Nonostante i buoni propositi per quest'anno 2015 dal mio ultimo post sono passati diversi giorni, un po' di problemi ed una lettura che va a rilento non mi permettono di essere molto presente, comunque eccomi qui per una serie di post con le prime uscite di questo nuovo anno. Cominciamo con i libri della Giunti!
Dal 02 Gennaio
Le sette sorelle
Lucinda Riley
Giunti
€ 9,90 - 576 pg
Dal 02 Gennaio
Il mio corpo non mi appartiene
Amina Sboui
Giunti
€ 12,00 - 192 pg
La foto di Amina a seno nudo ha fatto il giro del mondo. Una ragazza tunisina di appena 18 anni si mostra così, con un messaggio tatuato sul corpo: “Il mio corpo mi appartiene”.
È il 1 marzo 2013 e Amina, mettendo la sua immagine in rete, si fa portavoce del pensiero della sua generazione, dei giovani che come lei hanno partecipato attivamente alla Primavera araba: più libertà in un paese ormai in mano agli integralisti islamici.
Questo gesto le costa quasi la vita: prima viene segregata dai suoi stessi genitori, scandalizzati e timorosi che le conseguenze di un atto così eclatante si ripercuotano su tutta la famiglia; poi, dopo l’adesione al movimento delle Femen, finisce in prigione. Anche da dietro le sbarre Amina continua a battersi, in difesa delle detenute, sistematicamente percosse e angariate, e per la libertà di espressione. Ma una volta scarcerata, proprio in ragione della notorietà che la sua figura ha acquisito nel mondo, Amina non è ancora libera. Deve lasciare il suo paese, in Tunisia non le permetteranno di studiare e la famiglia teme ritorsioni.
Così si rifugia a Parigi e da lì decide finalmente di raccontare la sua storia, la storia di una ragazza divenuta simbolo della protesta contro ogni forma di dittatura militare o religiosa, e anche di un sogno infranto, quello di chi, come lei, ha sperato che la Primavera araba portasse la vera democrazia.
Dal 02 Gennaio
Tracce di memoria
Peter Lantos
Giunti
€ 14,90 - 288+16 pg
Peter Lantos è ancora un bambino quando, insieme alla sua famiglia, viene prelevato dalla casa di Makó, in Ungheria, e rinchiuso prima nel ghetto della città e poi costretto a un lungo viaggio che lo condurrà al lager tedesco. Saranno gli americani a trarre Peter in salvo, ma lo stalinismo sovietico costringerà il ragazzo ad affrontare nuovamente gli stenti di una vita senza la piena libertà.
Fuggito a Londra e divenuto adulto, Peter ripercorre le tappe del suo viaggio. Dopo anni trascorsi a studiare la mente umana come neurologo, non accetta che il ricordo di quei giorni sia per lui così confuso. Ma la ricostruzione è molto difficile: i testimoni stanno morendo, i luoghi hanno cambiato geografia e aspetto.
Aggrappandosi a ogni indizio e risalendo alle origini di ogni traccia di passato, Peter ricompone i ricordi. Questo è per lui il modo di tenere viva la memoria del suo viaggio, e di restituirla a tutti noi.
Dal 28 Gennaio
Via Ripetta 155
Clara Sereni
Giunti
€ 14,00 - 208 pg
Via Ripetta: una delle strade più centrali di Roma, in quello che è una sorta di triangolo d'oro fra piazza del Popolo, piazza Navona e il Pantheon. Tutto chiaro? No, perché il 155 si trova nel piccolo tratto dopo l'Ara Pacis che tutti pensano appartenga già a via della Scrofa: bisogna spiegarlo bene perfino a chi guida il taxi, se è proprio lì che si vuole andare.
Un tratto fuori fuoco nello stradario, e quella che si racconta qui è la storia fuori fuoco degli anni fra il ’68 e il ’77, cominciati all'insegna dell'utopia libertaria – compresa l'idea che per la libertà valesse la pena di stare a pancia vuota e di vivere alla meglio in case che cadevano a pezzi – e sfociati nel terrorismo prima, e poi nel riflusso del disimpegno, dei manager rampanti. Per i non rassegnati, restava solo il tentativo di portare dentro i gruppi amicali, e qualche volta dentro una famiglia che si pensava "nuova", la gran massa di elaborazione ideale che via via si era andata producendo.
Una storia vista con lo sguardo sghembo di chi ha vissuto da vicino molte cose senza mai esserne del tutto al centro, e dunque con la possibilità di testimoniare – dolorosamente – una memoria non ingabbiata. Ricordi in prima persona di anni raccontati fin qui poco: perché il terrorismo non fu – come molti ritengono – la conclusione logica di quanto il Sessantotto aveva seminato, ma fu invece la sanzione drammatica della sconfitta di molte speranze, un lutto pungente per chi aveva creduto e si era speso per farle germinare.
Titoli molto diversi tra loro, storie forti e che possono colpire,
quale di queste ha lasciato in voi un segno?
L'unico che è nella mia WL è il libro di Chiara Sereni!Non vedo l'ora di leggerlo!
RispondiEliminaho visto che ha riscosso molto successo questo libro, però non è tanto nelle mie corde!
EliminaIl libro di Clara Sereni mi ispira molto!
RispondiEliminaa me invece ispira molto il primo!
Elimina"Sette sorelle" mi ispira molto! ^___^
RispondiEliminaMagari aspetterò un paio di recensioni, per accertarmi che non si tratti di un puro sentimentale e abbia anche elementi interessanti, e poi deciderò per la wish-list! ;D
anche a me ispira moltissimo! l'uso dei nomi delle costellazioni, il numero sette, questa storia di ragazze provenienti da diversi paese e culture, sono molto curiosa!
EliminaInteressante "Via Ripetta 155": mi incuriosisce molto l'analisi dell'autrice di un periodo molto dibattuto.
RispondiEliminaha riscosso molti consensi questo libro, purtroppo a me non ha colpito, ad essere onesti!
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