venerdì 12 ottobre 2012

Recensione: Lost Grace di Bree Despain



Lost Grace
Bree Despain
Sperling & kupfer
€ 17,90
339 pg

A volte solo la morte può ridare la vita. E salvare un amore che sembrava impossibile. Lo sa bene Grace Divine che, in una notte di luna piena, ha compiuto il più crudele dei sacrifici: pur di salvare Daniel, di cui è disperatamente innamorata, ha rinunciato per sempre all'affetto del fratello Jude e ha condannato la propria anima alle fiamme della dannazione eterna. Ora dentro di lei si nasconde un mostro. Silenzioso, crudele e assetato di sangue. Un mostro pronto a risvegliarsi in qualunque momento. Ma Grace è decisa a non arrendersi. Vuole ritrovare la serenità perdendosi negli occhi scuri di Daniel e vivere finalmente quell'amore per cui ha sacrificato se stessa. Una notte, però, mentre Grace e Daniel stanno guardando le stelle cadenti, dimentichi di tutto e tutti, accade qualcosa che turba la tranquillità appena conquistata: Grace riceve un'inquietante telefonata. È Jude che, con voce concitata, la avvisa di un imminente pericolo e la esorta a non fidarsi più di nessuno. Nemmeno di Daniel. Ed è forse per paura o per i misteriosi giochi del destino che Grace stringe amicizia con Talbot, un ragazzo dal fascino enigmatico arrivato in città da poco, che sembra sapere tutto di lei e della maledizione che pesa sulla sua anima. E mentre il sentimento tra i due si trasforma in qualcosa di più, Grace sente il proprio cuore vacillare. Daniel è sempre più lontano, e il mostro addormentato dentro di lei è sempre più vicino. Pericolosamente vicino.



Alla fine del primo volume Dark Divine, avevamo lasciato Grace reduce da un duro scontro avvenuto nella chiesa paterna, alla fine del quale  un suo atto d’amore ha permesso a Daniel di guarire dalla licantropia, ma ha anche causato la fuga del fratello Jude. All’inizio di questo secondo volume la ritroviamo alle prese con una situazione molto difficile. La famiglia perfetta Divine conosciuta nel primo volume è definitivamente scomparsa, la madre angosciata dalla scomparsa del figlio passa da fasi di frenesia fino a stadi di catatonia, modalità Regina degli zombie, il padre  viaggia per il paese trascurando anche il lavoro, ufficialmente alla ricerca di Jude, ma forse  anche di qualcosa che possa aiutare entrambi i figli, Grace da ragazza tutta casa e chiesa adesso si trova a combattere con il lupo che sta crescendo dentro di lei. Nel percorso di accettazione dei suoi nuovi poteri e della persona che sta diventando grazie ad essi riesce ad avere un grande supporto e contributo da Daniel che, pur non essendo più un lupo, è l’unico in grado di aiutarla a capire i cambiamenti che stanno avvenendo e l’unico punto fermo su cui contare in una situazione che ormai sta degenerando. Una serie di furti e atti vandalici avvenuti in città, la ricomparsa di Jude e l’arrivo di Gabriel, il monaco mentore di Daniel, sconvolgono ulteriormente il mondo di Grace. Soprattutto quando, dietro consiglio di Gabriel, Daniel si rifiuta di continuare ad allenarla ed inizia a passare sempre più tempo lontano da lei. E’ a questo punto che sulla scena compare un nuovo ragazzo, Talbot, anche lui è un Urbat e si presta a preparare Grace per la sua missione: diventare una cacciatrice di demoni. Però si sa che non bisogna fidarsi degli estranei, per quanto affascinanti possano essere, e ben presto Grace si ritroverà in trappola.

Questo seguito mi è piaciuto molto, lungi dall’essere il solito volume di transizione in cui non succede niente e di conseguenza serve a occupare il tempo tra il volume introduttivo e quello finale, è ricco di azione, suspense, mistero e anche un pizzico di romanticismo. Ho sentito parlare del triangolo che in realtà non c’è e mi ha fatto piacere questa scoperta. Talbot, è affascinante, potente e asseconda Grace, quindi è logico che lei possa prendere una sbandata per questo ragazzo, soprattutto visto il modo in cui Daniel inizia a trascurarla tacendole un importante segreto, ma lei non cede a questa attrazione, capisce che il suo cuore appartiene inesorabilmente a Daniel e il sentimento che prova non può essere oscurato da un momento di debolezza. Talbot ha le sue buone ragioni per tentare Grace, anche se si scoprirà che tutte le buone ragioni del mondo vanno a farsi benedire di fronte all’amore.
In questo volume ho apprezzato molto di più Grace, nel primo sembrava un po’ troppo perfetta per essere vera, mentre invece in questo libro la vediamo combattere con il demone al suo interno che risveglia gli istinti e i desideri più profondi del suo animo e che cercano di prendere il sopravvento.  Lo sua lotta interna è viva per tutte le pagine e nonostante più di una volta Grace sia sul punto di cedere non lo fa mai, ed è questa la grande forza che la contraddistingue da tutti gli altri personaggi, da tutti coloro che sono caduti preda del lupo, e che l’ha portata a salvare Daniel e guadagnarsi l’appellativo di “La Divina”. Molto interessanti anche i personaggi di Gabriel e Jude, mentre invece Daniel in questo caso rimane sullo sfondo, anche se alla fine si riprende alla grande.
Soprattutto Jude che sembra possedere parte della forza della sorella, il suo carattere, la sua indole, la sua vera natura  cerca di emergere al di sopra del lupo, ma la tentazione di cedere al lato oscuro è tropo forte specialmente quando pensi che le persone che ami ti abbiano tradito preferendo un altro a te, qualcuno migliore di te.
Un altro punto a favore è la presenza del padre di Grace, generalmente in questo genere di storie i genitori rimangono all’oscuro di quello che succede oppure, se ne vengono a conoscenza, si comportano da “mio figlio è pazzo adesso lo rinchiudo”. Invece il pastore Divine accetta questa diversità di Daniel, prima e dei figli poi, cerca di aiutarli, di essere un punto di riferimento per loro, non ostacolandoli ma cercando di aiutarli a scoprire la loro nuova natura ed accettarla. Un comportamento che difficilmente ho trovato in altri romanzi.
Una serie decisamente molto interessante, che introduce una mitologia dei licantropi molto originale, definendoli Urbat, seguci del cielo, cacciatori di Demoni (anche se a tratti Grace mi ricordava Buffi l’ammazzavampiri) assecondando miti della tradizione classica ma introducendone di nuovi. Sono molto curiosa di leggere l’ultimo volume, innanzitutto grazie al cliffanger finale, voglio proprio capire in che modo sarà risolto, e soprattutto perché ho l’impressione che sarà capace di regalare molte sorprese.
Le copertine mi piacciono molto, così minimaliste, anche se le gambe della seconda sono migliori rispetto alle prime, sono meno cianotiche, più naturali e poi ho un debole per l’azzurro!!!.

Voto: 4/5 (Molto bello, ma non perfetto) 

6 commenti:

  1. Non ho letto Dark divine, perciò perdonami non ho potuto leggere la tua recensione per non incappare in spoiler! :D
    Dal tuo giudizio vedo che ti è piaciuto... meno male, ce l'ho nella wishlist :D

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    1. fai bene a non leggere la recensione perchè fa grandi spoiler sulla fine del primo!!! a me la serie sta piacendo più di Beautiful Creatures!

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  2. Sono curiosissima di leggerlo, a me il primo volume non era dispiaciuto affatto, mi aveva saputo prendere ^^ e adesso come posso non scoprire cosa succederà a Grace e Daniel?!

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    1. anche a me il primo mi aveva catturato, sono curiosa di sapere la tua opinione in merito, aspetterò pazientemente!!!

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  3. Ma sai che l'ho atteso talmente tanto che ho quasi paura di leggerlo per timore che sia "meno" di Dark Divine O_O

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    1. non temere, di certo vale la pena anche solo per ritrovare i personaggi che abbiamo amato!!!

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