Il vestito blu
Mary Smith
Giuliano Ladolfi Editore
€ 17,00
276 pg
Anne è una bella ragazza che lavora come giornalista per un quotidiano sulla cresta dell’onda grazie al suo carismatico direttore. Jack è il suo migliore amico fin dai tempi del college, quando complici uno scontro in bicicletta ed un blackout in biblioteca i due si sono conosciuti e mai più lasciati. Ma in questa storia, dove il triangolo potrebbe sembrare regnare sovrano, in realtà entra in gioco un quarto personaggio, un ammiratore segreto che sembra conoscere così bene Anne da riuscire a sorprenderla con piccoli gesti a lei cari. Oltre questa romantica vicenda avremmo anche a che fare con un’inchiesta giornalistica su un giro di denaro che potrebbe portare Anne sulle più importanti testate giornalistiche. Insomma gli elementi per una storia rosa a tinte gialle ci sono tutte, ora basta solo scoprire l’identità di coloro che ne saranno coinvolti.
Come dicevo la storia che ci racconta Mary Smith è effettivamente una storia rosa, due amici che si conosco da tanto tempo ma che non sono mai riusciti a superare quel delicato confine tra affetto e amore, un direttore affascinate che tutto ad un tratto sembra notare la sua giovane assistente, ed un ammiratore misterioso che con il suo tempismo confonde e lusinga la protagonista.
Anne di certo è una ragazza del nostro tempo, intelligente, determinata, grintosa, che non vuole puntare sul suo aspetto decisamente affascinante per farsi largo nel suo lavoro ma sulle sue doti di giornalista. Eppure ogni tanto è necessario far emergere la donna vanitosa che si cela in ognuna di noi che vuole essere ammirata ed apprezzata, ma decisamente Anne tale attenzioni sembra richiederle all'uomo sbagliato. Dal suo canto Jack, relegato da tempo immemore nella friendzone vorrebbe fare il passo che gli permetterebbe di oltrepassare il confine, ma la paura che le cose possano cambiare in peggio, lo limita alquanto. Insomma due protagonisti un pochino pasticcioni che necessitano della giusta spinta per affrontare un cambiamento che spaventa ma che decisamente potrebbe essere quello capace di rendere la loro vita eccezionale. Anche se sembrano esserci le premesse per un triangolo vi posso assicurare che non esiste per niente, Fin dall’inizio si comprende bene quale in realtà sarà il corso della storia ed il terzo incomodo risulta essere solo quello che è, un elemento di disturbo in grado però di far aprire gli occhi ad Anne e Jack. Sopratutto alla ragazza che, dando tutto per scontato, capisce, nel momento in cui sembra perdere ogni cosa, quale sia la reale direzione che deve prendere la sua vita.
Anne e Jack, al primo sguardo rimarrebbero inchiodati in personaggi stereotipati se il coinvolgimento in questa intricata storia di riciclaggio di denaro, articoli di giornali veri o presenti, persone che si nascondono nell'ombra per corteggiare o per spiare, non facesse emergere il loro vero io. Anne potrebbe sembrare la classica ragazza che non vede più in là del suo naso e si lascia sconvolgere e coinvolgere da un corteggiatore dell'ultima ora, se non fosse che la sua integrità come giornalista e persona, la sua forza e determinazione, l'intelligenza che esiste oltre la bellezza, venga allo scoperto grazie alle domande che si pone su se stessa e sul caso che sta seguendo. Così come Jack rimarrebbe inchiodato nel ruolo di migliore amico, se la passione che mette nella difesa del suo assistito, nel dimostrare la sua innocenza non gli permettesse di far vedere la splendida persona che in realtà è. La scelta di unire quindi ad una storia d'amore, che ripercorre i classici canoni del romance, una vicenda ben più complessa, a partire dal misterioso ammiratore fino ai dettagli sordidi di una brutta storia di malaffare, si mostra essere la scelta vincente per distinguere questo libro dai tantissimi altri che affollano gli scaffali della libreria.
Mi è piaciuto molto il finale, che qui non rivelerò per non fare spoiler, ma credo che soprattutto nelle ultime pagine la determinazione di Anne, la sua vera natura venga fuori con forza dirompente capace di sorprendere anche chi credeva di averla ormai capita. Lo stile di Mary Smith è lineare e leggero, forse un pochino acerbo, ed avrebbe dovuto essere più fluido per il tipo di storia che ha raccontato. Inoltre non mi è piaciuto che i pensieri dei personaggi fossero riportati come discorsi fatti a loro stessi, è un’espediente che usato alla lunga può disturbare. Ma a parte queste piccole eccezioni devo ammettere che il libro rappresenta una piacevole compagnia per chi è alla ricerca di una storia a confine tra amore e amicizia.
Mi è piaciuto molto il finale, che qui non rivelerò per non fare spoiler, ma credo che soprattutto nelle ultime pagine la determinazione di Anne, la sua vera natura venga fuori con forza dirompente capace di sorprendere anche chi credeva di averla ormai capita. Lo stile di Mary Smith è lineare e leggero, forse un pochino acerbo, ed avrebbe dovuto essere più fluido per il tipo di storia che ha raccontato. Inoltre non mi è piaciuto che i pensieri dei personaggi fossero riportati come discorsi fatti a loro stessi, è un’espediente che usato alla lunga può disturbare. Ma a parte queste piccole eccezioni devo ammettere che il libro rappresenta una piacevole compagnia per chi è alla ricerca di una storia a confine tra amore e amicizia.
Voto: una storia giallo rosa con punte di blu
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