venerdì 22 febbraio 2013

Recensione: Odyssea di Amabile Giusti


Odyssea. Oltre il varco incantato (#1)
Amabile Giusti
Dalai Editore
€ 15,90
369 pg



Se potesse, Odyssea, sedici anni e nessuna bellezza, chiederebbe molte cose a sua madre. Ad esempio perché da anni sono costrette a vivere come fuggiasche, senza una meta, una casa stabile e, soprattutto, senza un padre. Finché in una tiepida notte d’estate, attraversando un varco incantato nascosto nel bosco, sua madre la riporta a Wizzieville, dove è nata, e lei scopre di appartenere a una cerchia di persone speciali, dotate di rari poteri.
Incredula, Odyssea si immergerà in un mondo intriso di magia, dove ogni esperienza – per lei che è sempre vissuta lontano da tutto e da tutti – ha il sapore della prima volta, ma si accorgerà presto, suo malgrado, che dietro la facciata idilliaca e fatata di Wizzieville brulica il Male. Un nemico sanguinario – lo stesso che ha
ucciso suo padre dodici anni prima – perseguita la sua famiglia da generazioni ed è tornato sotto mentite spoglie per attuare il suo crudele disegno.
Mentre la paura di non essere in grado di gestire i propri poteri arriverà a farle rimpiangere la vita fuori di lì – senza amicizie, né legami né radici – e a temere per l’incolumità di chi ama, terribili, inconfessabili incubi la assaliranno, come artigli di un doloroso passato.
Come se non bastasse l’amore la coglie di sorpresa. Il misterioso e impavido Jacko, un giovanotto di poche parole che, a differenza di tutti gli altri, la tratta senza solennità e cerimonie, entra nella sua vita e devasta il suo cuore inesperto. Ma come mai tutti lo temono e lo disapprovano? Può fidarsi di lui?
Minacciata da un’oscura condanna, Odyssea dovrà crescere e trovare in sé la forza di difendersi. Non può concedersi errori. Il nemico è in agguato. Potrebbe essere ovunque, potrebbe essere chiunque

Quando vidi per la prima volta l’anteprima di questo romanzo ne fui abbastanza incuriosita, conoscevo di fama Amabile Giusti per il libro Cuore nero che ha ricevuto molti consensi, la storia sembrava alquanto interessante e la copertina, bè, è meravigliosa, magnetica quindi sono stata molto felice quando la casa editrice nella persona della Sig. ra Katia mi ha inviato il libro da recensire, vi dico di più l’ho anche acquistato proprio perché volevo averlo fisicamente in mano.
Quando ho cominciato a leggerlo però sono rimasta leggermente perplessa. Lo stile della Giusti mi ha permesso di progredire velocemente nella lettura però c’era qualcosa che non mi quadrava. Una ragazzina di sedici anni che vive nel mondo degli umani tutto ad un tratto viene trasportato in una altro mondo, un'altra città Wizzieville, dove gli abitanti  praticano abitualmente la magia, anzi non potrebbero vivere senza, strane creature e piante, pozioni di ogni genere che ribollono nei calderoni nelle case, personaggi strani con abiti ancora più bizzarri, dove Odyssea è conosciuta da tutti, anche dai bambini, per aver sconfitto quando aveva poco più di 4 anni il mago più cattivo di tutti i tempi Squartavene, un mago oscuro dotato di enormi poteri e solo quelli di Odyssea, che più volte è riuscita a sfuggire ai suoi attacchi, sono paragonabili. E poi un misterioso erede, libri scritti in lingue arcane, oggetti che contengono poteri oscuri. Insomma avete capito dove voglio andare a parare, avevo l’impressione di leggere un Harry Potter in gonnella.  Poi cercando sul web per vedere se fosse solo una mia impressione ho scovato un’intervista (QUI) ed ho iniziato a vedere le cose sotto un’altra prospettiva.
Onestamente bisogna dire che la Rowling non ha inventato niente, da sempre sappiamo che i maghi e le streghe hanno poteri straordinari, boffonchiano incantesimi in latino, rimestano pozioni con strani ingredienti nei calderoni, si accompagnano a creature leggendarie o alquanto fuori dal normale, quindi semplicemente la Giusti in questo libro ci ha descritto il suo mondo popolato da maghi come JK ha fatto per Harry. Proseguendo poi nella lettura mi sono resa conto che si le similitudini erano tante ma che l’approccio ai protagonisti in realtà era diverso. Odyssea è una ragazza di sedici anni costretta a nascondersi per tutta la sua vita con una madre in perenne stato di ansia e terrore, ed una volta tornata a Wizzieville scopre un mondo meraviglioso, ricco di colori, luci, una grande casa con una nonna affettuosa e una governante svampita ma amorevole, eppure Odyssea non va alla scoperta di questo mondo come fa Harry, lei comunque rimane rinchiusa nel suo bozzolo, nella sua inquietudine, non è un eroe positivo, anzi la potrei quasi definire un antieroina. In questo primo libro è come se la maggior parte delle volte si lasciasse vivere, lasciasse che fossero gli avvenimenti, le situazioni a cercarla, a parte qualche sprazzo di iniziativa per il resto è come se lasciasse che gli altri vivessero per lei. Onestamente a volte le avrei dato un bel calcio nel fondoschiena, avrei avuto voglio di dire “sveglia, perché non combatti, perchè non cacci fuori un po’ di carattere, perché non reagisci”, soprattutto nei suoi confronti con Jacko. Ma io parlo con l’esperienza di una trentenne mentre invece Odyssea è un’adolescente in preda a quei cambiamenti che difficilmente una ragazza riesce ad accettare. Si definisci bruttina, allampanata, senza attrattive, sente il suo cuore battere per la prima volta per un ragazzo molto conteso e non comprende se ciò sia reale o frutto del suo disperato bisogno di affetto, sente nascere dentro di sé dei poteri che non sa gestire e confidarsi con una madre che in fin dei conti l’ha sempre rifiutata, con una nonna che non ha mai conosciuto, diventa molto complicato specialmente quando non sai precisamente cosa confidare. Odyssea non è una ragazzina ma non è ancora una donna, non è un’umana ma non si sente propriamente una strega, vorrebbe essere amata e ammirata ma preferirebbe nascondersi agli sguardi. Insomma credo che la storia di Odyssea in confronto a quella di Harry sia molto più cupa, più complessa, più ricca di ombre e luci, che le battaglie che si trovi a combattere siano molto più psicologiche di quanto non si creda.  Se penso ad Harry alla fine penso alla luce, all’amicizia del trio, agli spazi aperti, quando penso ad Odyssea la vedo come la ragazza della copertina, oscura, sola, rinchiusa in una foresta impenetrabile.

Mia nonna mi dice sempre di non fidarmi delle apparenze, ci sono delle meravigliose ortensie nel suo giardino. Sembrano fiori così celestiali. Ma se li sfiori ti sbranano. E’ c’è anche un enorme cactus spinoso. Incute una certa soggezione. Però si ritrae se ti avvicini e dalle spine si estrae un liquido curativo. Come vedi, spesso l’apparenza inganna.

E’ vero l’apparenza spesso inganna e al di sopra dell’aria da paradiso terrestre di Wizzieville in realtà è un luogo in cui sembra che l’oscurità e il marciume sia dilagante come se tutta questa perfezione di fantastico villaggio fatato sia in realtà una facciata per qualcosa di più aberrante. Gli abitanti che incontriamo come Joyce, Lindia, Stylo, Jordy, però sembrano quasi troppo perfetti per essere veri, in questo caso preferisco credere che abbiano una componente oscura che in questo primo libro non è riuscita a venire a galla.
Il personaggio che ho amato di più? Jacko, ovviamente. Così come Odyssea, è l’antieroe perfetto. Jacko non è il principe azzurro che ama in modo assoluto e indiscutibile la nostra eroina. Ha un passato difficile alle spalle fatto di abbandono, odio, pregiudizi. I suoi sentimenti non sono facili da interpretare, la sua vita non è facile da comprendere. Non aspettatevi quindi una storia d’amore tutta rose e fiori, tra i due la relazione sarà molto difficile e proprio per questo molto più reale. Un incontro avvenuto in un momento di profondo cambiamento per entrambi e per questo motivo i loro sentimenti sono incerti perché sono incapaci di comprendere se quello che stanno provando è reale o qualcosa nato solo a causa degli avvenimenti che stanno vivendo.
In conclusione un libro che a prima vista può essere amato tranquillamente dai giovanissimi e da tutti quelli che vogliono ritrovare le atmosfere di Harry Potter, ma anche da coloro che cercano due protagonisti notevolmente complessi e ricchi di ombre, una storia d’amore che non esplode immediatamente ma che necessita di tempo per evolvere e crescere.
Ero indecisa se dare tre o quattro stelle però alla fine ho deciso di dare fiducia ad un libro che mi ha dato così tanto da pensare, che a tratti mi ha completamente rapita, con una storia che si prospetta molto interessante per i coinvolgimenti futuri e non ultimo un protagonista che ha conquistato il mio cuore.

Voto: 4/5 (Molto bello, ma non perfetto) 

P.S. Mi sarebbe piaciuto conoscere qualcosa di più sul background di Odyssea, (notata l’assonanza con il nome Ulisse vero, c’è un perché scopritelo). Il libro comincia esattamente con l’arrivo della ragazza a Wizzieville ed entriamo subito nel vivo della storia, ma per sedici  anni come ha vissuto veramente, qual’è la sua storia? Spero che nei prossimi libri questa lacuna venga in parte colmata.

15 commenti:

  1. Io l'ho iniziato e mollato. Non perchè non mi piacesse, ma solo perchè sentivo che non era il suo momento. Ci darò di certo fiducia anch'io e lo riprenderò ^^

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    1. a me successe con Cime tempestose, lo iniziai perchè me l'avevano prestato ma non riuscii ad andare oltre i primi capitoli, anni dopo lo comprai volendo dargli una seconda opportunità e da allora è uno dei miei preferiti.
      Ogni libro ha il suo momento per entrare nella tua vita!

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    2. E' vero!
      Io a volte ne inizio tanti, e poi continuo quello che apparentemente sembra giusto per quel momento. Non sempre ci si prende ovviamente, sarebbe troppo facile xD

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  2. Anche io sto aspettando il momento giusto!!! Ormai scelgo quale libro leggere in base al suo "richiamo"? :)

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    1. i Libri sono degli amici che vengono da te nel'esatto momento in cui ne hai bisogno, per questo li amiamo!!!

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    2. Mazza oh quanto sei poetica ahaahahahahahah :) scherzo però è vero!!!

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  3. Io sto leggendo ora Cuore nero e non è male anche se sono presenti ... imperfezioni va. Però quasi quasi continuo a darle fiducia e proverò anche Odyssea. Più avanti però, come dite voi, non 'sento' il momento.

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    1. Cuore nero non l'ho letto, ho cominciato a scoprire questa autrice con Odyssea e devo dire che non mi ha deluso, quindi penso che rientrerà nelle mie prossime letture. spero darai un'opportunità ad odyssea se poi non ti convincerà qusto pirmo libro può essere tranquillamente considerato come autoconclusivo!

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  4. Ma che bella recensione! La trama aveva già acceso la mia curiosità e ora mi è proprio venuta voglia di leggerlo :-)

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    2. ti ringrazio!! l'ho scritta di getto senza neanche alzare gli occhi sul monitor ma fissi sulla tastiera persa nelle mie riflessioni e quando ho alzato gli occhi poi ho messo una mare di tempo a correggere gli errori di battitura!!! :)

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  5. Grazie per la recensione, Lara ^-^ Mi è stata molto utile per capire meglio la struttura di questo romanzo e le atmosfere che devo aspettarmi ;-)

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    1. figurati!!! questa recensione mi è venuta proprio dal cuore!!!

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  6. Ho iniziato Odyssea proprio ieri, ho avuto il tempo di leggere solo una quarantina di pagine ma mi sono ritrovata già catapultata nel pieno della storia. Conoscevo già lo stile dell'autrice grazie a "Cuore Nero" che nonostante qualche piccola svista qua e là è stato un romanzo piacevolissimo, credo proprio che dobbiamo darle fiducia! :)

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  7. effettivamente in Odyssea ti ritrovi immediatamente al centro della vicenda senza neanhce capire come, il fantastico mondo in cui vive si svelerà pagina dopo pagina insieme a tutti suoi personaggi e sopratutto Jacko!!! Cuore nero mi incuriosisce alquanto!!

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