venerdì 23 marzo 2012

Recensione: La Diciassettesima Luna di Kami Garcia & Margaret Stohl



La Diciassettesima Luna
Kami Garcia & Margaret Sthol
Oscar Mondadori
€ 10,50
491 pg

Credevo che il nostro paesino, sepolto nella boscaglia della Carolina del Sud, fosse il centro del nulla. Un luogo dove non succedeva mai niente e in cui niente sarebbe mai cambiato. Poi mi innamorai di una Maga. Lei mi fece scoprire un altro mondo fra le crepe dei nostri marciapiedi sconnessi. Un mondo che era lì da sempre, nascosto in bellavista. La Gatlin di Lena era un luogo in cui le cose succedevano, eccome, cose impossibili, sovrannaturali, che cambiavano la vita. Che le ponevano anche fine, a volte. Fino a qualche mese prima, pensavo che nulla sarebbe mai cambiato. Ora che ne sapevo di più, avrei tanto voluto che fosse stato così. Perché a partire dall'istante in cui mi ero innamorato di una Maga, nessuna delle persone a cui volevo bene sarebbe più stata al sicuro. Lena credeva di essere l'unica a essere maledetta, ma si sbagliava. Adesso la sua era diventata, la nostra maledizione.

Il secondo volume delle Caster Chronicles comincia lì dove si è concluso il primo, con Lena totalmente fuori di testa.
Se nella Sedicesima Luna i suoi poteri erano fuori controllo a causa dell’ansia da Reclamazione, in questo libro la sua “eccentricità” è dovuta ai sensi di colpa per essere la causa della morte dello zio Macon. A nulla valgono i tentativi di Ethan di tranquillizzarla, sostenerla e soprattutto tenerla vicino a sé, più lui l’ama, più lei sente forte il bisogno di scappare lontano. In questo tira e molla si possono sintetizzare le prime 100 pagine che sinceramente sono state un po’ difficili da mandare giù. Sarà perché Lena non è uno dei miei personaggi preferiti (troppo complessata per i miei gusti), sarà perché Ethan è così inconsapevolmente ignaro di tutto quello che lo circonda, ma la tentazione di abbandonare il libro è stata forte. Ho proseguito comunque nella lettura incentivata dal fatto che per una volta l’eroe non è una ragazza in un mondo magico, bensì il contrario, così come il fatto che il POV della narrazione fosse quello di Ethan. Se vent’anni fa era normale che fosse l’uomo il protagonista indiscusso della vicenda, mentre alle signore era lasciato il ruolo  di donzelle in pericolo, negli ultimi anni si è assistito ad una netta inversione di tendenza. Capitemi, sono contenta di ciò ma ogni tanto fa piacere tornare ai vecchi clichè.

Inoltre bisogna dire che le due signore, Garcia & Sthol,  hanno si creato una protagonista abbastanza antipatica e isterica, ma l’hanno contornata di personaggi e luoghi meravigliosi.
Gatlin, sonnacchiosa cittadina della Carolina del Sud, nasconde nelle sue viscere non solo una biblioteca magica, ma un labirinto di tunnel capace di farti viaggiare nello spazio di pochi minuti per centinaia di chilometri. Una cittadina in cui nemmeno le gatte sono delle semplici vagabonde ribelli e le zie svampite nascondono ben più dei fazzoletti ricamati nelle maniche. Uno dei miei personaggi preferiti è senza ombra di dubbio Amma, mai sottovalutare una Veggente con un talento insuperabile nella preparazione di torte e capace di tirar fuori dalla tasca un bel po’ di terra di cimitero. Link è il migliore amico che tutti vorremmo avere, capace di infilarsi in tunnel di guai piuttosto che lasciarti solo, e Ridley è la cugina che in fin dei conti tutti abbiamo, anche se non è veramente cattiva, e che la disegnano così. Grazie a loro è stato più facile continuare nella lettura e portare a termine il libro.
Per quanto riguarda Liv, anche se c’è stato più di un momento speciale tra lei ed Ethan, mi è sembrato sempre un po’ stonato. Anch’io facevo il tifo per loro, ma semplicemente non era destino.

Infine la copertina mi piace molto, esprime appieno l’atmosfera che si respira all’interno del libro, anche se quella originale (con le scale) sarebbe stata più adatta.  Per quanto riguarda il titolo si sono un po’ sprecati a fantasia, in mancanza di meglio avrebbero potuto lasciare quelli americani.  Il prossimo sarà La Diciottesima Luna?






Voto: 3/5 (Piacevole passatempo)



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