venerdì 6 settembre 2013

Recensione: La principessa di Cassandra Clare


La Principessa (Le Origini #3)
Cassandra Clare
Chrysalide Mondadori
€ 17,00
553 pg


Una rete d'ombra si stringe sempre di più intorno agli Shadowhunters dell'Istituto di Londra. Mortmain progetta di usare un esercito di automi spietati per distruggere una volta per tutte i Cacciatori. Gli manca un solo elemento per completare l'opera: Tessa Gray. Intanto, Charlotte Branwell, capo dell'Istituto, cerca disperatamente di trovarlo per impedirgli di scatenare l'attacco. E quando Mortmain rapisce Tessa, Will e Jem, i ragazzi che ambiscono alla conquista del suo cuore, fanno di tutto per salvarla. Perché anche se Tessa e Jem sono fidanzati ufficialmente, Will è ancora innamorato di lei, ora più che mai. Tuttavia, mentre chi le vuole bene unisce le forze per strapparla alla perfidia di Mortmain, Tessa si rende conto che l'unica persona in grado di salvarla dal male è lei stessa. Ma come può una sola ragazza, per quanto capace di comandare il potere degli angeli, affrontare un intero esercito? Pericoli e tradimenti, segreti e magia, oltre ai fili sempre più ingarbugliati dell'amore e dell'abbandono si legano e si confondono mentre gli Shadowhunters vengono spinti sull'orlo del precipizio, in un finale che lascia con il fiato mozzo.


-Tu conosci quella sensazione…quando leggi un libro e sai che finirà in tragedia – disse Tessa – senti arrivare il freddo e l’oscurità, vedi la rete stringersi intorno ai personaggi che vivono e respirano sulle pagine. Ma sei legato alla storia come se fossi trascinato da una carrozza, e non puoi lasciarla andare o cambiarne il corso […] Ora mi sembra che stia succedendo la stessa cosa, ma non ai personaggi su una pagina, bensì ai miei adorati amici e compagni. Non voglio starmene con le mani in mano mentre la tragedia bussa alla nostra porta. Vorrei allontanarla, e mi sforzo di scoprire come fare.

Questa recensione sarà un po’ diversa dalle altre e ricca di spoiler quindi a coloro che non vogliono sapere nulla vi consiglio di non leggere e tornare in un secondo momento, purtroppo infatti non si può parlare di questo libro senza accennare a quello che succede quindi scusatemi. Innanzitutto non farò un riassunto della vicenda come mio solito perché è praticamente impossibile cercare di descrivere in maniera criptica e sintetica quello che succederà, sono ancora troppo coinvolta, e credo che sarà sempre così, per decidere cosa dire e cosa no, per questo ho preferito lasciar parlare Cassandra tramite Tessa perché mi sono sentita allo stesso modo quando le pagine hanno iniziato a scorrere tra le mie mani. Sapevo quello che stava per succedere, avvertivo la tragedia calare sui personaggi che ormai sono diventati come dei vecchi amici e più di tutto avrei voluto risparmiare loro il dolore.
La Clare ha un talento straordinario che raramente ho colto in un altro autore, oltre alla capacità di creare tutti questi personaggi meravigliosi, eccezionali, carismatici riesce a legarli tra di loro a ritagliare per ognuno una parte nella storia principale armonizzando tra di loro tutte le piccole storie di cui sono protagonisti, insomma non riesco a capire proprio come faccia. Shadowhunters è un universo di cui sembra sempre di riuscire a cogliere l’anima, in realtà tutto quello che si vede è solo la superficie ed ogni libro che si legge, ogni personaggio che si incontra, ci permette di cogliere qualcosa in più di questo universo spingendoci a chiedere che cosa ci sia nascosto ancora sotto l’apparenza che stiamo cogliendo.
Vogliamo parlare dei personaggi? Gideon e Sophia,  Gabriel e Cecily (che mi hanno ricordato tanto i protagonisti di un altro meravigliosa serie conclusa da poco di Virginia de Winter), Charlotte e Henry, Bridget, Cyril, Church, addirittura Mortmain, ognuno di loro ha una personalità così spiccata e dettagliata, sono personaggi di cui non puoi dimenticare l’esistenza nemmeno per un secondo, per quanto sia piccolo o marginale il loro ruolo ti chiederai che cosa capiterà loro e quale sarà il loro contributo allo svolgere della storia. 
E poi ci sono loro, questo trio che riscuote amore e devozione in qualsiasi appassionato di Shadowhnuters. Può un cuore essere diviso a metà? Può Tessa amare sia William che James? Si, se si considerano i due ragazzi come facce della stessa medaglia, sole e luna, ombra e luce, passione e dolcezza, lei ama l’uno perché ama anche l’altro e scegliere uno dei due a dispetto dell’altro è una cosa che non avrebbe mai potuto fare, è stata la Clare a metterla nella condizione di farlo. Qualcuno storcerà il naso pensando al finale che salva capra e cavoli; facile, morto Will ecco che ritorna Jem e tutto ricomincia da dove si erano interrotti, ma siate onesti avreste veramente preferito alla fine che solo uno dei due fosse stato felice con Tessa? O veramente avreste preferito la morte di Jem? Credo che la scelta di Jem di diventare un fratello Silente sia stata una delle più coraggiose che si possa pensare, morire sarebbe stato semplice ma lui ha voluto continuare a vivere per l’eternità, un’eternità buia e dolorosa, piuttosto che lasciare la sua anima gemella e non sto parlando di Tessa. Il legame tra Will e Jem è così forte che l’amore che entrambi nutrono per Tessa non può scalfirlo, anzi è normale che due persone così legate alla fine amino la stessa donna, non sarebbe potuto essere altrimenti. Vogliamo parlare di Will adesso?

Achille fu ucciso da una freccia avvelenata, e Giasone morì in solitudine, ucciso dalla sua stessa nave ormai fatiscente. Questo è il destino degli eroi. Soltanto l’Angelo sa perché tutti aspirino a diventarlo.

Will è un eroe proprio perché non vuole esserlo e soprattutto lo diventa perché ama, per quanto si sia imposto di farlo non ha mai potuto impedire al proprio di cuore di amare, di provare sentimenti per tutte le persone che sono entrate nella sua vita. E’ il suo desiderio di proteggerle che fa di lui un eroe.
Infine vi voglio parlare di uno dei miei personaggi preferiti e ringrazio il cielo che sia immortale perché in questo modo è già l’ottavo libro in cui compare. Logicamente sto parlando di Magnus, non posso fare a meno di ammirare questo stregone perché, come ho già ripetuto in altre recensioni, ha una straordinaria capacità di amare, non importa quante volte è stato ferito, non importa quante delusioni abbia subito, nonostante tutto si mette sempre in gioco, non si priva della possibilità di essere felice per paura di soffrire e credo che questo sia una delle doti migliori che una persona possa avere.

Magnus fece un profondo respiro e parlò con dolcezza. – ti sei rivolto a me per la mia saggezza, come a qualcuno che ha vissuto molte vite e ha seppellito molti amori. Posso dirti che la fine di una vita è la somma dell’amore che vi è stato vissuto, che qualsiasi giuramento pensi di aver fatto, essere qui alla fine della vita di Jem non è ciò che conta. Lo è stato essere qui in ogni altro momento. Da quando lo hai incontrato, non l’hai mai lasciato e non hai mai cessato di amarlo. Questo è ciò che conta.

Non parlerò qui dello stile dell’autrice perché se siamo arrivati a 8 libri con altri 7 in programma diciamo che i numeri parlano da soli ma forse avrei qualcosa da ridire sull’edizione italiana. Nel libro ho trovato diversi errori di attribuzioni frasi, nel senso che vengono inseriti nomi di personaggi a posto di altri, diversi errori verbali e di costruzione frasi e anche alcuni refusi. Capisco la celerità con cui sia stato pubblicato il libro per venire incontro alle aspettative di noi fans, bisogna tener conto anche che una prima edizione può presentare errori però da una casa editrice come la Mondadori mi sarei aspettata più accuratezza. Poi ho notato due discrepanze e non riesco a trovare nessuno che me le confermi quindi lo chiedo anche a voi:
-   Quando Tessa è prigioniera di Mortmain parla dell’uccisione di Jessamine ma come può saperlo se è stata rapita durante lo scontro?
    Nell’epilogo viene detto che sono presenti le due figlie di Gideon e Sophie ma se si guarda l’albero genealogico la data di morte è antecedente a quella di Will.
A proposito dell’epilogo vogliamo parlarne? Ecco credo che fossero anni che non mi facevo un bel pianto su un libro e non occhi lucidi, proprio lacrime che scendevano lungo il viso con tanto di pacco di fazzoletti alla mano, ancora adesso se ci ripenso mi viene il magone. Inoltre tutti quei particolari che collegano Le Origini e gli Strumenti Mortali come il portale creato da Henry, il rubino che arriva fino a Isabelle, la stella di Will che si tramanderà negli Herondale e infine il fatto che il figlio di Charlotte, che ha ereditato da Henry i capelli rossi, prenderà il suo cognome Fairchild.
Dire che ho amato questa serie di cui il libro è la degna conclusione è poco, di sicuro si è guadagnato un posto permanente nel mio cuore e nella mia testa, vi voglio lasciare con una citazione di cui il libro è pieno e spero che possiate farne tesoro come ho fatto io


Pur se la mia anima tramonterà
Nelle tenebre, risorgerà in piena luce
ho amato troppo le stelle
per avere paura della notte.

Voto: dovete leggerlo

4 commenti:

  1. Risposte
    1. un libro che non deve assolutamente mancare nella libreria di ogni lettore!!

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  2. Quell'epilogo ci ha fatto morire tutte *___*
    Mamma mia sono felicissima che ti sia piaciuto e ho adorato la recensione e il modo in cui hai parlato di Will e Jem e ovviamente di tessa :'D
    Long live Cassie Clare :3

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    1. ancora non mi sono ripresa, ho scritto la recensione di getto, senza alzare gli occhi sul video e poi per correggerla ci ho messo una marea di tempo!! la Clare ci ucciderà tutte, poveri i nostri cuoricini!!!

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