domenica 31 agosto 2014

Recensione: Io non sono Mara Dyer di Michelle Hodkin


Io non sono Mara Dyer (#2)
Michelle Hodkin
Mondadori Chrysalide
€ 17,00
460 pg

Mara Dyer sa di aver commesso un omicidio. Jude voleva farle del male, e lei si è difesa, grazie al terribile potere che le permette di uccidere con la forza del pensiero. Ma ora Jude è tornato, e nessuno le crede anche se giura di averlo visto con i suoi occhi. Quel ragazzo dovrebbe essere morto, e Mara rischia di finire i suoi giorni nell'ospedale psichiatrico in cui è tenuta in osservazione con una diagnosi di probabile schizofrenia. L'unica possibilità di salvezza è assecondare i medici e fingere di avere avuto un'allucinazione. Così la sera è libera di tornare a casa e vedere Noah, l'unico che ancora crede in lei e cerca di aiutarla a fare luce sui misteri che circondano la sua vita, proteggendola da Jude. Ma i fatti inquietanti si moltiplicano, e Mara rischia di impazzire sul serio: qualcuno entra in camera sua la notte e la fotografa mentre dorme, e un giorno le fa trovare una bambola appartenuta alla nonna, che soffriva dei suoi stessi disturbi. Mara, esasperata, cerca di bruciarla, ma nel fuoco rinviene un talismano complementare a quello in possesso di Noah...


Avevamo lasciato Mara in preda al delirio quando, decisa a confessare il suo segreto, alla stazione di polizia incrocia Jude, il suo ex fidanzato che a rigor di logica dovrebbe essere morto. Ciò le varrà un biglietto di solo andata per una bella serie di sedute di gruppo presso un centro specializzato, l’Horizons, dove la dottoressa che lo gestisce non vede l’ora di annoverare la ragazza tra i suoi ospiti permanenti. Ma al fianco di Mara c’è sempre Noah pronto a fare di tutto per proteggerla, anche dal suo stesso amore. Ma se le allucinazioni e i presagi di Mara non fossero creati dalla sua mente ma reali? E se l’amore che prova per Noah fosse capace di portare entrambi alla distruzione?

Sono due ore che cerco di scrivere la recensione di questo secondo capitolo della storia di Mara Dyer e dell’affascinate e sexy Noah Shaw (ebbene si mi sono presa una cotta colossale per Noah), però non riesco ancora a centrare il punto della storia che ho letto.
Questo libro è certamente un libro di transizione, quindi come tale risolve qualche piccolo, anzi piccolissimo dubbio, ma ne introduce una quantità abnorme in sostituzione. Ormai sappiamo per certo che le doti di Mara non sono solo frutto della sua mente afflitta da un disturbo da stress post traumatico, come siamo certi che anche Noah in qualche modo è dotato delle stesse peculiarità. I due ragazzi quindi in questo episodio vanno alla ricerca dell’origine di tali doti e sembrano averne individuata una componente ereditaria, genetica, cosa supportata ancora di più per noi lettori dai vari salti nel passato che il libro compie nel seguire i passi di una bambina nella lontana India. Inoltre Mara frequentando l’istituto inizia a comprendere che c’è qualcosa di più che la lega agli altri pazienti, oltre ad un evidente squilibrio mentale. Continuo però ad avere la stessa identica domanda stampata in mente, che mi porto dietro dal primo libro: l’autrice dove vuole andare a parare? E soprattutto di quello che succede quanto è vero e quanto invece è solo frutto della mente di Mara? E continuo a domandarmi chi sia veramente Mara Dyer! Questo secondo capitolo ha come titolo Io non sono Mara Dyer eppure mai come in questo caso mi sembra che la protagonista lo sia veramente.
Inoltre cosa si nasconde dietro quell’aura di perfezione che avvolge i genitori della ragazza e i suoi fratelli, a tratti troppo perfetti per essere reali. Ed ancora, se Mara è così ci sono buone probabilità che anche i fratelli nascondono una dote che li contraddistingue, ed a tratti sembra di coglierne dei barlumi,  ciò nonostante sembra che solo lei ne subisca le conseguenze. I suoi rapporti familiari sono un tassello fondamentale della sua esistenza eppure più che aiutarla sembra che contribuiscano a portarla verso l’autodistruzione. La relazione con Noah invece si fa ogni istante più profonda, i due ragazzi quasi vivono in simbiosi, come dare a torto a quella benedetta ragazza, tanto che non riesce più a fare a meno di Noah anche quando si rende conto che la loro vicinanza per lui è altamente distruttiva. Il loro amore, intenso ma cauto, sensuale più che passionale, è forse il motore fondamentale dell’intera vicenda e l’unico punto fermo che impedisce a Mara di crollare definitivamente. A questo punto per riuscire a inquadrare finalmente questa storia, per cui faccio i complimenti all’autrice per l’originalità ma soprattutto l’intensità con cui coinvolge ed avvince il lettore, non resta che leggere l’ultimo capitolo  in cui spero che finalmente un po’ di luce riesca a dissipare le ombre e soprattutto risolva quel cliffangher finale a cui mi rifiuto categoricamente di credere! 

Voto: psicologico, misterioso, adrenalico

9 commenti:

  1. Per me questa è una serie che non può avere tempi così lunghi di pubblicazione.
    Sono certa che se avessi letto Io Non Sono Mara Dyer non dopo un anno dal primo titolo, ma dopo pochi mesi, l'avrei apprezzato molto di più, invece me lo sono rovinato. E' una serie a sfondo giallo, la suspense ne risente, almeno la mia T_T
    E il terzo??? Quando uscirà?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La penso come te! Comunque il terzo libro in America dovrebbe uscire il 4 novembre di quest'anno, quindi da noi chissà forse in primavera..

      Elimina
    2. Speriamo lo traducano in fretta, anche se ormai dovremmo sperare che traducano e basta le serie in corso :P

      Elimina
    3. io li ho letti a poca distanza però capisco quello che vuoi dire, anche così il pathos si perde! è un thriller, un mistero che si infittisce sempre più, uno di quei libri di cui non riesci a ipotizzare il finale! Speriamo veramente che la mondadori lo traduca celermente, non oso nemmeno immaginare un'interruzione! sono satura anche io di tutte queste serie!

      Elimina
    4. Anche io la penso come voi, mi è piaciuto molto questo secondo libro ma li pubblicano a troppa distanza l'uno dall'altro... Speriamo davvero non ci facciano aspettare un'eternità per il terzo visto come si è concluso quest'ultimo...

      Elimina
    5. ormai le serie inizio a credere di doverle leggere solo dopo l'uscita di tutti i volumi, l'attesa mi uccide!!!

      Elimina
    6. A me l'attesa all'inizio uccide, poi quando esce il libro... non ho quasi più voglia di leggerlo °___°
      Questo mi capita spessissimo quando passa un anno tra una pubblicazione e l'altra.

      Elimina
  2. Voglio troppo il seguito *-* anche io ho una cotta per Noah e avevo adorato il libro! Concordo, quante domande!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. devono pubblicare il seguito, devono farmi sapere cosa è successo a Noah!! so già che all'uscita americana me lo spoilerò di brutto! =)

      Elimina