martedì 26 febbraio 2013

Recensione: Hope, Alaska di Francesca Verginella


Hope, Alaska
Francesca Verginella
€ 3,13
140 pg

Sara Wood lavora in un’agenzia letteraria di Boston, alle dipendenze di Carl Goodwin. Sara, che si occupa della lettura e della valutazione dei romanzi inediti, si imbatte un giorno in un manoscritto piuttosto bizzarro nella forma ma geniale nei contenuti. Resasi subito conto dell’immenso talento dell’autore, Victor Wolf, convince il suo capo a metterlo sotto contratto. E’ l’inizio della vera fortuna per l’agenzia. Wolf, personaggio fuori dagli schemi, misantropo ed eccentrico, “sforna” un best-seller dietro all’altro. Subito prima di consegnare la seconda parte del suo ultimo lavoro Victor “scompare”. Sara, saputo che lo scrittore si è rifugiato a Hope, un piccolo paesino dell’Alaska parte alla sua ricerca.


Sara lavora per una agenzia letteraria, il suo lavoro consiste nello scoprire nuovi talenti, lavoro che le riesce molto bene visto che si deve a lei la scoperta di Victor Wolf, uno degli scrittori più promettenti e rinomati dell’agenzia. La sua vita procede lungo file ordinate, un lavoro che la soddisfa, una famiglia amorevole e una relazione con il suo capo, Carl. Quando ad un tratto Wolf fa perdere le sue tracce a metà del suo ultimo libro è sarà Sara a scovarlo nello sperduto paesino di Hope tra le montagne dell’Alaska. Il viaggio della ragazza nello stato più sperduto degli Stati Uniti e l’incontro con Adam, lo sceriffo della piccola cittadina, metteranno in discussione tutta la sua vita.

Il libro è stato portato alla mia attenzione dalla stessa autrice, Francesca Verginella, che ha al suo attivo molti lavori di cui potrete avere un’ampia visione sul suo sito (QUI). Già dalle prima pagine si nota come Francesca non sia proprio una principiante, ogni parola è scelta con cura, ogni situazione, ogni avvenimento, ogni personaggio fa parte di uno schema più ampio a sostegno della protagonista Sara. Mi è stato presentato questo romanzo come un romance, ma ho avuto più l’impressione di leggere un romanzo di formazione, è presente la storia d’amore, e non sarà con lo scrittore come una prima lettura della sinossi potrebbe far pensare, bensì con un aitante rappresentate delle forze dell’ordine, però questa storia non mi è parsa la parte centrale del libro. La storia che andiamo a leggere non è il racconto di una storia d’amore bensì il racconto della crescita di Sara. Quando la incontriamo per la prima volta la protagonista sembra avere  tutto quello che desidera, sembra essere una persona affermata e di successo, non potrebbe desiderare nulla di più di quello che ha già, una persona completamente appagata. 
In realtà il suo viaggio tra le nevi dell’Alaska, sotto il cielo infinito cosparso di stelle e l’incontro con un uomo capace di farla sentire veramente a casa, metterà in discussione tutte le sue certezze, tutte le sue convinzioni. Di fronte a questo scompiglio emotivo la ragazza invece di affrontarlo fugge e invece di canalizzare tali sentimenti verso un uso positivo, verso una piena consapevolezza di sé, li usa per la vendetta. Salvo poi farsi un bell’esame di coscienza e ricredersi. Il susseguirsi di personaggi che incontriamo nel corso della lettura sia a Boston che a Hope non sono altro che di contorno a questa protagonista in evoluzione, ognuna indispensabile alla sua crescita e alla sua affermazione come persona. Anche lo stesso Adam di cui riusciamo a intravedere solo squarci di pensieri e sentimenti, sempre in relazione a Sara e alla scoperta del sentimento che sente nascere nei suoi confronti e che attende di essere vissuto pienamente.
Insomma un libro non proprio di evasione come ci si aspetterebbe da un romance bensì un libro che spinge alla meditazione, un amore che scaturisce in un attimo di passione ma che si identifica come un sentimento vero e reale capace di perdurare nelle difficoltà e nelle incomprensioni. 

Voto: 3/5 (Piacevole passatempo)

2 commenti:

  1. Anche io devo leggerlo questo romanzo. Spero di riuscire a farlo al più presto. Bella recensione comunque!!! :)

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    1. grazie mille!! questa autrice scrive bene anche e non sono riuscita ad appassionarmi completamente alla storia!

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