lunedì 30 aprile 2012

Recensione: La damigella d'onore di Jane Costello


La Damigella d'onore
Jane Costello
Mondadori (Oscar bestseller emozioni)
€ 9,50
378 pg

Evie, giornalista ventisettenne, non ha ancora incontrato la persona giusta e si ritrova regolarmente a fare da damigella all'amica di turno, sempre più fortunata di lei in amore. Cerimonia dopo cerimonia, Evie inizia a convincersi di non essere destinata alle gioie della vita coniugale. Le cose sembrano cambiare quando tra gli invitati a un matrimonio compare Jack, l'uomo più attraente e affascinante che abbia mai visto. Peccato che lui esca con una delle sue più care amiche, Valentina: che sia l'ennesimo abbaglio, o questa volta toccherà davvero a Evie indossare l'abito bianco? Tra amicizie, avventure e amori, i sogni delle trentenni di oggi raccontati con humour e spregiudicatezza.

La damigella d’onore fa parte del genere Chick Lit (letteratura per pollastrelle) ed è rivolto ad un pubblico femminile dai venticinque anni in su, single, che crede ancora nell’amore e spera nel lieto fine. La protagonista Evie ha ventisette anni e si trova a dover affrontare l’ardua prova di partecipare come damigella a ben quattro matrimoni, di cui uno della propria madre. Potrà sopravvivere? Tra un ricevimento e l’altro, le prove degli abiti, un addio al nubilato con sorpresa fosforescente e ex-fidanzati fissati con la gomma riuscirà ad accompagnare tutte le spose all’altare ed a realizzare anche lei il sogno della sua vita: innamorarsi.

Ma questa non è solo la storia di Evie ma anche quella delle sue amiche. Grace che conduce finalmente all’altare l’uomo della sua vita dopo sette anni di fidanzamento, una convivenza e due figlie. Purtroppo è dopo il fatidico si che per lei iniziano i guai e i problemi si celano più vicino di quanto avrebbe mai immaginato. Georgia, multimiliardaria arricchita, sposa finalmente l’uomo dei suoi sogni con un  matrimonio da favola su un’isola incantata. Valentina che quando decide di sposarsi si rende conto che le manca solo una cosa, l’uomo giusto, cioè quello con la carta di credito illimitata. Ed infine Charlotte che scoprirà sulla propria pelle che l’autostima non si guadagna a colpi di dietra, make-up e ginnastica, ancor meno deludendo le persone che ti vogliono bene nonostante tutto.
Quindi al di là del tono volutamente leggero e dello stile scorrevole, che ben si confà al genere a cui appartiene, i temi trattati ricordano che non basta conquistare il principe azzurro ed avere un matrimonio da favola per essere felici ma bisogna innanzitutto imparare ad amare ed accettare se stesse, solo così si potrà sperare di avere un “per sempre felici e contenti”.
Ho letto questo libro piuttosto velocemente, pensando di trovare una lettura piacevole, in realtà mi sono scontrata con una lettura divertente, mi ha infatti strappato più di una risata (esilarante l’incontro all’addio al nubilato) ma mi ha anche lasciato qualche spunto per riflettere. Consigliato a chi spera e crede ancora nel vero amore.

Voto: 4/5 (Molto bello, ma non perfetto)

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