mercoledì 20 giugno 2012

Recensione: Divergent di Veronica Roth


Divergent
Veronica Roth
De Agostini
€ 16,90
480 pg

Dopo la firma della Grande Pace, Chicago è suddivisa in cinque fazioni consacrate ognuna a un valore: la sapienza per gli Eruditi, il coraggio per gli Intrepidi, l'amicizia per i Pacifici, l'altruismo per gli Abneganti e l'onestà per i Candidi. Beatrice deve scegliere a quale unirsi, con il rischio di rinunciare alla propria famiglia. Prendere una decisione non è facile e il test che dovrebbe indirizzarla verso l'unica strada a lei adatta, escludendo tutte le altre, si rivela inconcludente: in lei non c'è un solo tratto dominante ma addirittura tre! Beatrice è una Divergente, e il suo segreto - se reso pubblico - le costerebbe la vita. Non sopportando più le rigide regole degli Abneganti, la ragazza sceglie gli Intrepidi: l'addestramento però si rivela duro e violento, e i posti disponibili per entrare davvero a far parte della nuova fazione bastano solo per la metà dei candidati. Come se non bastasse, Quattro, il suo tenebroso e protettivo istruttore, inizia ad avere dei sospetti sulla sua Divergenza...

Divergent è il primo volume di una nuova serie distopica con una buona dose di romance. Alcuni detrattori hanno paragonato questo romanzo ad Hunger Games, ma in realtà oltre allo scenario post apocalittico, alla divisione della popolazione in fazione e alla imminente rivolta, che poi sono caratteristiche cha accumunano quasi tutti i romanzi distopici, le somiglianze finiscono qui.
In questa nuova avventura incontriamo Beatrice in una Chicago di un imprecisato futuro in cui ogni abitante appartiene ad una determinata fazione stabilita in base alla caratteristica predominante del proprio carattere. Erudito, Abnegante, Intrepido, Candido e Pacifico. Beatrice è un’Abnegante per nascita ma nel suo sedicesimo anno di vita le viene data la scelta di entrare in una qualunque delle altre fazioni. Per aiutarla nella scelta viene sottoposta ad un test da cui dovrebbe risultare la sua attitudine. Il risultato è sconcertante per lei quanto per l’esaminatore. Beatrice è una Divergente, una persona che teoricamente ha in sé tutte le caratteristiche delle diverse fazioni. 


Sconcertata su cosa sia in realtà, alla cerimonia della scelta decide di unirsi agli Intrepidi. Precipita ancora di più nella confusione quando scopre che suo fratello, che lei vedeva come l’Abnegante per antonomasia, decide di entrare nelle file degli Eruditi. Inizia quindi per Beatrice il cammino per diventare un’Intrepida, dalle prove di coraggio, come saltare da un treno in corsa o da un palazzo di sette piani nel vuoto, fino alle simulazioni per affrontare le proprie paure e superarle. E’ proprio nelle simulazioni che la sua Divergenza emerge perché è l’unica in grado di manipolarle e poter affrontare in questo modo i propri terrori. Tra nuovi amici e pericolosi rivali incontrerà Quattro, il suo istruttore che con il passare del tempo diventerà molto di più che il suo punto di riferimento. L’amore che nasce tra i due è si rivela difficile e complicato in un’ambiente in cui il coraggio rasenta la stupidità, ma proprio per questo da subito dimostra di essere capace di sfidare i venti di guerra che iniziano a soffiare dalla fazione degli Eruditi. Il finale mozzafiato e travolgente lascerà il lettore curioso di scoprire che cosa succederà nel prossimo volume.
Beatrice, o meglio Tris, il suo nuovo nome da Intrepida, è esattamente il contrario di quello che potrebbe sembrare a prima vista, una ragazzina piccola e indifesa incapace di fare del male ad una mosca, nata per servire gli altri. Tris invece ha un fuoco che le arde dentro, un fuoco che la spinge a mettere a repentaglio la sua vita, a sfidare se stessa e i suoi limiti, un coraggio che nasce dal cuore perché come spesso le ripete Quattro:

“L’altruismo e il coraggio non sono poi così diversi. Ti eserciti tutta la vita a non pensare a te stesso, per cui – quando sei in pericolo- è quella la tua risposta istintiva”

“C’erano alcune cose che avevo bisogno di imparare”
“A essere coraggiosa per esempio?” domanda tranquillamente mio padre.
“A essere altruista” lo correggo. “Spesso sono la stessa cosa”.

Tirs non è come Katniss. Katniss subisce quello che succede, le decisioni che le impongono gli altri, si lascia trascinare dagli eventi. Tris invece combatte, non si arrende all’essere una pedina, un numero, un componente di una fazione, vuole essere una persona completa e libera di decidere del proprio destino. E’ proprio questo che fa di lei una Divergente, ed è lo stesso sentimento che l’accomuna a Quattro.

“Abbiamo tutti cominciato a criticare le virtù delle altre fazioni nello sforzo di valorizzare la nostra. Io non voglio commettere lo stesso sbaglio: voglio essere coraggioso, e altruista, e intelligente, e gentile, e onesto.”

L’amore che sboccia tra i due ragazzi non è un fuoco dirompente ma una fiamma che si alimenta giorno dopo giorno nel riconoscere una persona simile a noi, che condivide il nostro pensare, sentire e che nei momenti di paura ti afferra la mano e ti aiuta a saltare.
La guerra che sta per scatenarsi vede la fazione degli Eruditi, forte della propria sapienza, decisa a prendere il potere, fino a quel momento nelle mani degli Abneganti, ed imporre il proprio dominio, per farlo non esita a manipolare le menti degli Intrepidi. Solo i Divergenti come Tris potranno opporsi al controllo imposto.

Mi sento come se qualcuno avesse immesso aria nuova nei polmoni. Non sono un’Abnegante. Non sono un’Intrepida.
Sono una Divergente.
E nessuno può controllarmi.

Questo libro mi ha entusiasmato e conquistato fin dalle prime pagine. Ogni capitolo è una sorpresa, un susseguirsi di eventi che ti lascia con il fiato sospeso, con il cuore in gola chiedendoti se saresti in grado di appartenere alla fazione degli Intrepidi. Se io fossi stata al posto di Tris sarei riuscita far come lei? La protagonista è straordinaria, forte coraggiosa, determinata e Quattro mi ha rubato il cuore praticamente fin dall’attimo in cui i suoi occhi blu hanno fatto capolino tra le pagine. Gli incontri tra i due, i baci rubati, i viaggi in treno,  descrivono un amore profondo e completo in cui la presenza dell’altro ti rende migliore e completo. Il finale è veloce e adrenalinico e mostra tutto il valore di Tris e la sua completa anima di Divergente.
Non vedo l’ora di leggere il successivo volume e di scoprire come reagiranno le altre fazioni all’attacco degli Eruditi. Saranno capaci di superare le proprie differenze per cooperare o si lasceranno lusingare da coloro che sostengono di possedere la conoscenza?

Voto: 5/5 (Assolutamente da non perdere)

3 commenti:

  1. Sono contenta che ti sia piaciuto, io l'ho adorato. L'inizio è abbastanza simile a tanti young adult distopici, ma poi cambia tutto, c'è più storia, più interazione, più tutto! E a suo modo ha anche una fine, nonostante non veda l'ora di ritrovare Tris e Quattro in Insurgent!

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  2. Bella recensione, Lara :)
    Spero di poterlo leggere al più presto anch'io, ché mi incuriosisce proprio tanto tanto!

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  3. Grazie ragazzi, non vedo l'ora di leggere il seguito perchè quello che succederà non sembra affatto scontato!!!

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