Storia catastrofica di te e me
Jess Rothenberg
Einaudi
€ 18,00
352 pg
Brie muore all'improvviso. A sedici anni. Col cuore, letteralmente, spezzato in due. Nell'istante esatto in cui si sente dire da Jacob che non la ama più. Ma questo è solo l'inizio della storia. Dal suo punto di osservazione in Paradiso Brie finalmente capisce un sacco di cose. Che il matrimonio dei suoi sta proprio andando a rotoli. Che il fratello Jack non riesce a perdonarle di essere morta. Ricominciare da capo quando si ha il cuore a pezzi non è facile. Specie in un posto tutto nuovo. Ma una figura davvero celestiale comparirà presto ad accompagnare Brie nel suo paradisiaco futuro.
L’amore non è un gioco.
Le persone ci si tagliano le orecchie. Ci si buttano dalla Torre Eiffel, oppure
vendono tutto quello che hanno per trasferirsi tipo in Alaska e vivere con gli
orsi grizzly, e poi finiscono sbranate e nessuno le sente urlare aiuto. Ecco
com’è: innamorarsi è più o meno come essere divorati da un grizzly.
Cosa
succede quando il ragazzo che ti fa provare questo tipo di amore ti dice “Non
ti amo”?
Bè
ti si spezza il cuore!
Questo
è esattamente quello che è successo a Aubrie Eagan, detta Brie, ma non
metaforicamente, realmente. La storia comincia con la morte di Brie a causa di
una “Cardiomiopatia congestizia acuta”, diagnosi dei medici. In realtà il suo
cuore si è letteralmente spaccato in due nel momento esatto in cui ha
realizzato che il suo primo vero grande amore non l’amava più e, colmo della
sfiga, invece di finire in un paradiso pieno di nuvolette bianche, angeli,
cuccioli e zucchero filato con due belle alucce, ecco che si ritrova bloccata
in una pizzeria alquanto squallida con una signore fissata con le parole
crociate, un manipolo di giovincelli che variano dallo sportivo con la tenuta
della squadra al fissato dei videogiochi, al punk, al ragazzo vestito come Tom
Cruise in Top Gun che palesemente cerca di rimorchiarla. Allora perché non
approfittare dell’opportunità di questo limbo e soddisfare i desideri del
proprio cuore come anche quello di tornare indietro e vedere come se la cavano
la sua famiglia ed i suoi amici senza di lei? Ed è qui che si scatena l’inferno
personale di Brie. Jacob, lo spezza-cuori e la sua migliore amica sembrano
condividere un oscuro segreto di cui l’hanno tenuta all’oscuro, suo padre si
allontana dalla famiglia e sfoga il suo dolore cercando la vera ragione della
sua morte e tradendo sua madre, suo fratello non accetta la sua scomparsa.
Avevo capito una cosa:
l’inferno non è un luogo di dolore e sofferenza in cui si brucia vivi. E’
molto, molto peggio. L’inferno è quando le persone che ami di più ti prendono
l’anima e te la strappano. E lo fanno perché possono.
Nel
cercare di riportare un po’ di giustizia, Brie rischia di far precipitare le
persone che ama e sé stessa in un baratro senza più ritorno.
Questa
storia sembra la classica storia di fantasmi. Lei muore, poi torna sulla terra
come uno spiritello dispettoso che solo il suo amato cane Polpetta può vedere,
cerca di stare vicino alle persone che ha amato, combina pasticci, scopre
verità inconfessabili ma poi alla fine tutto si sistema. Però oltre a questo
schema trito e ritrito c’è molto di più. C’è una storia d’amore che trascende
il tempo e lo spazio, l’incontro di due anime gemelle destinate a rimanere
insieme per l’eternità e non importa se il ricongiungimento passa attraverso la
morte, perché come a volte ci viene insegnato, la morte non è la fine ma solo
il principio di un’altra avventura.
E’
bello pensarla in questo modo e questa storia sembra infondere questa speranza
a coloro che purtroppo hanno perso qualcuno di molto amato.
Brie
è un personaggio esuberante, incontrollabile, vero nei suoi mille difetti,
irresistibile, un’adolescente che vive la sua morte e la sua personale vendetta
con l’incoscienza della gioventù come è giusto che sia, ma tornare indietro e
osservare più attentamente le persone intorno a lei, imparare a conoscerle,
anche quelle che sembrano perdute, le permette di crescere e maturare ed in
questo modo di andare avanti. Ho amato molto questo personaggio, proprio per la
crescita che compie nell’intero romanzo da ragazzina innamorata della vita
perfetta che aveva, si scopre giovane donna capace di accettare il suo destino
e comprendere che la realtà può essere molto meglio di una dolce illusione.
Bellissime
le prime pagine in cui viene descritto l’amore; è esattamente come mi sono
sentita io con il mio primo amore, quando il cuore ha iniziato a palpitare per
la prima volta e soprattutto quando per la prima volta è stato ricambiato.
Invece
non mi ha convinto Patrick, alias Tom Cruise, forse mi è sembrato troppo
perfetto, preciso, sembrava non avere un difetto o una debolezza, e il suo
continuo chiamare Brie con nomignoli di formaggi non riuscivo a sentirlo
spontaneo, sembrava forzati come molti dei suoi atteggiamenti. Mi è parso un
personaggio molto stereotipato nell’emblema del bello e dannato, più che Tom
Cruise l’avrei visto molto meglio associato a James Dean.
In
realtà ho amato molto di più l’altro protagonista maschile, Jacob, così
dannatamente umano nella sua ricerca di perfezione e approvazione, nel voler
accontentare tutti fino a perdere sè stesso e la sua vera identità, a
rinnegarla pur di rientrare nei canoni che la società impone.
Un
libro molto coinvolgente, soprattutto per la scelta di citare all’inizio di
ogni capitolo una canzone che rispecchiasse quello che succedeva al suo
interno, così da permettere al lettore di costruire quasi delle sequenze
cinematografiche con tanto di colonna sonora. Ammetto di non conoscere tutti i
brani citati ma mi riprometto di concedermi una rilettura una volta reperiti
tutti.
Mi
è piaciuta molto la scelta del titolo che, ringraziando il cielo, einaudi a
deciso di riprendere nella traduzione italiana perché effettivamente l’amore
che viene descritto è catastrofico ma in fin dei conti non lo è sempre?
Love is a piano dropped from a fourth story window and
you were in the wrong place at the wrong time.
Ani DiFranco.
Per
quanto riguarda la copertina amo molto di più quella italiana che quella originale.
Infatti quella americana, è vero che riprende magistralmente tutti gli elementi
di questo limbo in cui Brie si ritrova a vagare, però proprio perché così
esplicita manca di profondità, sembra quasi un fumetto, mentre il dolce cadere
della ragazza in quella italiana richiama molto di più la drammaticità e
l’atmosfera della vicenda e, secondo il mio parere, è anche una buona metafora
dell’innamorarsi, perché cos’è se non un lasciarsi andare?
Voto: 4/5 (Molto bello, ma non perfetto)
Io ho amato tutti!!! Brie, Jason, le amiche, Patrick, Polpettaaa!!! Ci sono i soliti clichè, ma rivisitati e approfonditi magistralmente!
RispondiEliminaCome te anch'io preferisco la cover italiana ^^
avrei preferito un maggior approfondimento sui personaggi "secondari", a parte questo decisamente un bel libro.
EliminaIo ho letteralmente divorato questo libro!!! Bellissimo !!!!
RispondiEliminahttp://unlibroperdueamiche.blogspot.it/