giovedì 30 gennaio 2014

Recensione: Requiem di Lauren Oliver


Requiem (Delirium #3)
Lauren Oliver
Piemme Freeway
€ 17,00
336 pg


Mi chiamo Lena e sono infetta, perché mi sono innamorata di Alex in un mondo in cui l’amore è considerato una malattia, e come una malattia viene curato. Io e Alex siamo scappati, ma poi ci hanno separati. Io sono andata avanti, ho incontrato Raven e gli altri ragazzi della Resistenza. Ho imparato a combattere per quello in cui credo, a lottare per essere davvero me stessa. E ho incontrato Julian che è il ragazzo più dolce del mondo e mi vuole con sé. Poi però Alex è tornato, quando pensavo di averlo dimenticato, quando mi ero convinta di riuscire a fare a meno di lui. E ora, mentre il mondo attorno a noi cade a pezzi, io sto male, e penso che forse avevano ragione loro: l’amore è davvero una malattia!


Delirium amoris nervosum. Ci sono coloro che hanno deciso di essere curati dal morbo, e ci sono coloro che invece hanno deciso di soccombere a tale malattia. Ci sono gli Zombie e ci sono gli Invalidi. Chi dei due ha ragione? L’amore è una malattia che genera caos, disordini, violenze e odio, oppure è un sentimento che unisce le persone e le rende vive?

Benvenuta nel mondo libero. Diamo alla gente il potere di scegliere. Sono addirittura liberi di fare la scelta sbagliata. Fantastico non trovi?

Eccoci all’ultimo volume della serie Delirium di Lauren Oliver, siamo giunti alla fine della storia di Lena, del suo amore per Alex e Julian, della sua ricerca di una madre perduta, dell’amicizia con Hana che è stata curata, di Portland e il suo muro che separa i curati dagli invalidi. Vi avviso se non volete SPOILER allora non leggete queste righe perché è praticamente impossibile parlare di questo libro senza fornire informazioni sulla storia e sulla trama. In Requiem la storia si divide in due, due voci narranti, due diverse visioni della realtà, quella di Lena e quella di Hana.
Lena il cui unico desiderio era quello di essere curata e vivere una vita serena e programmata, ora invece è diventato un membro attivo nella battaglia contro i regolatori e decisa a vivere in un mondo libero dove ad ognuno viene data la possibilità di effettuare delle scelte, giuste o sbagliate che siano.
Hana che invece voleva provare emozioni, amare e continuare a sognare, ora ha accettato la cura e il matrimonio con un uomo che nasconde qualcosa di oscuro dietro la facciata di integerrimo sindaco di Portland. Decisamente ho trovato molto più interessante il punto di vista di Hana, la sua storia filtrata attraverso la mancanza di sentimenti ma che in lei non possono fare a meno di riemergere a tratti, la sua natura che si dibatte tra quello che dovrebbe e quello che vorrebbe essere. Lena invece non mi ha particolarmente colpito, anche lei si dibatte tra la ragazza di Delirium che ha conosciuto per la prima volta le gioie e la dolcezza dell’amore e la ragazza di Chaos che invece né ha scoperto l’amarezza e la sofferenza. In Requiem Lena comprende che provare amore implica anche provare sentimenti di odio, di violenza, gelosia, rabbia, e ciò la rende confusa, insicura e timorosa.
Per la maggior parte del libro si trascina da un punto all’altro dividendosi tra i sentimenti che prova per i due ragazzi entrati nella sua vita in momenti diversi, quando è palese come i suoi sentimenti per Alex siano molti più forti di quelli per Julian. Avrei voluto che a questi due ragazzi e al loro rapporto con Lena fosse dato un maggior spazio, invece rimangono due macchie indistinte sullo sfondo, soprattutto Julian, intrappolato in un’etichetta di bravo ragazzo e che mi fa così tenerezza, lui ha abbandonato tutto per seguire questa ragazza, per dimostrarle il suo amore che lei purtroppo non riesce a ricambiare se non in una pallida imitazione di quello che dovrebbe essere.
Sullo sfondo delle storie di Lena e Hana la battaglia Tra curati e Invalidi che si riducono a scontri dove i primi, forti delle loro organizzazioni e dei loro privilegi, finiscono per prevalere; non si riesce a comprendere se prima o poi i ribelli riusciranno ad abbattere il sistema e ad affermare le proprie ideologie anche perché dalla loro hanno solo armi rudimentali e delle convinzioni che nella maggior parte di loro non fanno presa. Eppure sul finale l’attacco a Portland e l’abbattimento del muro in quelle due poetiche paginette sembrano far credere che forse tutto è possibile.
La grande pecca di questo libro risulterà essere per sempre questo finale aperto che dice tutto e non dice niente, a qualcuno potrebbe di certo piacere ma credo che alla maggior parte delle persone lascerà l’amaro in bocca. Perché per quanto a volte non si possa essere d’accordo con l’autore noi lettori vogliamo un finale anche per la possibilità magari di pensarne uno diverso o per vivere quella sensazione di essere giunti alla fine di un viaggio che ci ha tenuto compagnia per molto tempo. In Requiem invece tale viaggio non si conclude ma viene lasciata spalancata la porta verso infinite direzioni.
Come la vedo io molto prosaicamente? Tra qualche anno è possibile che la Oliver decida di riprendere in mano  la storia di Lena per darle una conclusione, per una furba mossa commerciale o anche solo per dare ascolto ai suoi lettori perché un finale così proprio non esiste! 

Voto: un viaggio senza fine

10 commenti:

  1. A me il finale è piaciuto, ma per il resto concordo. Anche secondo me, potrebbe sfornare una novella o un altro volume. Parziale delusione. :/

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    1. le ultime due pagine, ma proprio le ultime due, sono molto poetiche però non sono supportate da un finale degno di questo nome!!! Propendo per il volume!

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  2. sempre più lieta di non aver letto questa trilogia :D

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  3. non mi piaceva il primo e ora sono sempre più convinta che non proseguirò nella lettura della saga! :-(

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    1. hai avuto ragione! peccato perchè in fin dei conti era partita proprio bene come serie!!!

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  4. Concordo perfettamente in tutto e per tutto :)
    Hana è stata molto più interessante da leggere di Lena... e Alex e Julian sono rimasti proprio sullo sfondo... sembravano solo due bambolotti!
    E beh... come già sai il finale aperto non è piaciuto neanche a me...

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    1. Sopratutto Julian, poveretto, e alex che ricompare alla fine con quella mezza promessa!!! peccato peccato peccato

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  5. Ho aspettato con ansia l'uscita di questo libro per leggere la serie tutta d'un fiato, ma mi state smontando tutti quanti ç_ç Credo che la leggerò comunque, speriamo che mi piaccia xD

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    1. I primi due libri, anche se un pò scontati, sono molto belli! è l'ultimo che non è all'altezza del finale!

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