Seija. Millennio di fuoco (#1)
Cecilia Randall
Mondadori
€ 9,90
415 pg
Baviera 1999 d.C. Mille anni sono trascorsi da quando il demoniaco popolo vaivar è apparso in Europa, muovendo dalle lande desolate oltre il Volga per reclamare il possesso delle terre abitate dagli umani e cambiare la Storia per sempre. Da allora una guerra infinita strazia il continente ormai condannato a un eterno medioevo, in cui i regni nati dalle ceneri dell'antico Sacro Impero sopravvivono a fatica tra alleanze precarie, rovesciamenti di fronte ed epidemie. I vaivar avanzano con armate di creature innaturali e spaventose, i manvar: la loro marcia procede inesorabile e sono giunti ormai nel cuore della Baviera. Ed è qui che troviamo Seija, giovane coraggiosa e tenace, l'erede di un'antica stirpe di guerrieri pagani, cacciati dalle terre di Kaleva proprio in seguito all'invasione dei vaivar. Adesso il suo popolo, decimato e nomade, sopravvive offrendo ai cristiani la propria abilità militare in cambio di cibo e di un luogo sicuro in cui piantare le tende. Seija è pronta alla lotta contro l'esercito vaivar comandato dal più grande nemico degli umani: Raivo, il Traditore dalla Mano Insanguinata, stratega temibile, condottiero spietato e unico uomo a essersi venduto anima e corpo ad Ananta, l'immortale regina dei vaivar, per farsi trasformare in un demone plurisecolare e sterminare quella che una volta era la sua specie. Ma quando Seija è costretta ad affrontare il Traditore nel pieno della battaglia, il fantasma di un antico segreto cambia per sempre il suo destino.
Cosa succederebbe se ad un certo punto della storia gli uomini avessero subito un’invasione da parte di un’orda di demoni e fossero stati obbligati a combatterli per non soccombere? E se tale battaglia durasse da quasi mille anni allora il mondo come oggi noi lo conosciamo avrebbe potuto esistere? Decisamente no, dato che la lotta per la sopravvivenza avrebbe assorbito le energie di quegli uomini il cui ingegno ha permesso alla società di progredire fino ad oggi, forse qualcuno di loro sarebbe anche finito in pasto ai demoni o trasformato in uno di essi per combattere la sua stessa specie. Alla soglia del terzo millennio la battaglia è ancora feroce e gli uomini devono trovare una strategia che li permetta di fare fronte comune contro l’orda demoniaca che rischia di sommergerli. In questo scenario quasi apocalittico, in cui il mondo sembra si sia fermato al medioevo, Seija, una donna guerriera di una tribù nomade, si scontra sul campo di battaglia con il generale più potente e spietato dei demoni, che in una vita passata fu un uomo. Forse il loro incontro è voluto da un perverso fato che ha deciso di cambiare le carte in tavola e designare un nuovo futuro per l’umanità nel nuovo millennio.
Avevo puntato da un bel po’ questo libro, fin da quando era apparso sugli scaffali, complice anche la favolosa cover ma poi per un motivo o un altro è finito nel dimenticatoio. Durante queste feste di Natale è rispuntato fuori sotto forma di regalo ed ho deciso di dargli una possibilità. Devo ammettere che ho avuto un po’ di difficoltà a portarlo a termine, non perché la storia non fosse interessante o i personaggi troppo statici, ma forse a causa delle molte descrizioni di battaglie e combattimenti che hanno rallentato il testo, mentre invece la mia anima romantica anelava all’incontro dei due protagonisti, Seija e Raivo, anche se in questo primo volume il loro rapporto non si può per niente definire di quel genere. Trascurando però questa piccola pecca, che poi è dovuta strettamente ad un mio gusto personale, il libro si rivela decisamente una buona lettura e l’idea di base a dir poco geniale. Ci troviamo di fronte ad un fantasy che rispecchia tutti i requisiti del genere classico ma con l’innovazione di averlo ambientato ai giorni nostri ed averlo inserito in modo preciso e ben delineato all’interno della storia dell’umanità. Ma quello che decisamente permette di amare il libro sono i personaggi, a partire dai due protagonisti: Seija è una donna che di certo non rimane nelle sue stanze al sicuro in attesa di essere salvata dagli uomini, fa parte di un popolo guerriero, in cui le donne sono ammesse al fronte, anche se combattano e uccidono la loro femminilità non viene mortificata, il loro stato di donne non viene dimenticato ma elevato allo stesso grado di quello di un uomo, il rapporto è paritario ed in virtù di ciò i rapporti sono molto più liberali e meno formali rispetto a quelli che ci si aspetterebbe in una società ferma all’epoca feudale. Seija, durante un feroce combattimento, si ritrova suo malgrado a mettere al tappetto lo spietato generale dei demoni, conosciuto come la Mano Insanguinata e da quel momento diventa l’eroina della sua gente e di tutti gli esseri umani. Lei è una guerriera, un’eroina, la sorella del capo tribù e sua vice, ma non riesce mai a essere pienamente se stessa. In tutto il libro la ritroviamo come ingabbiata nei ruoli che altri scelgono per lei, per desiderio di proteggerla e di esibirla, viene allontanata dai campi di battaglia per poi farvi ritorno di sua spontanea volontà, su di sè sente il peso della sua posizione e delle scoperte che il viaggio intrapreso, in compagnia di una piccola veggente, la porterà a fare. Seija non è mai veramente libera e nonostante ciò non si lamenta, abbraccia il suo ruolo con sacrifico, coraggio e devozione, fino alla fine quando, per il bene del suo popolo, è costretta a prendere la decisione più dura in assoluto e che la porterà a rinunciare a tutto ciò che per lei è importante. Ad una donna così coraggiosa e forte, determinata e testarda, fa da contro canto Raivo. Un uomo che per la vendetta ha rinunciato alla sua stessa umanità, si è dato in pasto ai suoi nemici per divenirne il condottiero e rivoltarsi contro quegli uomini che fino a poco tempo prima proteggeva. Eppure, nella sua brama dì sete e di sangue, è ancora possibile individuare il suo comportamento da umano, alcuni sprazzi, alcuni atteggiamenti nella gestione delle sue truppe e delle sue battaglie rivelano di lui più di quanto egli stesso creda e gli altri percepiscano. Raivo è un uomo che ha compiuto una scelta sbagliata nel momento più drammatico della sua esistenza e da allora ne sconta il prezzo. Peccato che l’interazione tra i due in questo libro siano state molto poche, li seguiamo in modo distinto ed impariamo ad amarli e conoscerli ma quale sarà il loro futuro, il destino che li accomunerà, quello è difficile da prevedere. Il pregio quindi di questa storia è proprio l’imprevedibilità del suo sviluppo. Lo stile di Cecilia e l’alternarsi dei vari POV rendono la lettura agevole e permettono di seguire perfettamente tutta la vicenda e di conoscere, non solo i personaggi principali, ma anche tutto il carosello di altri personaggi, e sono tanti, che li affiancano, e più di una volta vi assicuro vi ritroverete a parteggiare per i cattivi. Una bella lettura per chi ama il fantasy classico ed alla ricerca non della tradizionale storia d’amore tra la bella e il bad boy.
Voto: un fantasy che di classico ha solo l'apparenza
Questo libro l'ho trovato bellissimo, e il seguito mi è piaciuto ancora di più! *-*
RispondiEliminaio non vedo l'ora di leggere il seguito e scoprire se seija e raivo potranno stare insieme!
EliminaMi ispira davvero tanto!*--*
RispondiEliminaè una bella storia, originale e intrigante!
EliminaUna bella recensione :) Ho amato questa duologia, Seija e Raivo sono dei personaggi disegnati magnificamente, e il seguito è anche meglio, credimi! Per quanto riguarda le scene di combattimenti e le battaglie a me di solito risultano noiosi e difficili da seguire, mentre qui mi sono piaciuti moltissimo ^^
RispondiEliminacredo che per ogni libro ci sia un tempo, forse in questo periodo non sono tanto portata per le scene di battaglie eprò oggettivamente mi è piaciuto molto!
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