Un giorno perfetto per innamorarsi
Anna Premoli
Newton Compton Editori
€ 9,90
317 pg
Kayla Davis è una donna “metropolitana”. Di New York ama tutto: il traffico, il caos, le folle. Nota per il suo sarcasmo e le sue relazioni mordi e fuggi, Kayla aspira a diventare un’affermata giornalista. Anche se al momento si accontenta di scrivere recensioni sui posti più alla moda della città. L’occasione di fare il salto arriva quando il suo capo decide di mandarla in una sperduta cittadina dell’Arkansas, per preparare un pezzo di rilievo nazionale su un argomento del tutto particolare... Kayla coglie al volo la proposta e, abbandonata l’amata New York, prova a inserirsi nella vita di Heber Springs. L’impatto non è dei migliori: le sue scarpe tacco dodici, preferibilmente blu elettrico, mal tollerano le polverose zone dell’America del Sud, il suo temperamento frenetico mal si adegua alla calma di un posto dove tutti si conoscono. Ma soprattutto, Kayla non pensava di dover fare i conti con la comparsa di Greyson Moir. Ce la farà Kayla a dimostrare quanto vale?
Un nuovo divertentissimo e dolcissimo romanzo dalla regina della commedia romantica italiana.
Prendete una donna metropolitana neyworkese di trentadue anni, giornalista di eventi mondani e con una passione smodata per le scarpe ed il tacco 12, e piazzatela in un paesino sperduto dell’Arkansas a scrivere di un argomento controverso economico-ambientalista. Poi prendete un giovane uomo, sexy, con magliette sbrindellate e capelli scompigliati, che giunge in soccorso della nostra protagonista a bordo di un pick-up polveroso e si rivela essere il sindaco dell’anonima e sperduta cittadina di Heber Springs. Buttateci anche una nutrita serie di concittadini pittoreschi ed impiccioni, tra cui una zia con i capelli blu, una giovane barista impertinente, un vigile del fuoco spogliarellista ed una segretaria cerbero. Agitate bene ed avrete un cocktail esplosivo per questa nuova estate, migliore di qualsiasi cosmopolitan o martini rosa possiate mai assaggiare.
Nuovo libro di Anna Premoli, prima autrice della Newton che ha effettuato il grande salto dal self alle CE, e suo quinto lavoro, che però narra le avventure Kayla, la migliore amica di Amalia, protagonista di Finchè amore non ci separi.
Tutto ciò raccontato con l’umorismo, la verve, lo stile veloce, delicato, passionale di Anna, che devo dire , mentre negli ultimi libri mi aveva un pochino deluso, adesso si riprende alla grande facendomi innamorare di tutti i suoi personaggi fin dalle prime battute. E come non ritrovarsi in Kayla, nella sua paura di essere ferita causata dall'abbandono del padre e da qualche storia sbagliata, lei donna di città che vorrebbe apparire tosta ma in realtà indossa una maschera fatta di schiettezza e brutalità. Ma questa paura la accomuna in maniera sorprendente a Greyson, consapevole che la donna che aspettava da più di tre anni è determinata fuggire una volta che lui cercherà di stringerla tra le braccia. Un uomo che ha abbracciato il ruolo di patriarca di una comunità per non sentire il peso della solitudine nella sua casa vuota, ma che ora è disposto a mettersi in gioco per una fuoco che non è di paglia ma un incendio pronto a divampare.
Il libro tocca anche un argomento abbastanza serio e particolare, come tutti i libri di Anna, che risentono del suo retaggio e storia professionale, essendo lei laureata in economia ed occupata in una banca privata,. In questo caso si parla di nuove fonti di energia, volte a soppiantare il petrolio ed altri gas per cui l' America sarebbe dipendente da altre nazioni. Quanto si è disposti a sacrificare e mettere in pericolo il proprio territorio, in virtù di una indipendenza economica?
Se non lo avete ancora capito, ho amato molto questo libro e lo consiglio con gioia, vi ritroverete a ridere e sospirare, non solo per i due protagonisti principali, ma anche per la storia a tratti corale che Anna ha saputo creare. Vorrete trasferirvi di gran corsa a Heber Springs per partecipare a scampagnate tra i boschi con distorsioni, corsi di zumba scoordinati e aste benefiche con tanto di colpi di scena!
Lui mette in moto e inserisce la retromarcia per uscire dal parcheggio. «Invece è il massimo della comodità. Ho sempre sognato di avere una macchina simile, quando vivevo in città». La frase cattura all’istante la mia attenzione. «Ma va? Non sei di qui?». È evidente dalla sua espressione che è pentito di essersi lasciato sfuggire l’informazione. A quanto pare non sono l’unica. «Mia nonna materna era di qui. Quando è mancata, qualche anno fa, ho pensato di trasferirmi. Ero stufo della vita di città», mi racconta a denti stretti. Sarò anche un po’ andata, ma riesco comunque ad annusare il suo desiderio di rimanere sul vago. «Intendi dire che hai volontariamente lasciato la città per venire a vivere qui?», domando incredula. Greyson ride. «E non essere così sorpresa… Dopo un po’ ne avevo abbastanza di caos e inquinamento acustico». «Qui in effetti è molto tranquillo», concordo osservando le strade deserte. «Qui era molto tranquillo, prima che tu ci mettessi piede», puntualizza. «Be’, può darsi che fosse un tantino troppo tranquillo… Dovreste vivermi come una ventata di aria fresca». Lui scuote la testa. «Senza essere troppo offensivo o diretto, è meglio che ti dica subito che preferirei non viverti proprio». E meno male che ha specificato di non voler offendere! «Caspita, davvero diretto!», esclamo stupita. Ma non offesa. Sto iniziando a sospettare che ci sia del saggio nelle sue parole. «Sì, cerco di esserlo il più possibile. In città non mi era permesso più di tanto ma, come ti dicevo, ho cambiato vita.
4 Giugno: Bookish Advisor
5 Giugno: Chronicles of A Bookaholic
6 Giugno: Sognando tra le righe
7 Giugno: Beira's Heart
8 Giugno: Stelle nell'Iperuranio
9 Giugno: Coffee&Books
Kayla è decisamente una ragazza newyorkese, con una scarpiera infinita, in cui occhieggiano modelli dai colori improbabili, le sue relazioni sono fugaci e volte sono a soddisfare un bisogno fisico, eppure quando il suo direttore le propone l’opportunità di fare il salto di carriera ed iniziare a scrivere di argomenti impegnati che non riguardino l’ennesimo evento modano o la vita notturna, decide di mettersi alla prova e partire alla volta del paese natio in cui risiede ancora una vecchia ed eccentrica zia, alla ricerca dello scoop su un argomento controverso come lo shale gas, l’estrazione di gas a scopi energetici. Quello che troverà nell’amena cittadina e ristretta comunità sarà, non solo una imbarazzante e totale mancanza di privacy, condita da diverse occhiate perplesse alle sue scarpe, ma un uomo capace di farle battere il cuore e dimenticare quanto in realtà lei sia una tosta ragazza di città con il cuore sotto ghiaccio. Greyson, o come mi piace pensare Grey (scusate ma ogni volta che lei lo chiama così non potevo fare a meno di pensare all’altro Mr. Grey, ma vi posso assicurare che questo è 10 volte meglio), si metterà di impegno per far capitolare la bella Kayla, perché l’attrazione tra i due è immediatamente forte ed entrambi sembrano non voler cedervi troppo facilmente, anche perchè lui viene da un divorzio difficile, una passata vita da uomo di successo in una qualche imprecisata grande città e da tre anni di astinenza, se capite cosa voglio dire. I siparietti tra i due sono divertenti, comici a volte, ma anche ad alto tasso di HOT.
Grey è all'inizio determinato a non cedere alla tentazione di una divampante attrazione, salvo poi cambiare idea e cercare di farla cambiare anche a Kayla. Kayla d’altro canto vorrebbe fare come al suo solito, mordi e scappa, senza dar retta al suo cuore che invece inizia ad uscire dalla ibernazione. Sullo sfondo, come dicevo prima, questa cittadina popolata di straordinari personaggi, un po’ impiccioni a volte, che spiano la coppia del momento con tanto di binocolo, donne che non hanno mai sentito parlare di zumba ma si dilettano in serate televisive ad ammirare un kilt sollevato di una ben nota conoscenza (mai sentito parlare di Outlander?), ma che fanno il tifo per questi due zucconi che a volte si prendono a testate ed a volte si baciano appassionatamente. La strada per i loro cuori passa inoltre attraverso una rivalutazione della città che per Kayla diventa ogni giorno più una casa, a dispetto del suo desiderio di rivedere le luci di New York.Tutto ciò raccontato con l’umorismo, la verve, lo stile veloce, delicato, passionale di Anna, che devo dire , mentre negli ultimi libri mi aveva un pochino deluso, adesso si riprende alla grande facendomi innamorare di tutti i suoi personaggi fin dalle prime battute. E come non ritrovarsi in Kayla, nella sua paura di essere ferita causata dall'abbandono del padre e da qualche storia sbagliata, lei donna di città che vorrebbe apparire tosta ma in realtà indossa una maschera fatta di schiettezza e brutalità. Ma questa paura la accomuna in maniera sorprendente a Greyson, consapevole che la donna che aspettava da più di tre anni è determinata fuggire una volta che lui cercherà di stringerla tra le braccia. Un uomo che ha abbracciato il ruolo di patriarca di una comunità per non sentire il peso della solitudine nella sua casa vuota, ma che ora è disposto a mettersi in gioco per una fuoco che non è di paglia ma un incendio pronto a divampare.
Il libro tocca anche un argomento abbastanza serio e particolare, come tutti i libri di Anna, che risentono del suo retaggio e storia professionale, essendo lei laureata in economia ed occupata in una banca privata,. In questo caso si parla di nuove fonti di energia, volte a soppiantare il petrolio ed altri gas per cui l' America sarebbe dipendente da altre nazioni. Quanto si è disposti a sacrificare e mettere in pericolo il proprio territorio, in virtù di una indipendenza economica?
Se non lo avete ancora capito, ho amato molto questo libro e lo consiglio con gioia, vi ritroverete a ridere e sospirare, non solo per i due protagonisti principali, ma anche per la storia a tratti corale che Anna ha saputo creare. Vorrete trasferirvi di gran corsa a Heber Springs per partecipare a scampagnate tra i boschi con distorsioni, corsi di zumba scoordinati e aste benefiche con tanto di colpi di scena!
Voto: per gli amanti del tacco 12 e delle camicie di flanella
ESTRATTO
E abitudini. Essere sinceri evita di arrivare con l’ulcera alla soglia dei quaranta». Secondo me lui è ancora ben lontano da quel traguardo anagrafico, ma è ovvio che la sua vita di prima facesse schifo. Intendo dire, per trovare questa incredibilmente meravigliosa… «Be’, per tua fortuna la serata è stata piacevole. Per cui ho deciso che non mi riterrò mortalmente colpita dalle tue parole», gli concedo magnanima. «Ti sono davvero riconoscente», afferma solenne. «Anche perché, nonostante l’idea sbagliata che puoi esserti fatto di me, nemmeno io sono interessata a conoscerti meglio», mi affretto a fargli sapere. E lo penso davvero: Greyson sa tanto di grossi guai. È la personificazione vivente di una pessima idea. Come dicevo, brilla ma non scema. E ancora in grado di valutare in modo corretto i rischi che ho davanti. Si volta a scrutarmi con una certa curiosità. «La storia del periodo sabbatico senza orgasmi?», mi chiede con un mezzo sorriso. Oh, cielo! «Sì, quella…», ammetto in imbarazzo. «La mia migliore amica è andata da poco a convivere con l’uomo della sua vita e sono felici da far schifo. Una cosa da carie immediata. Diabete mortale. Ma io non sono tipo da storie simili. La convivenza è qualcosa contro natura, se vuoi il mio punto di vista». Senza che io me ne sia accorta siamo arrivati di fronte a casa di mia zia. Greyson parcheggia e spegne il motore. «Il tuo è un punto di vista davvero particolare, questo lo devo ammettere. Per cui, sì, sono interessato ad ascoltare f ino in fondo la teoria», mi sorprende. «Quasi contro il mio stesso volere», aggiunge. La serata è molto limpida e la luna rende il suo volto perfettamente visibile. È chiaramente divertito. Immagino che incontri con pazze simili gli capitino di rado. Si vede che vuole trarre il massimo vantaggio da questa situazione improbabile. Chissà tra quanto tempo una come me ripasserà da queste parti. Potrebbero volerci decenni. «La cosa migliore per la razza umana è vivere ognuno a casa propria. E avere delle relazioni aperte», inizio con tono solenne. Lui mi lascia proseguire senza alcun commento. «Così eviti tradimenti e bidonate, non trovi?». Lo osservo meditare sulle mie parole. Per un attimo il suo volto si è fatto cupo. Qualcuno deve averlo ferito, e anche parecchio. «Non saprei, non sono un grande esperto in materia», ammette dopo una lunga pausa. «Immagino che la maggior parte di noi abbia alle spalle esperienze non positive, per cui stare alla larga dalle fregature ci pare la scelta più logica», commenta cauto. «Altro che logica, nel mio caso è mero istinto di autoconservazione». «Ma, d’altro canto, esistono anche esempi positivi», prosegue. «Sono pochi, è vero, ma quei pochi bastano comunque a bilanciare tutte le relazioni disastrose di questo mondo. I miei nonni erano così: l’amore si è conservato intatto negli anni. Non so davvero come abbiano fatto. Se quel genere di legame fosse possibile solo allora oppure se anche oggi può capitare…».
Ecco il calendario, nel caso vi fosse persi qualche tappa
4 Giugno: Bookish Advisor
5 Giugno: Chronicles of A Bookaholic
6 Giugno: Sognando tra le righe
7 Giugno: Beira's Heart
8 Giugno: Stelle nell'Iperuranio
9 Giugno: Coffee&Books
E' fenomenale questa recensione ed effettivamente la pensiamo allo stesso modo. Anch'io ho adorato questo libro e anche se non ho letto i precedenti lavori della Premoli, penso che presto lo farò, il suo stile mi è piaciuto molto!
RispondiEliminati consiglio Ti prego lasciati odiare, a tutt'oggi resta ancora il mio preferito!!!! Grazie!!
EliminaBellissima recensione. Adoro la Premoli e anche questa volta non mi ha deluso.
RispondiEliminaquesto libro mi è piaciuto tantissimo, al secondo posto tra tutti quelli della premoli!
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