi è noto ormai da tempo ed è stata una piacevole sorpresa. Alice, la protagonista e voce narrante, è una ragazza ventenne che vive a Roma, vista dall’esterno può sembrare la classica disadattata che non può fare a meno di farsi del male per sfuggire alla realtà orribile che la circonda (padre violento e madre succube), ma in realtà è un’anima fragile che anela conoscere se stessa. Il romanzo non è altro che la spasmodica corsa di Alice alla ricerca della propria essenza. Nel momento che scopre di essere stata adottata fugge a Londra alla ricerca della propria famiglia, trovando una zia incinta con molti segreti.

giovedì 24 maggio 2012

Recensione: Inheritance di Christopher Paolini


Inheritance
Christopher Paolini
Rizzoli
€ 24,00
848 pg


Sembrano appartenere a un’altra vita i giorni in cui Eragon era solo un ragazzo nella fattoria dello zio, e Saphira una pietra azzurra in una radura della foresta. Da allora, Cavaliere e dragonessa hanno festeggiato insperate vittorie nel Farthen Dûr, assistito ad antiche cerimonie a Ellesméra, pianto terribili perdite a Feinster. Una sola cosa è rimasta identica: il legame indissolubile che li unisce, e la speranza di deporre Galbatorix.

Non sono gli unici a essere cambiati, però: Roran ha perso il villaggio in cui è cresciuto, ma in battaglia si è guadagnato rispetto e un soprannome, Fortemartello; Nasuada ha assunto il ruolo di un padre morto troppo presto, e porta sulle braccia i segni dell’autorità che ha saputo conquistare; il destino ha donato a Murtagh un drago, ma gli ha strappato la libertà.
E ora, per la prima volta nella storia, umani, elfi, nani e Urgali marciano uniti verso Urû’baen, la fortezza del traditore Galbatorix. Nell’ultima, terribile battaglia che li attende rischiano di perdere ciò che hanno di più caro, ma poco importa: in gioco c’è una nuova Alagaësia, e l’occasione di lasciare in eredità al suo popolo un futuro in cui la tirannia del re nero sembrerà soltanto un orribile sogno.


Ultimo tomo del Ciclo dell’Eredità per affrontarlo sono occorsi una buona dose di pazienza e di costanza. Non tanto per il contenuto che a parte l’eccesso di informazioni, molte scene inutili e l’eccesiva prolissità consentiva comunque una lettura abbastanza scorrevole, quanto per l’impatto con un volume di oltre 800 pagine. Considerando che anche con i predecessori non ci era andato leggero penso che una maggiore snellezza avrebbe invogliato i reticenti all’acquisto.
Con Eragon la storia era partita abbastanza bene, non molto originale ma promettente. Con Eldest e Brisingr è diventata, passatemi il termine, un polpettone allucinante di cui ricordo poco e niente. Mi sono avventurata con Inheritance più che altro per portare la serie a termine infatti dall’acquisto ho impiegato diverso tempo per cimentarmi nella lettura.

mercoledì 23 maggio 2012

Il Maggio dei libri 2012

Approfittando de Il Maggio dei libri 2012 con sconti del 20%  su migliaia di libri ho fatto una overdose di acquisti. Eccoli:


 BUONA LETTURA A ME!!!!!

Recensione: Il canto della rivolta di Suzanne Collins


Il canto della rivolta
Suzanne Collins
Mondadori (Chrysalide)
€ 17,00
432 pg


Contro ogni previsione, Katniss Everdeen è sopravvissuta all’Arena degli Hunger Games. Due volte. Ora vive in una bella casa, nel Distretto 12, con sua madre e la sorella Prim. E sta per sposarsi. Sarà una cerimonia bellissima, e Katniss indosserà un abito meraviglioso.Sembra un sogno. Invece è un incubo. Katniss è in pericolo. E con lei tutti coloro a cui vuole bene. Tutti coloro che le sono vicini. Tutti gli abitanti del Distretto. Perché la sua ultima vittoria ha offeso le alte sfere, a Capitol City. E il presidente Snow ha giurato vendetta. Comincia la guerra. Quella vera. Al cui confronto l’Arena sembrerà una passeggiata. Che gli Hunger Games abbiano fine.


Il canto della rivolta è l’ultimo volume della trilogia degli Hunger Games, romanzo distopico, young adult con punte di romance. Questa è la definizione ufficiale del libro e per un lettore superficiale o che non si ritrovi completamente coinvolto nella vicenda può risultare perfettamente adatta. Per quanto mi riguarda invece è una definizione un po’ stretta e inappropriata. Vuoi perché ho letto i tre volumi  uno di seguito all’altro (inframmezzati solo da Inheritance di Paolini che al di là della lunghezza del tomo mi ha lasciato con molti spunti di riflessioni), vuoi perché tale lettura si è svolta in un periodo particolare della nostra Storia Italiana, ma è stata il punto di partenza di un bell’esame di coscienza che mi ha lasciato leggermente disgustata.

martedì 8 maggio 2012

Recensione: La ragazza di fuoco di Suzanne Collins


La ragazza di fuoco
Suzanne Collins
Mondadori (Chrysalide)
€ 17,00
376 pg

Katniss è uscita viva dagli Hunger Games, insieme a Peeta: dovrebbe sentirsi sollevata, perfino felice. Dopotutto, è riuscita a tornare sana e salva dalla sua famiglia e dall’amico di sempre, Gale.
Invece nulla va come Katniss vorrebbe. Gale è freddo e la tiene a distanza. Peeta le volta le spalle. E in giro si mormora di una rivolta contro Capitol City…
La ragazza di fuoco è sconvolta: ha acceso la scintilla della sommossa e ha paura di non riuscire a spegnerla. Forse non vuole neppure farlo. Ma anche questa volta potrebbe pagare con la vita.



Quando ho cominciato a leggere La ragazza di Fuoco non mi aspettavo altro che un libro di transizione che mi avrebbe trasportato con facilità e leggerezza verso l’ultimo episodio della trilogia, in ciò assolve in pieno la sua funzione ma questo non gli impedisce di essere un libro appassionante, entusiasmante, trascinante, sorprendente, tanto da non trovare sufficienti aggettivi per descriverlo. Una volta iniziato è stato difficilissimo staccarmi dalle pagine per assolvere le normali funzioni di un essere umano come dormire, mangiare, lavorare, andavo incontro a vere e proprie crisi di astinenza, pur conoscendo gli avvenimenti che si sarebbero susseguiti non mi sarei aspettata che potessero coinvolgermi ed emozionarmi così tanto da farmi addirittura commuovere in alcuni punti, come il discorso di Katniss nel distretto 11 e le sue conseguenze.