Sanctuary
Aa. Vv.
Asengard Edizioni
€ 15,00
320 pg
Sanctuary è una città sterminata, dai mille angoli e dai mille misteri, della quale non si vedono i confini.
Una metropoli dagli innumerevoli volti e dagli altrettanti passati, che ha visto centinaia di epoche intervallarsi l’una dopo l’altra, senza sosta. Un luogo dove si intrecciano storie di persone normali ed esseri soprannaturali, chiamati diversi e reietti, perseguitati dalla Loggia e costretti a vivere nell’ombra.
Sanctuary è una città dove è facile incontrare streghe metropolitane che svolgono i loro sabba all’ombra di uno skyline di vetro e cemento; mutantropi in fuga tra i bassifondi cittadini; Dèi mischiati agli uomini, in cerca delle loro antiche origini, assieme a creature mostruose che si aggirano in cattedrali sotterranee, fra elfi e nani, goblin e orchi, demoni e angeli.
Sanctuary è molte voci in una sola: è tante menti e tante memorie raccontate in un unico, magico libro.
Una metropoli dagli innumerevoli volti e dagli altrettanti passati, che ha visto centinaia di epoche intervallarsi l’una dopo l’altra, senza sosta. Un luogo dove si intrecciano storie di persone normali ed esseri soprannaturali, chiamati diversi e reietti, perseguitati dalla Loggia e costretti a vivere nell’ombra.
Sanctuary è una città dove è facile incontrare streghe metropolitane che svolgono i loro sabba all’ombra di uno skyline di vetro e cemento; mutantropi in fuga tra i bassifondi cittadini; Dèi mischiati agli uomini, in cerca delle loro antiche origini, assieme a creature mostruose che si aggirano in cattedrali sotterranee, fra elfi e nani, goblin e orchi, demoni e angeli.
Sanctuary è molte voci in una sola: è tante menti e tante memorie raccontate in un unico, magico libro.
Sanctuary
è un’antologia di racconti fantasy di tredici diversi autori italiani
pubblicata dalla piccola casa editrice Asengard i cui ricavati sono devoluti in
beneficenza. Il filo comune dei racconti è la città dove sono ambientati,
Sanctuary, una metropoli in cui passato e futuro si mescolano, dove all’ombra
dei grattacieli vivono i reietti della società e affianco agli umani puoi
trovare ogni genere di creatura fantasy che si può immaginare, streghe,
vampiri, licantropi, angeli, diavoli, gnomi, troll, goblin ecc. Sulla città e i
suoi abitanti incombe la Loggia un’organizzazione con molti segreti.
L’inizio di ogni
fine
e La fine di ogni inizio di Luca Azzolini
sono rispettivamente il racconto introduttivo e conclusivo dell’antologia. Il
loro scopo è quello di condurci nel mondo di Sanctuary e di perderci nelle sue
strade e nei suoi abitanti. E giunti alla fine riprendere le fila dei racconti per
lasciarci sospesi in questo universo che sta pian piano sta cambiando.
La casa dei
millepiedi
di Pierdomenico Baccalario trasporta il lettore nelle case degli abitanti di
Sanctuary, una sorta di Grande Fratello che spia le persone nella loro intimità
e provvede a infliggere punizioni a chiunque commetta il minimo errore. Cosa
succede però quando il carnefice si ritrova dall’altra parte perché il suo
unico errore è quello di aver cercato un pò di calore umano? Un racconto
leggermente inquietante che non sono sicura di aver capito a fondo.
La fabbrica
delle leghe perfette
di Solomon Troy Cassini invece ci trascina nella periferia estrema dove si
nascondono i peggiori rifiuti delle diverse specie, ma tra loro si nasconde
colui che un giorno lontano ha assaporato il potere ma non è stato in grado di
controllarlo. Fuggendo ha trovato rifugio nell’angolo più oscuro di Sanctuary,
pensando di essere al sicuro ha sottovalutato il detto l’apparenza inganna.
Molto interessante questo racconto dove iniziano ad essere introdotti alcuni
dei più classici personaggi fantasy, con un bel colpo di scena finale.
Le colpe dei
padri
di Franco Clun, purtroppo non l’ho capito. A parte le similitudini con i campi
di concentramento nazisti e le sofferenze e le torture a cui furono sottoposti
gli ebrei, devo ammettere che mi ha lasciato perplessa e confusa, in poche
parole non ho capito dove voleva andare a parare l’autore.
Le storie che
nascono in questa città di Francesco Dimitri mi è piaciuto molto. Narra il
passaggio di mano di un oggetto che sembra nascondere un grande potere, in
realtà il suo unico potere è l’importanza che gli viene data.
Anobium di Francesco Falconi
invece racconta di una “moderna” caccia alle streghe, dove la strega in questione,
in realtà un angelo caduto, viene punita per il suo peccato, escoli di
sofferenza sembra non siano serviti ad insegnarle la lezione, in conclusione
anche se vogliamo incolpare altri per i nostri errori rimaniamo sempre noi i
nostri peggiori nemici.
Mirror Blues di Fabrizio
Furchì ci conduce invece sotto la città dove regna l’anarchia per incontrare un
immortale suonatore di Blues in missione per reclutare anime e un elfo con lo
stesso desiderio ma per fini diversi.
Con Il ditirambo di Samarat di Michele
Giannone si ritorna in superficie ad inseguire un poliziotto che ancora crede
nel proprio lavoro, un informatico alla ricerca di un amore ormai perduto e un
assassino su commissione, tutti sulle tracce di una setta che vuole risvegliare
un demone capace di salvare Sanctuary da se stessa. Un’utopia in cui tutti
crediamo, salvare la nostra società da se stessa, sarebbe meglio iniziare a
preoccuparci di salvare noi stessi.
Angeli e uomini di Cecilia
Randall, in questo racconto incontriamo nuovamente gli angeli e i diavoli che
vivono in mezzo agli uomini, dove gli arcangeli sono disposti a salvare gli
essere umani ma non ad ammettere di essere anche loro imperfetti e capaci di
sbagliare. E’ un racconto che mi è piaciuto molto, mi piacerebbe conoscere di
più Lily e dove la condurrà la sua sete di vendetta.
I passi della
sera
di Fabiana Redivo permette ai desideri nascosti dei suoi protagonisti di
emergere nel chiarore della luna e diventare realtà, ma non sempre tutto è come
lo immaginiamo, quindi forse è meglio restare con i piedi per terra perché in
fin dei conti non tutti siamo certi di cosa si nasconde in fondo ai nostri
cuori. Un racconto simpatico e divertente.
Foresta perduta di Egle Rizzo è
forse l’unica storia d’amore della antologia, un amore che vuole essere negato
ma che poi esplode, forse sarebbero state meglio meno parole e più azione, le
prime pagine sono un pò difficili da mandar giù.
Redenzione
(Serra Madre)
di Antonia Romagnoli racconta di una creatura che vuole disperatamente essere
un uomo, anche a costo di cacciare i suoi simili pur di dimostrarlo, ma non si
può fuggire alla propria natura e a se stessi. Solo accettandosi si può
raggiungere quella pace interiore a cui tanto si anela.
Saint Vicious di Luca Tarenzi
è il racconto più simpatico; se due nemici mortali riescono ad andare d’amore e
d’accordo grazie al linguaggio più universale che possa esistere come la
musica, perché anche gli uomini non possono trovare un punto di incontro? Sul
finale mi è piacito veramente tanto. (….Il
punk è anarchia!)
Tutto
sommato è stata una lettura molto interessante anche se un po’ difficile da
seguire perché pur avendo tutti i racconti come punto in comune Sanctuary è
chiaro che ogni autore ne avesse una sua visione che non sempre combaciava con
quella degli altri. In questo forse pecca un pochino l’antologia, sarebbe stata
necessaria una maggiore attenzione nel definire a priori lo scenario. E anche vero
che in questo modo è stato permesso agli autori di muoversi con maggiore
libertà e creatività.
Un
libro che consiglio soprattutto con l’avvicinarsi dell’estate e la necessità di
letture veloci e brevi sotto l’ombrellone tra un bagno e l’altro.
Voto: 3/5 (Piacevole passatempo)
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