mercoledì 7 ottobre 2015

Recensione: Vento di Kornog di Alessia Litta

Vento di Kornog
Alessia Litta
€ 0,99 pg

221 pg

Claire, italiana d'adozione, non ha ricordi della sua infanzia, ma possiede l’abilità di leggere le memorie degli oggetti e delle persone che tocca. 
Quando, per caso, si trova fra le mani una lettera di sua nonna, creduta morta da anni, si rende conto che le sono state raccontate molte bugie. I suoi genitori, infatti, non solo l’hanno tenuta lontana dalla Bretagna - sua terra d’origine - senza spiegarle le ragioni, ma le hanno nascosto che lei è la causa della loro fuga dalla Francia. Qualcosa è accaduto quando era solo una bambina. Qualcosa che non ricorda. 
Determinata a capire, Claire decide di raggiungere la Bretagna. 
E in quella terra di leggende, battuta da venti e tempeste, si imbatterà nei Laouenan, ricca famiglia che vive in un maniero arroccato su una scogliera. Qui scoprirà che un segreto terribile circonda l’enigmatico e taciturno proprietario da cui tanto si sente attratta, e che un filo sottile li lega. 
Ma sarà solo scavando nel passato dei Laouenan, tra intrighi, rivelazioni raccapriccianti e nuove amicizie, che Claire troverà la verità su se stessa, e potrà così riprendersi ciò che ha perduto.

Claire ha una capacità molto rara, un dono, quello di leggere nella memoria degli oggetti e vedere scene del passato che però possono fare molta luce sul futuro. Non sa da dove arrivi questo dono, non sa perché proprio a lei sia toccato in sorte, tutto quello che può immaginare è che sia legato alla sua infanzia in Francia ed ad una nonna che credeva morta. Parte così per un viaggio in Bretagna alla ricerca delle proprie origini, alla scoperta di un inquietante passato che coinvolge lei ed una famiglia ricca e misteriosa.

Secondo lavoro di Alessia Litta che, dopo aver debuttato con Vite Sospese, ci regala questa sua seconda storia seguendo questa volta la tortuosa strada dell’autopubblicazione. So che obiezione state per muovermi, perché a sentir parlare di famiglie ricche e misteriose si risvegliano memorie di libri vampireschi, non temete in questo caso siete proprio fuori strada.
La storia che ci racconta Alessia, pur avendo le sembianze a prima vista di un romance paranormal, in cui fa capolino anche un triangolo, in realtà è quanto di più lontano ci si potrebbe aspettare. La storia di Claire è un viaggio, un viaggio in un passato che i suoi genitori le hanno costretto a dimenticare ed oscurare, giochi di infanzia con personaggi creduti immaginari ma invece sono palesemente reali. Tale passato si intreccia a quello della famiglia Laouenan,  una delle più note e misteriose della Bretagna, il cui retaggio è ancora più oscuro, quasi maledetto, di quello della stessa Claire. Questo libro potrebbe essere considerato un horror leggero o forse meglio un mistery, gli elementi paranormali si intrecciano a quelli psicologi legandosi a doppio filo alle leggende ed alla magia che pervade una terra antica come la Bretagna. Ed infatti proprio questa terra e il vento che spira dall’Ovest, il vento di Kornog, sono gli altri protagonisti di questa storia che vi lascerà con il fiato sospeso, che vi costringerà a girare velocemente le pagine alla ricerca della soluzione di un mistero che avvolge il testo e lo avviluppa senza lasciarlo andare.
Il talento di Alessia risiede proprio in questo, lei è in grado di tenere ben salde le fila della sua storia, di legare ogni elemento all’altro senza che tu riesca ad accorgetene fino all’inevitabile finale. I suoi personaggi risultano ben caratterizzati e soprattutto approfonditi psicologicamente, nessuno viene lasciato indietro o dimenticato ed ognuno contribuisce a suo modo allo sviluppare della storia. Quello di cui ho sentito un pochino la mancanza, ma è gusto personale, è una storia d’amore che viene solo accennata, accarezzata, senza però diventare preponderante, ma è vero che non è assolutamente necessaria fini della storia, avrebbe giusto contribuito a dargli colore che comunque non manca. Un’altra cosa che ho apprezzato di Alessia è il suo stile fotografico, per chi non lo sapesse l’autrice è una bravissima fotografa (sbirciate il suo profilo Facebook), tale passione si trasmette nelle sue parole e nelle sue descrizioni che non sono eccessive o particolarmente descrittive, bensì essenziali nel comprendere lo scenario in cui si muovono i suoi personaggi e si sviluppa la vicenda e lo stesso si può dire quando descrive emozioni e sentimenti.
Un bel libro che consiglio a chi è alla ricerca di una lettura diversa dal solito, una lettura intrigante e misteriosa, che risveglia ricordi di infanzia, incubi segreti e antiche leggende.

Voto: un mistero che non vi lascerà indifferenti, la nascita di un dono

4 commenti:

  1. Dopo la tua recensione devo leggerlo assolutamente *.*

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  2. Grazie per avermi fatto conoscere questo libro.

    Già che ci sono vorrei invitarti a partecipare al mio giveaway http://chelibroleggere.blogspot.it/2015/09/giveaway-tour-pianeta-scrittori.html
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