Stryx. il marchio della Strega
Connie Furnari
Edizioni della Sera
€ 12,00
292 pg
Dopo aver vissuto in Inghilterra, Sarah, una potente strega, torna a Salem decisa a ricominciare una nuova vita senza la magia. Inaspettatamente, giunge la sorella minore, Susan, strega intrigante e perversa che ha scelto di passare al lato oscuro per la sete di potere, determinata a sconvolgere l'esistenza di Sarah e degli ignari studenti del liceo di Salem. La vita scolastica si rivela fin da subito molto più dura del previsto. L'unico apparentemente interessato a conoscerla è un giovane dai grandi occhi grigioazzurro, Scott, il solo ad essere in grado di risvegliare in lei antichi sentimenti che credeva ormai essere assopiti. Ma Salem ben presto comincerà ad essere sconvolta da numerosi delitti inspiegabili, il cui unico filo conduttore sarà un marchio a forma di "S" posto sulle vittime. Le strade della cittadina diventano pericolose trappole mortali, e a Sarah non resterà altro che affrontare il suo oscuro passato per poter salvare le altre giovani streghe e se stessa.
Dopo
una lontananza durata 300 anni Sarah torna finalmente a Salem, cittadina che
l’ha vista messa alla gogna e bruciata sul rogo come strega, adesso la ragazza
vuole vivere la sua vita come una normale adolescente, andare a scuola, fare
amicizie, innamorarsi, nonostante la sua nuova casa sia piena di filtri, erbe, scope
di saggine, un calderone che riposa in soffitta e un gatto nero che sonnecchia
sulla poltrona. A metterle i bastoni tra le ruote ci penserà la sua sorellina
sexy e impertinente e un uomo in abiti scuri che scivola come un’ombra per le
strade della cittadina. La sua vita diventa decisamente complicata all’apparire
inoltre dei cacciatori e di un ragazzo praticamente identico ad un amore
perduto. Può una strega centenaria essere una normale adolescente? Una cosa è
certa, la normalità è sopravvalutata!
Più
volte mi è capitato di incrociare questo libro sul mio cammino di blogger e da
tempo mi ero ripromessa di leggerlo, poi Connie gentilmente me ne ha fornita
una copia quindi ecco che ho colto la palla al balzo. Il libro è decisamente un
YA autoconclusivo, anche se non si può escludere una sua eventuale
continuazione in futuro, soprattutto mi piacerebbe conoscere qualcosa di più su
Susan, la sorellina della protagonista, che sembra una streghetta decisamente
interessante. Per quanto riguarda la storia diciamo che non riserva molte sorprese,
quindi per un lettore di YA può sembrare un libro come ne ha già letti tanti,
però a me è piaciuto e anche molto. Perché? Innanzitutto per l’iconografia
delle streghe.
Ragazze con il tatuaggio della lettera S sulla spalla, un gatto
nero o un corvo come famiglio, filtri, pozioni, calderoni, Connie non inventa
niente ma riscopre la figura della strega così come è stata concepita e viene
tramandata dalle credenza popolari, anche con la caratteristica di essere la
progenie del male. Nonostante ciò Sarah,
e in fin dei conti anche Susan, non cedono alla malvagità, non sono l’emblema
del male e dell’oscurità ma vivono secondo le loro regole morali, secondo la loro
indole che quindi non è necessariamente malvagia, così come le altre streghe.
Quelli che in questo caso invece si comportano da malvagi sono i cacciatori,
che si ergono a giudici e carnefici senza però soffermarsi a pensare se abbiano
veramente le credenziali per esserlo.
Quello che più ho amato di questo libro è il rapporto tra le due sorelle, più
diverse tra loro non potrebbero essere, i loro ideali, i loro comportamenti,
l’uso della magia si discostano procedendo ìn due direzioni completamente
opposte, però ognuna c’è per l’altra, per proteggerla, amarla, curarla e perchè
no, dormire insieme la notte quando l’oscurità fa paura e condividere l’armadio
per un appuntamento galante. Quello che invece mi ha lasciato un pò perplessa è
il finale, si può perdonare e dimenticare così facilmente le azioni e le parole
di una persona solo perchè questa ha
avuto un passato e un’infanzia difficile, solo perchè ha subito dei traumi! Insomma
ho amato che Marco e Susan se ne andassero via a braccetto, anzi un domani mi
piacerebbe leggere qualcosa su di loro, quindi Connie facci un pensierino, ma
questo finale così velocemente buonista mi ha lasciato un po’ titubante, non
credo che per me sarebbe stato così facile perdonare. Comunque come dicevo il
libro mi è piaciuto e pure tanto anche grazie allo stile di scrittura
scorrevole e lineare che mi ha permesso di procedere velocemente e senza intoppi.
Un libro consigliato a chi ama le streghe e l’amore che trascende i secoli e
soprattutto ha amato da morire, come la sottoscritta, Charmed!!
Il liceo, anche per una strega, era troppo ingiusto da sopportare.
Voto: per chi delle streghe non ne ha mai abbastanza!!!
Una delle sicure prossime letture che attende anche me da lungo tempo....ADORO le streghe!
RispondiEliminase adori le streghe allora non ti pentirai di questa lettura!!!
EliminaIo non l'ho letto perchè leggere in ebook è un trauma ma ora - dopo l'intervista e la tua recensione - mi ispira abbastanza. Vedró di leggerlo non appena potró. :3
RispondiEliminaAw, che bella recensione. Quelle scritte così sono quelle che piacciono a me. ^_^
ti ringrazio!!! io con gli ebook sono venuta a patti per leggere i libri mandati dagli autori ma il mio grande amore sono i cartacei, non potrei vivere senza!!!
Eliminaè un libro leggero, veloce e carino vedrai!
Sembra carino. Anch'io, come Veronica, ho problemi in sospeso con gli ebook :P
RispondiEliminagli ebook croce e delizia di tutti noi poveri lettori, ma il cartaceo non si batte, assolutamente!
Eliminaio non ne ho mai abbastanza delle streghe e della magia..lo leggerò sembra carino
RispondiEliminapenso che ti piacerà allora!!!
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