lunedì 10 dicembre 2012

Recensione: Starcrossed di Josephine Angelini


Starcrossed
Josephine Angelini
Giunti Y
€ 16,50
464 pg


Helen, timida adolescente di Nantucket, sta quasi per uccidere il ragazzo più attraente dell'isola, Lucas Delos, davanti a tutta la sua classe. L'episodio si rivela essere qualcosa di più di un mero incidente. Helen teme per la sua salute mentale: ha iniziato ad avere incubi di notte e allucinazioni di giorno. Ogni volta che vede Lucas le appaiono tre donne che piangono lacrime di sangue. Il tentato omicidio porta Helen a scoprire che lei e Lucas non stanno facendo altro che interpretare i ruoli di un'antica tragedia d'amore. Le apparizioni femminili rappresentano infatti le Erinni. Helen, come l'omonima Elena di Troia, è destinata a dare inizio alla guerra a causa della sua relazione con Lucas. I due scoprono sulla loro pelle che i miti non sono leggende. Ma è giusto o sbagliato stare con il ragazzo che si ama se questo significa mettere in pericolo il resto del mondo? Come si sconfigge il destino?

Helen Hamilton ha 16 anni, è giovane, bionda, alta, incredibilmente forte e veloce e per questo non può passare inosservata nella piccola isola di Nantucket dello stato del Massachusetts dove vive con il padre Jerry. Nonostante ciò lei ci prova, cammina con la testa bassa, cerca di non eccellere durante le lezione né durante la corsa e quando involontariamente attira l’attenzione è afflitta da tremendi crampi. Scoprirà il motivo dei suoi doni e il segreto della sua nascita quando la famiglia Delos, composta da cinque cugini, Hector, Lucas, Jason, Ariadne e Cassandra si stabilirà sull’isola all’inizio del nuovo anno scolastico. Helen è una Discendente, erede di quegli eroi, figli degli dei, che solcavano la terra ai tempi della guerra di Troia. In particolare fa parte di una delle quattro case in cui sono suddivisi i Discendenti, una casa rivale a quella dei Delos, discendenti del dio Apollo e facenti parti della casa di Tebe, e per questo motivo i loro incontri si trasformano in scontri in cui l’uno vuole la vita dell’altra, non importa se lo scontro avviene in un corridoio della scuola o del supermercato. Soprattutto verso Lucas l’odio di Helen è forte, alimentato dalla visione delle Furie che urlano e chiedano il sangue di uno dei due. L’odio reciproco cessa nel momento in cui Helen e Lucas, durante l’ennesimo scontro si salvano la vita a vicenda. Da quel momento un nuovo sentimento inizia a crescere tra i due mentre i Delos proteggono Helen dalla loro stessa famiglia e le insegnano a controllare e conoscere i suoi poteri. Così la ragazza scopre non solo di essere incredibilmente forte e veloce, ma anche di saper volare e lanciare fulmini. Perdi più scoprono la sua invulnerabilità, Helen infatti possiede il cinto di Afrodite, capace di renderla immune a qualsiasi arma e di sedurre qualsiasi uomo. Ma l’unico uomo che Helen vuole è Lucas ma lui la sfugge. Perché il loro amore potrebbe scatenare una guerra capace di riportare gli dei tra gli uomini e pari in distruzione a quella di Troia ma combattuta con le armi moderne.
Ho molto apprezzato, se non amato alla follia, il richiamo alla mitologia greca fatto nel libro, essendo io una diplomata al liceo classico, anni durante i quali ho praticamente divorato tutto quello che aveva a che fare con la mitologia, gli dei e gli eroi, passione che coltivo tutt’oggi. Soprattutto il concetto di hybris (ὕβρις) e di colpa che si tramanda di padre in figlio, così caro ai greci e ripreso in innumerevoli tragedie ha risvegliato molti dejà vù e l’ho molto apprezzato, soprattutto ha rivelato il profondo studio che l’autrice ha compiuto sulla cultura della Antica Grecia.
Quello che mi ha dato particolarmente fastidio sono le continue analogia che ho riscontrato con la saga di Twilight. Vogliamo citarne qualcuna? La ragazza goffa che si innamora del figo di turno; il loro non poter stare insieme e il trattenersi di lui nonostante gli innumerevoli tentativi di seduzione di lei; la famiglia Delos, così simile ai Cullen, con i soldi, il parco macchine infinito, il padre saggio, la madre angelo del focolare, il cugino forte, la sorella veggente, la cugina bellissima e quello comprensivo e compito; fino ai nomi Jerry-Charlie, Jasper-Jason, Hector-Emmett.
In tutta onestà sono convinta che le similitudine finiscano in questo primo volume o comunque si limitino all’impostazione dei personaggi, che poi è uno schema abbastanza ricorrente nei Young Adult. Proseguendo nella lettura infatti la storia prende una strada completamente diversa, soprattutto con la ricomparsa della madre di Helen, Daphne, anche lei in possesso del Viso che varò mille navi, come tutte le discendenti di Elena di Troia e custodi del cinto, e dell’arrivo del resto della famiglia Delos con l’obiettivo di uccidere Helen. Infatti sembra che una profezia leghi la rinascita di Atlantide con l’annientamento di tutte le case con l’eccezione di una e che a questa casa sarà concessa l’immortalità. Un ulteriore profezia, fatta da Cassandra, erede dell’oracolo di Delfi e ostaggio delle Parche, sancisce che sarà un Discensore, un discendente con la capacità di discendere negli Inferi da vivo, a mettere fine alla guerra tra le case e pagare il debito di sangue alle Parche. Insomma misteri, intrighi, segreti e profezie a profusione in un primo capitolo che funge splendidamente da libro introduttivo alla serie e che ci lascia con molti punti interrogativi sugli avvenimenti futuri, non tanto però sulla storia d’amore principale.
Mi è piaciuta molto la protagonista Helen, che una volta capita la sua natura si dimostra essere abbastanza forte da prendere in mano le redini del suo futuro e destino, almeno fino all’arrivo della madre quando le carte vengono nuovamente rimescolate. Invece poco ho sopportato Lucas e il suo continuo tira e molla con la ragazza, alla fine se non potete stare insieme per non scatenare una guerra, sii uomo e lasciala andare, o almeno sii onesto con lei e te stesso. I personaggi che ho maggiormente amato sono stati Hector, che pur ricordando Emmet ha almeno più personalità e carisma e non solo forza bruta, Claire, un concentrato asiatico di energia e ironia, e Noel, l’angelo della casa per antonomasia, pur essendo un umana non esita a tenere in riga tutta questa marea di semidei e rivendicare il diritto di Estia, dea del focolare, quando la situazione lo richiede.
Non ci sono quasi mai punti morti e la storia procede velocemente, ricca d’azione e di piccoli misteri svelati ma di altri che vanno formandosi, lasciandomi con la voglia di leggere il seguito con la speranza che l’autrice riesca a non frasi prendere troppo la mano nel ricalcare il classico schema dello YA, anche se ahimè so già che nel prossimo volume introdurrà l’onnipresente triangolo.

Helen, la prediletta dalla dea dell’amore, scese le scale per infilarsi a letto mentre Lucas, il figlio del sole, si appoggiava ai gomiti e guardava il suo dio-padre illuminare le assi di legno di quella piccola terrazza.

Molto bella la copertina ed un plauso ala Giunti per aver mantenuto quella originale, la ragazza con il peplo al vento sullo scoglio con il mare alle spalle e lo guardo assorto è una degna rappresentazione di Helen (ricordo infatti che la Dea Afrodite è nata dalla spuma del mare emergendo dalle onde).

Voto: 4/5 (Molto bello, ma non perfetto) 


Questa recensione partecipa alla Hogwarts reading challenge e questo post fa parte della casata dei GRIFONDORO

2 commenti:

  1. Anche io adoro la mitologia greca!! Non ne so quanto te però mi ha sempre entusiasmata... Questa lettura mi manca la rimando da tantissimo!!
    Quel 4 lì mi fa ben sperare :)

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    1. è un buon libro però molto YA quindi non avere grandi aspettative!!

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