mercoledì 20 agosto 2014

Selfpublishing Made in Italy: Il cantastorie di Leonardo Cerioli

Oggi vi segnalo il libro di un'autore giunto nel mio piccolo angolo tra le stelle grazie a Liliana Marchesi con un libro molto diverso dal genere che solitamente prediligo, anche se l'inserimento di elementi mitologici mi intriga molto, potrebbe risultare un interessante novità

Il cantastorie
Leonardo Cerioli
€ 1,99 - 204 pg

A Bakersville, in California, il 27 dicembre 2017 una famiglia sta per festeggiare il compleanno del figlio più piccolo. Il regalo voluto dalla mamma e dal papà è inusuale: un cantastorie, un uomo che con la sua presenza allieterà la festa. 
Ma la sua chiamata si tramuterà in un incubo. Perché l’attività di cantastorie è solo una copertura. In realtà l’uomo è in cerca. Ha già rapito tredici fanciulli negli ultimi mesi, e ne manca ancora uno. 
L’uomo ha un compito preciso da svolgere. Deve completare il pasto della bestia, il Minotauro, una creatura che nell’antichità non è mai stata sconfitta da Teseo, ma solo assopita da un incantesimo dannato. 
La leggenda narra che la belva, ad ogni risveglio, si deve cibare delle anime di sette fanciulli e sette fanciulle. Continuerà a farlo fintanto che si sazierà di un’anima straordinaria, che la vincerà senza ricorrere all’inganno come invece aveva fatto Teseo. 
Da allora ogni cinquecento anni la bestia si risveglia e per tre volte, con cadenza novennale, si mette in cerca del cibo. Lo annusa nell’aria, lo percepisce con l’istinto. 
Ma il medesimo incantesimo, ogni cinquecento anni, ricerca altresì colui che avrà l’ingrato compito di accudire la bestia per il suo riposo. 
Il mostro è custodito nel luogo in cui negli ultimi cinquecento anni è stata nascosto: nelle viscere della Valle della Morte, fra lo Stato della California e del Nevada. Miriadi di cunicoli naturali divengono la sua tana, in uno degli anfratti più isolati del mondo. 
Il primo dei tre risvegli è avvenuto con lo scoccare del nuovo millennio, all’ora zero zero dell’anno 2000. 
Il secondo all’ora zero zero dell’anno 2009. 
E ora mancano solo quattro giorni al terzo e ultimo risveglio, prima di un nuovo lungo letargo. 
Quattordici ragazzi verranno trascinati in un incubo, gettati in un labirinto dove loro saranno prede di un gioco di cui solo vagamente ne intuiscono i contorni. Né sanno che quei confini sono solo una parte di un disegno malefico più ampio. E così, nell’intercalare degli eventi, ognuno di loro fronteggerà le più intime paure, le stesse per le quali sono stati scelti per comporre il pasto della bestia. E capiranno, forse, che l’amore è in grado di vincerle. 

Qualcuno di voi ha già avuto modo di leggerlo?

4 commenti:

  1. Questo libro sembra molto interessante: mitologia e paure umane creano un perfetto mix tra fantasia e realtà. Ma quali sono le paure che compongono il pasto della bestia? Forse c'è una speranza per i fanciulli catturati? Mi piacerebbe leggere questo romanzo:)

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    1. è molto interessante come storia! credo che un pensierino ce lo farò!!!

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    2. Le paure che la Bestia percepisce annusando l’aria sono quelle di ognuno di noi. L’insoddisfazione di sé, il timore dei propri passi, l’arroganza che cela insicurezza, il coraggio che non pensavi di avere, la fragilità del tuo vissuto. Ognuno dei ragazzi, rinchiuso nel labirinto, si trova costretto a fronteggiarle. E la Bestia, da millenni, percepisce l’intensità di queste emozioni, si ciba di esse e dei corpi che le racchiudono. Per vincere la Bestia, tu ingenuo fanciullo che sei soggiogato in una prigione di roccia, devi prima vincere dentro di te.

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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