Recensione: Limbus di Luana semprini

Limbus
Luana semprini
Libro/Mania
€ 1,99
234 pg

E se avessimo davvero una seconda possibilità?

Cinque giovani si ritrovano sospesi in una dimensione parallela, prigionieri del gioco crudele di un’oscura creatura che si fa chiamare il Millantatore. Perché l’enigmatico personaggio li ha riuniti e chiede proprio a loro di combattere il suo acerrimo nemico? Possono davvero fidarsi di lui? Per scoprirlo, i cinque protagonisti dovranno intraprendere un viaggio allucinante nel proprio passato e leggere in un’altra luce le vicende che li hanno portati fin là; un viaggio che metterà a dura prova anche la fiducia reciproca. Tra vertiginose sequenze di prospettive e trame sapientemente intrecciate, la giovanissima Luana Semprini conduce i lettori in uno scenario inquietante, sempre in bilico tra il mondo reale e un aldilà mai esplorato

Cinque ragazzi la cui vita sembra finita e non vedono più una via d’uscita.

La disperazione e poi più nulla.

Al loro risveglio un personaggio ambiguo li confina in una casa con una sola possibilità d’uscita. Chi di loro saprà coglierla?

Oggi vi voglio parlare dell’ultimo lavoro di un’autrice e amica che seguo da un po’ di tempo Luana Semprini. Luana si distingue per la sua varietà di pubblicazioni che ricoprono diversi generi, anche se una componente fantasy è sempre presente così come quella romance.  Sono molto onorata di essere stata citata nei ringraziamenti e soprattutto di aver avuto l’opportunita di leggere il romanzo in super anteprima quindi è stato con piacere che l’ho ripreso in mano e ritrovato tutte le emozioni provate durante la prima lettura! Questo suo ultimo libro è un lavoro molto psicologico che sfiora il thriller anche se non dimentica di dare spazio ai sentimenti, che siano quelli di amicizia o amore ma anche di empatia e fratellanza.

Per quanto riguarda la storia avete presente Dieci piccoli indiani di Agatha Christie? Quel senso di claustrofobia che pervade la storia in cui i personaggi sono abbandonati su un’isola senza possibilità di andarsene? Il senso di sottrazione che li vede decimarsi sulle rime di una filastrocca? Tutti colpevoli ma nessuno che ne sia consapevole o comunque accetti tale colpevolezza?

Ecco se avete amato questo eccezionale classico del genere giallo allora Limbus vi farà buona compagnia. In questo caso abbiamo cinque ragazzi, morti in circostanze drammatiche, che cercano una seconda possibilità di vivere e magari di porre rimedio agli errori che li hanno condotti fin lì. Ma purtroppo tra loro si nasconde un assassino, qualcuno che forse non è tanto pentito di ciò che ha fatto e desidera solo egoisticamente tornare indietro e completare quello che ha cominciato.

Quanto potevano valere, ora, tutte queste sciocchezze?

Troppo, tanto, più dell’oro. Misere parti di me, alle quali non avevo mai dato peso, che non sarebbero più tornate.

Ero morta per errore, e ora avrei vissuto nel terrore.

Un'italiana, Giada, anche io narrante della storia, un americano, Joseph, un’indiana, Asha, un arabo, Asif e un francese Joseph. Ognuno di loro è preda dei suoi incubi, delle vicende che li ha condotti ad essere rinchiusi in questa casa che ricorda un incrocio tra un vecchio film dell’orrore, la casa stregata e quella degli specchi di un parco divertimenti. Potranno trovare la salvezza solo guardando dentro se stessi e accettando il loro passato e il futuro che da questo scaturirà. Il finale riserverà una sorpresa che mi ha lasciato stupita e meravigliata, perché la vita riserva sempre sorprese ancora più meravigliose quando non si aspettano.

Suspense e un brivido di terrore in un libro che si divora in poche ore e ti lascia con la speranza che per tutti possa esistere una seconda opportunità!

Voto: per chi crede nelle seconde opportunità