Il cerchio
Sara B. Elfgren e Mats Strandberg
Salani
€ 16,80
557 pg
Engelsfors. Una piccola città industriale in miseria, circondata da boschi impenetrabili dove le persone si perdono e scompaiono. Sei ragazze hanno appena iniziato il triennio superiore. Non hanno nulla in comune. È da poco cominciato l'autunno quando uno studente viene trovato morto in uno dei bagni della scuola. Tutti sospettano il suicidio. Tutti tranne loro. Una notte, mentre una strana luna rossa illumina il cielo, le ragazze si incontrano nel parco, attratte da una forza misteriosa. Non sanno come o perché, ma hanno bisogno l'una dell'altra per sopravvivere. Il tempo sta scadendo. Qualcosa sta dando loro la caccia, e andare a scuola è diventata una questione di vita o di morte...
In
uno sperduto paesino posizionato in un punto imprecisato della Svezia la
piccola comunità di Engelsfors viene sconvolta dal suicidio di un ragazzo
problematico, Elias, nel bagno della scuola. Due ragazze ritrovano il suo corpo
Minoo e Linnèa, quest’ultima, migliore amica di Elias, non crede assolutamente
al suicidio. Nel frattempo una luna rosso sangue sorge nella notte nordica e
sei ragazze si ritrovano nell’abbandonato parco di divertimenti cittadino alla
presenza del bidello della scuola che annuncia loro di essere state prescelte
per salvare il mondo dall’avvento del male. Sei ragazze che più diverse tra
loro non potevano essere. Volendole inquadrare in alcuni stereotipi: Minoo, la
secchiona intellettuale, Linnea, la disadattata dark, Rebecka, la benvoluta da
tutti ma con problemi di autostima, Vanessa, “ragazza socievole” anche se ha un
ragazzo fisso, Anna–Karin, la vittima prediletta, Ida, la reginetta della
scuola. Le ragazze scoprono di possedere dei poteri ed all’inizio ne fanno un
uso piuttosto soggettivo, almeno finchè purtroppo una di loro non perde la
vita. A questo punto le loro differenze scompaiono di fronte alla necessità di
difendersi vicendevolmente ed affrontare il male. Però la vittoria di una
battaglia non significa la vittoria della guerra e la guerra è appena
cominciata.
Aspettavo
con ansia questo libro, perché la figura della strega è quella che in ambito
fantasy mi affascina di più, però dovrei aver ormai imparato che caricare un
libro di troppe aspettative non è mai una buona cosa. Inevitabilmente si rimane
delusi. Diciamo che questo libro, il primo di una trilogia che a quanto pare ha
fatto faville in patria, è un buon libro, uno stile scorrevole e la lunghezza,
anche se può sembrare eccessiva, si spiega con il fatto che in fin dei conti le
protagoniste sono sei, anche se ad alcune viene dato più risalto che ad altre,
e con l’alternanza dei loro diversi Pov. Sono sei vite che devono incontrarsi
ed in un certo senso fondersi attraverso le pagine del romanzo. Quello che mi
ha lasciato molto perplessa è la scontatezza della storia, dei personaggi,
persino del cattivo di turno.
Avete
presente I diari delle streghe di Lisa J. Smith o la serie Streghe (Charmed in
originale, quella delle sorelle Halliwell, per intenderci)? Bene, la magia, le
streghe, l’utilizzo dei poteri, che ritroviamo in questa serie sono esattamente
gli stessi. La magia degli elementi, libri da studiare che si scrivono da soli,
rituali del cerchio di cui tutti devono fare parte, insieme siamo più forti, la
lotta ai demoni provenienti da un’altra dimensione che vogliono portare il male
nel mondo, la profezie delle prescelte che
lo salveranno, ecc, ecc. Insomma nessuna innovazione, nessuna sorpresa, poca
emozione, tutto già visto e rivisto. Mi rendo conto che al giorno d’oggi con la
quantità di libri che vengono pubblicati ogni giorno trovare qualcosa che ci
possa sorprendere diventa difficile, però in questo caso la delusione è stata
troppa. Anche i personaggi non sono
stati approfonditi, quasi relegati alle macchiette in cui li ho identificati
qualche riga più su. Il cerchio infine presenta il classico difetto di primo
libro di una serie, introduce i personaggi, i luoghi, le problematiche, non
svelando niente per il proseguo se non il dubbio che succederò qualcosa di sconvolgente.
Però,
nonostante le critiche che gli ho rivolto, sono disposta a dare alla serie una
seconda chance, sperando che con il secondo volume gli autori cercheranno di
correggere il tiro, perché in fin dei conti ho colto qua e là qualche spiraglio
di luce che mi ha fatto ben sperare, soprattutto come questa frase
Non si sono scelte
vicendevolmente, proprio come delle sorelle. E proprio come delle sorelle
devono imparare a vivere l’una con l’altra.
Quindi
il mio giudizio rimane in un certo senso sospeso nella speranza di non prendere
in futuro una cantonata colossale.
Voto: 2 stelle e 1/2 (Non del tutto convincente)
Questa recensione partecipa alla Hogwarts reading challenge e questo post fa parte della casata dei GRIFONDORO
Questa recensione partecipa alla Hogwarts reading challenge e questo post fa parte della casata dei GRIFONDORO
Peccato, prometteva bene!!!
RispondiEliminainfatti, ci sono rimasta molto male!!!!
EliminaMmm... mi era venuta voglia di leggerlo, ma credo che darò la precedenza ad altro ora! ^^" Però mi piace farmi un'idea tutta mia di un libro che mi incuriosisce (in bene o in male) quindi lo leggerò più in la. (:
RispondiEliminaguarda questa è la mia opinione, può anche darsi che a te piaccia, penso che la lettura sia molto soggettiva!
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