domenica 15 settembre 2013

Recensione Albion di Bianca Marconero


Albion (#1)
Bianca Marconero
Limited Editions Books
€ 14,90
398 pg


Cresciuto senza madre, e dopo aver perduto il fratello maggiore - morto in circostanze misteriose -, nel giorno del funerale dell'amatissimo nonno, Marco Cinquedraghi riceve la notizia che gli cambierà la vita: deve lasciare Roma e partire per la Svizzera. È infatti giunto il momento di iscriversi all'Albion College, la scuola in cui, da sempre, si diplomano i membri della sua famiglia. Ma il blasonato collegio riserva molte sorprese. Tra duelli di spade e lezioni di filologia romanza, mistici poteri che riaffiorano e verità sepolte dal tempo che riemergono, Marco scoprirà il valore dell'amicizia e capirà che l'amore, quello vero, non si ottiene senza sacrificio. Nelle trame ordite dal più grande dei maghi e nell'eco di un amore indimenticabile si ridestano legami immortali, scritti nel sangue. Fino all'epilogo, tra le mura di un'antica abbazia, dove Marco conoscerà la strada che le stelle hanno in serbo per lui. Il destino di un re il cui nome è leggenda.

Ho sempre desiderato frequentare un college esclusivo situato in qualche antico maniero dove indossare un uniforme con la giacca e la gonna a pieghe, studiare in infinite biblioteche, praticare equitazione, tirare con l’arco e il tutto situato in qualche luogo sperduto tra le montagne.  Di certo questo però non è il sogno di Marco Cinquedraghi e quando il padre lo spedisce al prestigioso Albion college situato in Svizzera, un luogo in cui il fallimento non è contemplato e la propria posizione sociale è un segno distintivo da sbandierare con orgoglio, il ragazzo all’inizio non è molto entusiasta. Ma Marco è un Cinquedraghi e il suo compito è portare onore e gloria al suo nome. Tra libri, combattimenti con la spada, tornei e il dileggiamento dei borsisti scoprirà che essere un Cinquedraghi è un fardello piuttosto pesante da portare specialmente se non è condiviso con le persone giuste e che a volte le leggende hanno un pizzico di verità.

Albion è un libro che ha suscitato la mia curiosità fin dalla sua prima apparizione, edito da una piccola casa editrice appena nata ha immediatamente riscosso grandi favori tra i blog che seguo. Quello che però ha attirato la mia attenzione è la storia che raccontava attingendo a piene mani alla mitologia britannica e alla leggenda di Camelot.
Chi di noi non conosce fin da bambino il mito di re Artù e i cavalieri della tavola rotonda, partendo dal film della disney, continuando attraverso i libri per ragazzi, poi i film, le serie e i tanti libri che riprendono e rielaborano tale mito. Tra tutti la versione che più sento reale ed ho fatto mia, è quella delle Nebbie di Avalon di Marion Zimmer Bradley, un libro che ho letto intorno ai 15 anni e che non ho mai dimenticato. Quindi con Albion ho deciso di ritornare a quel mondo che mi ha sempre affascinato e che ormai da tantissimo tempo fa parte di me. Un altro elemento che mi attirava è anche l’ambientazione di una parte della storia nell’Abbazia di Montecassino, città che conosco abbastanza bene per aver frequentato lì l’università, praticamente la mia facoltà si trova nell’ombra dell’Abbazia e quindi capire che cosa Bianca avesse escogitato per integrarla nella sua storia è stato un grande incentivo. Devo dire non sono stata delusa ed il libro che mi sono ritrovata a leggere, dopo avergli dato una caccia feroce, ha risposto in pieno alle mie aspettative, a cominciare dai protagonisti.
Iniziamo da Marco Cinquedraghi, classico rampollo di buona famiglia che si fa gloria del suo buon nome, con un orgoglio e una superbia smisurata. Diciamo la verità per il primo centinaio di pagine Marco si sarebbe meritato un bel calcio sul fondoschiena per i suoi atteggiamenti, ed è questo che paradossalmente mi è piaciuto di lui, cioè il fatto che il protagonista non fosse un eroe, perfetto fin dall’inizio, o magari un bad boy da adorare. No, Marco è il classico bulletto che può capitare a chiunque di incontrare ma ha in sé il seme del cambiamento, il dubbio che ciò che gli è stato insegnato, la strada tracciata per lui da altri in realtà non sia quella giusta. Capisce che con c’è orgoglio senza onore. A differenza del padre e del fratello, trincerati dietro all’apparenza e all’arroganza derivante dal potere, Marco comprende che il potere non è il fine ultimo, non si può essere migliori degli altri infliggendo umiliazioni e non chiedendo mai aiuto.


“Sconfiggere un nemico non significa sconfiggere il male. E suo nonno sapeva che il male non muore mai” disse con l’aria di rivelargli un grande segreto “Ma per nostra fortuna anche la sua antitesi è immortale. Il bene è un’araba fenice che risorge dalle proprie ceneri”.

Sospetto che su Marco abbia influito molto la figura del nonno di cui purtroppo in questo libro si hanno poche notizie, così come poche e scarne sono le notizie sulla sua infanzia e su quella degli altri personaggi principali, quali Helena, Lance, Deacon e Emyrs, credo comunque che nei volumi successivi ci sarà la possibilità di colmare queste lacune.
Che dire di loro. E’ palese chi Deacon rappresenti fin dalle prime pagine e in quanto tale non può che suscitare simpatie, invece Lance nella sua assoluta perfezione e compostezza, nel suo assoluto controllo e ignavia, in un certo senso, dato che tende sempre a porsi al di sopra di tutto senza mai schierarsi, devo dire che non ha suscitato le mie simpatie, è anche vero che ho sempre mal digerito anche Lancillotto. L’altro personaggio che di certo mi ha colpito è Helena, con il suo carattere forte e determinato, con la sua perseveranza nell’odiare Marco a priori per poi iniziare a cambiare quando scorge il cambiamento del ragazzo, quando lui mostra le sue debolezze. Questo primo volume infatti oltre a presentare la storia e i protagonisti è un libro sul cambiamento e su quanto esso possa facilmente avvenire se intorno hai persone che lo notano e ti incoraggiano in questo. Poi c’è Darlin, un bel personaggio, decisamente sorprendente, non ho ancora letto la novella a lei dedicata ma lo farò presto perché è un personaggio molto curioso di cui mi piacerebbe sapere di più.
Per quanto riguarda la storia mi è molto piaciuto come sono stati legati tra di loro i diversi avvenimenti storici tra leggende e verità anche se devo ammettere che la descrizione di ciò che celerebbe l’abbazia di Montecassino mi ha fatto un po’ sorridere, decisamente un po’ surreale, mi verrebbe da pensare “accidenti tutto questo ben di dio e nessuno ne sa niente?”. Va bene è opera di fantasia, ma ne ha tanta di fantasia e di inventiva Bianca! Lineare, scorrevole, di facile lettura lo stile dell’autrice con capitoli brevi che ti permettono di interrompere la lettura senza l’ansia di aver lasciato il capitolo sul più bello e con un POV esterno capace di seguire i molteplici personaggi della storia con facilità e comprendere in pieno ciò che succede entrando anche in empatia con loro. Una chicca interessante è la postfazione scritta da Barbara Baraldi che ci conduce alla ricerca della nascita del mito della tavola rotonda, a partire dalle prime testimonianze storiche fino a dove veramente tale mito ha messo radici, cioè nel cuore di tanti sognatori.

Cosa posso dire di più, è palese che abbia adorato questo libro soprattutto per il viaggio che mi ha permesso di fare attraverso leggende e luoghi che fanno parte di me e della mia vita, soprattutto per quanto Binaca dice nei ringraziamenti finali

“E infine grazie ai bimbi del cortile che cavalcano manici di scopa e cercavano il santo Graal in giardino”


Scommetto che tutti voi almeno una volta avete sognato di essere un cavaliere o una dama alla corte di Camelot, quindi di certo non dovete perdere l’occasione di tornare a far visita a quel luogo incantato.

Voto: per tutti coloro che hanno cavalcato un bastone 
e brandito un mestolo alla ricerca di Camelot

10 commenti:

  1. Io l'ho adorato! Non vedo l'ora del seguito, sono troppo impaziente! i personaggi mi sono piaciuti tantissimo ** amante di Artù e Merlin non posso che amare Albion..

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    1. anch'io non vedo l'ora di leggere il seguito, sopratutto sono curiosa in merito a helena, secondo me nascone molti segreti!!!

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    2. Concordo con te Lara!
      Sai che c'è uno spin off su Samira?
      "Diario di un assassina" disponibile in ebook download gratuito! Ho letto anche quello, molto utile per conoscere meglio quella ragazza misteriosa

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    3. si infatti l'ho già scaricato, mi terrà compagnia in attesa del seguito

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  2. devo leggerlo..lo so sono pessima sempre in ritardo..bella recensione

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    1. non ti preoccupare, non ti dico io quanti libri DEVO leggere e rimando continuamente!!! siamo pessime in due!!

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  3. Io non vedo l'ora di avere il seguito tra le mani :D
    La storia si è interrotta proprio sul più bello!

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    1. anch'io attendo con impazienza il seguito perchè come dicevo helena non me la racconta giusta ed è possibile che non ci sia Morgana?

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  4. Anche a me era piaciuto moltissimo!!! La fine mi aveva lasciata un pò spiazzata sinceramente... però come dici tu ci sono molte domande in sospeso quindi attendiamo insieme il seguito!!!
    Ah bellissima la nuova grafica... l'avevo già vista ma mi sono dimenticata di commentare :)

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    1. Grazie mille Debs! adoro la nuova grafica, mi piace ogni giorno di più! effettivamente Albion si interrompe sul più bello, questo libro è stato solo un assaggino, chissà cosa ha in serbo per noi Bianca!!

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