sabato 25 gennaio 2014

Recensione: I Predatori Oscuri di Julia Sienna


I Predatori Oscuri (The Dark Hunt #1)
Julia Sienna
Gainsworth Publishing
€ 22,50
608 pg


In un mondo futuro, ritornato agli albori della civiltà dopo l'autodistruzione della razza umana, la Magia vive nascosta all'occhio di chi non sa scorgerla, contribuendo in segreto a mutare le sorti delle Nuove Terre. Quando Oron lascia la locanda del Dragorosso per una battuta di caccia insieme al cugino, è convinto di essersi finalmente guadagnato un'occasione per rilassarsi e dimenticare tutti gli strani avvenimenti che, da un paio di giorni, avevano reso così particolare la sua tranquilla vita nella regione di Ford. L'arrivo di un misterioso cavaliere al villaggio e il diffondersi di voci sull'avvistamento di spaventose creature nelle foreste avevano trasformato le sue notti serene in incubi, ma Oron è deciso a lasciarsi tutto alle spalle, almeno per quel caldo pomeriggio di inizio autunno. Mai avrebbe pensato che, da quel giorno, la sua vita sarebbe cambiata per sempre e che da cacciatore si sarebbe trasformato in preda, diventando protagonista di un gioco sanguinario che continua da più di cinquecento anni.


In una giornata limpida e piacevole il giovane Oron Grimford non sospetta minimamente che la sua esistenza sta per essere totalmente stravolta, nel giro di poche ore infatti si ritrova in viaggio insieme al cugino Irie e ad un misterioso arciere di nome Elmyn in fuga dalle mostruose creature che gli stanno dando la caccia. Presto si unirà a loro Eanor, comandante dei Dumain e principe del regno di Ilien. La missione di On è ritrovare il medaglione che gli permetterà di sconfiggere Draug, un demone che da secoli tenta di eliminare la razza umana riportando il mondo alle sue origini quando padroni indiscussi di quelle Terre erano gli Immortali. I suoi emissari sono alla ricerca del ragazzo e lui dovrà fare di tutto per rimanere in vita. La Caccia è iniziata.
I Predatori Oscuri è il primo libro della serie The Dark Hunt della giovane Julia Sienna e una delle prime pubblicazioni della Gainsworth Publishing, che ringrazio nella persona di Valentina, per avermi permesso di leggere questo corposo volume. Di certo la prima cosa che risalta sono le dimensioni del libro ma anche il lavoro accurato fatto nella copertina esterna ed interna e nell’impaginazione, un lavoro degno di nota e con pochissimi refusi, ne ho individuati giusti due  o tre; quello che mi ha dato molto da pensare da quando ho finito il libro e già durante la lettura è la storia.
Sono sincera le prime 200 pagine sono state proprio dure da superare, non di certo per lo stile o per come è raccontata la storia, anzi in questo Julia mostra una grande bravura, bensì per i numerosi dejà vu che mi hanno colto. La storia di On costretto a lasciare la sua casa insieme al cugino per partire alla ricerca di un misterioso medaglione, Eanor principe ed erede al trono di un regno ed innamorato dell’Immortale Luwen, Immortali che vivono nascosti in un bosco sacro in simbiosi con la natura, insomma potete capire che molte sono le somiglianze che ho colto pensando al Signore degli anelli e al Ciclo dell’Eredità di Paolini. Quindi a tratti ho avuto quasi la tentazione di abbandonare il libro, ma non l’ho fatto e di questo sono felice perché grazie a lui ho ritrovato un vecchio amore. Perché prima di tutto questo affollamento nelle librerie di urban fantasy, paranormal romance, o qualsiasi altra etichetta vogliate citare da associare al genere, il vero fantasy era proprio quello descritto dal Signore degli anelli e che ho ritrovato ne I predatori Oscuri. Un giovane che parte per un viaggio alla scoperta del suo passato e del proprio futuro ma, soprattutto, alla scoperta di se stesso.
E poi creature leggendarie quali elfi, nani,  o mostruose perché create dal signore oscuro, battaglie, inganni, rivelazioni, magia, insomma la vera essenza del fantasy nella sua forma più pura. Quindi superando quella sensazione di già letto e già visto che, purtroppo, per una lettrice compulsiva e onnivora quale io sono, è costante per molti libri, mi sono lasciata trascinare dall’avventura del giovane Oron Grimford. Ma in realtà Julia non ci racconta solo quello che succede ad On, al lettore viene mostrato tutto quello che succede in queste terre dell’Ovest, Terre che non appartengono ad un mondo immaginario o di un imprecisato passato, bensì al nostro pianeta in un ipotetico futuro in cui l’uomo, dopo aver rischiato l’annientamento, alla fine ha ricominciato diciamo quasi da zero. Ed in questa Era, dove la natura ha ripreso il sopravvento, ecco che ha fatto la comparsa la magia e tutte le creature da lei generata e dagli Immortali, che altri non sono che gli dei che gli uomini hanno adorato e pregato per migliaia di anni.
Come dicevo il lettore è completamente calato all’interno di queste terre e quindi seguirà On ed Irie nella loro ricerca del medaglione che li porterà fino ad un’isola dove faranno al conoscenza in modo piuttosto burrascoso del principe e del reggente del suo regno, seguiremo Elmyn e Eanor nel momento in cui si separeranno dai due ragazzi diretti verso la città dove sperano di rincontrarli, la corsa di Luwen che abbandonerà il suo bosco sacro per salvare il suo amore, e anche la battaglia che si svolgerà ad Annorath, capitale del regno di Ilien, tra gli uomini e i Kaad, i guerrieri di Draug, il demone. Di conseguenza molte sono le storie e gli avvenimenti che si intrecciano tra le pagine di questo primo volume anche se l’attenzione resta sempre focalizzata su On, questo ragazzo che a differenza della maggior parte degli eroi fantasy di certo non si sobbarca volentieri l’onere del suo destino e men che meno si sente un eroe.


“Irie, gli eroi esistono solo nelle tue storie” lo interruppe On “Non c’è nessuno, me compreso, che rischierebbe la propria vita per salvare il mondo. Non sono così altruista, anzi, penso che molti meriterebbero una fine del genere… però, quando penso che su questa terra ci sono persone a cui voglio bene, o persone che non conosco, ma che non meriterebbero comunque di finire  nelle tenebre di un folle Demone, allora rimango disarmato. La mia famiglia ha da sempre sopportato questo compito, hanno lottato tutti per far sì che questo mondo continuasse a vivere … e chi sono io per tirarmi indietro? Sono più intelligente di loro? Più furbo? Non credo” Espirò con lentezza. “Questa Caccia esige una vittima, Irie, e non vogli essere io a perdere”

Quindi la voglio di conoscere la sua storia, di sapere  se troverà il coraggio di affrontare il suo destino, se il medaglione lo priverà di quella innocenza e ingenuità così palese in lui e nei suoi occhi azzurrissimi (Julia per favore basta usare questo termine per descrivere i suoi occhi), se Irie riuscirà a proteggerlo anche da se stesso, ti spingono a scorrere velocemente le pagine per arrivare alla fine. Ma questo è solo il primo volume e sono sicura che l’autrice avrà in serbo altri tomi altrettanto voluminosi. Una buona prima prova dunque con buoni margini di miglioramento.

Voto: ritorno al fantasy

6 commenti:

  1. eccola finalmente! ora ho chiarissimo il quadro, grazie e complimenti a Julia per le cose buone che ha saputo trasmetterti <3

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    1. sono contenta di essere riuscita a darti un'idea più chiara, è stato necessario riordinare le idee!!! =D

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    1. Se ami il fantasy classico allora è una buona lettura, anche se l'autrice promette sorprese!

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  3. Questo libro a me è piaciuto tantissimo, al contrario di tanti di voi io non ho letto i "Il signore degli anelli" e nemmeno i libri di Paolini, dunque non ho avuto grossi problemi di già visto, probabilmente è anche per questo che mi è piaciuto di più il libro.
    Mi è piaciuto molto On come personaggio, così insicuro di sé, per niente pronto ad affrontare quello che gli spetta, ma con coraggio si butta in questa avventura. Così come ho amato in generale i personaggi e i rapporti che si allacciano e come si allacciano tra di loro.
    Sono molto curiosa di leggere il prossimo volume :)

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    1. quello che ho apprezzato è che l'autrice abbia prestato la giusta attenzione ad ogni personaggio e alla sua storia, che non si sia limitata ad On, stranamente il continuo cambio di scena non mi ha disturbato anzi.
      anch'io sono curiosa di sapere cosa succederà nel prossimo volume!

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