Recensione: Il segreto del libro proibito di Karen Marie Moning

Il segreto del libro proibito (#1)
Karen Marie Moning
Leggereditore
€ 9,90
332 pg

Un libro proibito che viene dal passato. Una libreria, la porta verso un'altra verità. Un libraio misterioso e le sue ombre. Una donna e un destino legato a quello dell'umanità... Quando la sorella viene uccisa, Mac Lane è costretta a mettere in dubbio la sua stessa identità. Con un solo indizio, la ragazza parte per l'Irlanda, decisa a vederci chiaro. Da subito comprende che non si tratta di un semplice omicidio. Chi era realmente sua sorella? E perché ha provato a decifrare l'antichissimo Sinsar Dubh?

Perseguitata da due stalker di tutto rispetto quali Debs e Glinda e grazie a due regali di compleanno dalla stessa Debs mi sono decisa a leggere questa serie piena di stelle su Goodreads! La serie Fever consta di cinque libri, una serie spin-off e altri due volumi successivi quindi si prospetta un lungo viaggio nel mondo nascosto e oscuro delle corti Seelie e Unseelie e soprattutto di Ms Lane e Barrons. Ma cominciamo dal principio. MacKayla Lane, o Mac, come preferisce farsi chiamare è una tipica bellezza del Sud ventiduenne, i suoi unici interessi sembrano essere i vestiti, la musica, il make up, uscire con gli amici, far finta di studiare alla locale università e continuare a portare avanti il lavoretto part time come barista; tutto questo fino al giorno in cui arriva una telefonata che le annuncia la morte della sorella Alina in viaggio studio in Irlanda. Il suo corpo è stato ritrovato martoriato in un vicolo e Mac non riuscirà a darsi pace finchè non deciderà di partire lei stessa alla volta di Dublino per cercare di far luce sul delitto dopo che la polizia lo ha archiviato come caso irrisolto. Una sera in cui le nebbie in cui è avvolta la città le hanno fatto perdere l’orientamento, cercando di svelare il mistero che avvolge la vita irlandese della sorella e il messaggio criptico da lei lasciato prima di morire, si ritroverà di fronte a una libreria Da Barrons: libri e gingilli, dove incontrerà il discutibile proprietario. Da quel giorno la sua vita è destinata a cambiare per sempre, tutto quello che credeva vero si rivelerà falso, un mondo sommerso e crudele inizierà a manifestarsi ai suoi occhi di veggente e l’unica persona a cui sarà costretta ad affidare la sua vita sarà anche quella di cui non potrà mai fidarsi veramente.

Avevo chiuso con Gerico Barrons.

O almeno così pensavo. Ma anche questa si rivelò essere una delle tante cose su cui mi sbagliavo. Di lì a poco, volenti o nolenti, saremmo stati cuciti a doppio filo.

E credetemi, nostro malgrado.

Quando avevo sedici anni ho passato la classica vacanza studio nella città di Dublino, una città che mi ha incantato e un paese l’Irlanda che a distanza di tantissimi anni continuo ad amare, così come tutta la mitologia celtica, è quindi con grande piacere che mi sono tuffata nella lettura di questo libro riscoprendo paesaggi, atmosfere, sentimenti che non ho mai dimenticato. Mi ha fatto immensamente piacere riscoprire i vicoli di Dublino, i suoi pub e le sue passeggiate lungo il fiume, ancora di più farlo con gli occhi di questa ragazza americana che la visita per la prima volta. Mac, o meglio Ms Lane, come Barrons si ostina a chiamarla, si definisce più volte la classica ragazza del Sud. Ogni volta che sento questa espressione mi viene in mente Scarlett O’Hara, bella, frivola, egoista, altezzosa ma capace di lottare con le unghie e i denti, mentire e rubare per proteggere quello che è suo, quello che ama. Allo stesso modo Mac.

Anche se all’inizio la definizione che può venire in mente più frequentemente di associarle è quella di Barbie, in realtà Mac al di là dell’amore per il rosa, i vestiti leziosi e la manicure, mostra di avere una grande determinazione nel decidere di intraprendere da sola il viaggio che la porterà a identificare l’assassino della sorella ma che la porterà anche a scoprire verità insospettabili. Come il fatto che sia lei che sua sorella siano delle veggenti Sidhe capaci di vedere la vera forma degli essere fatati al di là del travestimento che usano per ingannare gli umani, di avvertire la presenza di oggetti legati alle corti e soprattutto percepire l’introvabile libro oscuro Sinsar Dubhe. Sarà proprio questa peculiarità di Mac ad attrarre l’alquanto misterioso e affascinate Gerico Barrons ed a spingerlo a mettere sotto la sua protezione Ms Lane in quanto OPPF detector. Barrons, perché così vuole essere chiamato, è decisamente uno degli uomini più intriganti che mi sia capitato di incontrare negli ultimi tempi e libri. Ad essere sincera era un po’ che non leggevo di un uomo con tutto questo fascino e carisma, mi era capitato di incontrare solo bad boys, e quindi è stata una piacevole sorpresa. Difficile parlare di lui, sempre vestito elegantemente e alla guida di costose auto, in 300 pagine ancora non sono riuscita a farmi una chiara idea sul personaggio. Misterioso, non sembra essere umano, ma neanche appartenere ad una delle due corti. L’alchimia tra i due non è così manifesta come potrebbe sembrare, per una volta tanto i due protagonisti non si saltano addosso e si dichiarano eterno amore dopo appena 20 pagine, bensì il loro rapporto si basa, almeno per un momento, su un reciproco sfruttamento. Mac ha bisogno di un luogo che le assicuri protezione e aiuto per le sue indagini, dato che l’intero popolo fatato pare essere sulle sue tracce. Barrons invece ne ha bisogno per entrare in possesso del maggior numero di oggetti oscuri. Un  rapporto non paritario fatto di scontri e di poca confidenza, di attrazione che si avverte ma che non è ancora palese. Comunque a parte i due personaggi principali, non ci sono altri personaggi che vengano approfonditi o attirino l’attenzione a parte un principe della corte Seelie V’lane che nelle sue due uniche apparizioni metterà in non poca difficoltà, o meglio in piacevole difficoltà, la nostra protagonista.

Quindi Il segreto del libro proibito, decisamente il titolo è troppo lungo per essere ricordato e la copertina troppo brutta per essere degna di attenzione, è un primo libro che introduce nella vicenda lasciando tanti punti di domanda e tanti dubbi irrisolti, soprattutto legati all’aitante Barrons.

Per quanto riguarda Mac invece prendiamo atto dell’inizio della trasformazione di questa ragazzina in donna, un personaggio che a tatti ricorda l’ironica Buffy unita alla frivola Scarlett, ma che decisamente sarà capace di stupire.

E lottai per la giovane donna ventiduenne arrivata a Dublino dannatamente sicura di sé, che ora non aveva più la minima idea di dive venisse e dove stesse andando e che si era appena spezzata la terza unghia dallo smalto color Iceberry pink

Voto: un viaggio a Dublino in compagnia di una veggente d'eccezione e un affascinante librario