mercoledì 7 novembre 2012

Recensione: Vanish di Sophie Jordan + Firelight


Vanish. La traditrice
Sophie Jordan
Piemme Freeway
€ 16,50
259 pg


Jacinda ha tradito il suo clan draki per amore di un cacciatore. Ha rivelato la sua natura trasformandosi in drago proprio davanti agli avversari di sempre, uomini capaci di ogni malvagità. Era l'unica cosa da fare per salvare la vita a Will, il suo amore, il suo nemico. Senza l'intervento di Cassian, il principe ereditario, Jacinda sarebbe finita peggio che morta, e di fronte a un gesto simile, nessuna ragazza può restare indifferente. Il compromesso è stato abbandonare Will e tornare a vivere nel clan, ma non più come futura regina. Nessuno parla a una traditrice, nessuno vuole avere a che fare con lei, nessuno la capisce. Nemmeno la sorella gemella, perdutamente innamorata di Cassian. Tutto si complica quando Will supera le barriere protettive del clan per ritrovare Jacinda e, senza saperlo, si porta dietro la sua famiglia. Tutti cacciatori, dal primo all'ultimo.


Jacinda è l’unico draki sputafuoco di cui si abbia notizia, ciò la rende preziosa agli occhi del suo clan e per questo motivo tutti vogliono guidarla, o meglio sottometterla e controllarla, ma non è facile domare il suo carattere di fuoco. Nel primo volume, Firelight, la madre di Jacinda obbliga le sue due figlie gemelle a scappare dal loro villaggio sulle montagne per andare a vivere nel deserto al fine di sottrarre la ragazza ad un destino peggiore della morte, l’amputazione delle ali. Nel suo nuovo liceo Jacinda incontra Will e se ne innamora perdutamente nonostante sappia benissimo cosa lui e la sua famiglia siano in realtà, cacciatori di draki. La loro relazione si interrompe bruscamente quando, a causa di una scenata di gelosia fatta da Cassian il “promesso sposo” di Jacinda e futuro capoclan, la ragazza è costretta a rivelarsi davanti a Will e alla famiglia di lui. Così Jacinda, Tamra, la madre e Cassian sono costretti a fuggire per ritornare dai loro simili che non aspettano proprio a braccia aperte la famigliola. Grazie però ad un evento inatteso che coinvolge Tamra le cose per Jacinda e la madre almeno apparentemente sembrano più semplici. Peccato per il caratterino ribelle di Jacinda che continua a metterla nei guai, così come la comparsa di Will che la implora di fuggire con lui. Purtroppo la fuga si rivelerà piuttosto complicata anche a causa di un inaspettato legame che si instaurerà tra Jacinda e Cassian.

Questo secondo volume mi è decisamente piaciuto più del primo. Non ho ancora trovato la storia sui draghi che mi entusiasmi però posso dire che ha decisamente soddisfatto le mie aspettative. Quello che mi è piaciuto di più sono l’approfondimento dei personaggi di Tamra e Cassian che finalmente escono dal ruolo di macchiette in cui erano stati relegati nel primo volume per assumere un po’ di spessore e profondità. Un po’ di delusione mi ha riservato invece il comportamento di Jacinda, in lei non ritrovo niente della draki sputafuoco che avevo conosciuto, ha un atteggiamento continuamente abbattuto e rassegnato e si lascia trasportare troppo dagli eventi. La storia intrigante e lo stile scorrevole mi hanno permesso di finire il libro in pochi giorni, quasi divorandolo. Così come il primo volume le poche scene di amore mi hanno fatto sospirare, se c’è un merito che va riconosciuto alla Jordan è proprio questo, la capacità di tratteggiare momenti romantici da batticuore, purtroppo in altre situazioni però ricade nei soliti clichè da libro YA.

Comunque decisamente un buon libro di transizione che introduce diversi aspetti importanti nell’attesa della conclusione nel volume successivo e che mi ha lasciato molto curiosa di conoscere il seguito e di capire chi alla fine si rivelerà il compagno migliore per jacinda, Cassian o Will? Purtroppo si, in questa serie c’è l’onnipresente triangolo!!!

Voto: 4/5 (Molto bello, ma non perfetto) 


Di seguito vi riporto la recensione che ho scritto per Firelight e pubblicato solo su Anobii

Firelight. La ribelle di Sophie Jordan ha come protagonisti i draghi, animali leggendari che nella maggior parte delle opere fantasy sono di supporto all’eroe ma mai i protagonisti indiscussi. Ciò non succede in questo libro dove la protagonista Jacinda è un drago, o meglio drako, poiché può assumere forma umana per sfuggire ai suoi predatori naturali, gli umani. Cosa succede se a un certo punto il nemico non è più l’uomo ma la sua stessa comunità di draki? Cosa succede quando per sfuggire ai suoi simili un drako si rifugia tra gli umani innamorandosi di uno di loro? E se lui non fosse solo un umano ma anche un cacciatore di draki? Questo primo libro, facente parte di una trilogia, racconta l’inizio dell’amore tra Jacinda e il suo cacciatore Will. Devo dire che ho amato i due personaggi principali, tratteggiati con maestria nelle loro insicurezze, nei loro dubbi e, soprattutto, nella loro attrazione reciproca. Le scene d’amore mi hanno fatto battere forte il cuore e strappato più di una volta un sospiro, ma per il resto devo dire che sono rimasta un po’ delusa. I personaggi secondari spariscono al confronto dei due protagonisti congelati negli stereotipi tipici di questo genere di romanzo. C’è la sorella gemella Tamra che brama una vita normale, il fidanzato prescelto Cassian che è il più bello, il più forte, il futuro capobranco, il cugino geloso del protagonista Xander e la Cheerleader bionda, bella e perfida Brooklin. Avrei voluto che soprattutto Cassian e Tamra fossero stati caratterizzati in modo più accurato ma spero che a questa pecca si possa porre rimedio nei prossimi volumi. Per quanto riguarda lo stile devo ammettere che ho mal sopportato l’uso frequente di frasi brevi ed ad effetto per descrivere stati d’animo e situazioni. Secondo il mio parere vanno bene in caso di situazioni drammatiche ed ad alto patos ma l’uso frequente ha fatto perdere loro efficacia rendendole solo irritabili. In conclusione un primo libro discreto con ampi margini di miglioramento per i successivi.

4 commenti:

  1. Non vedo l'ora di iniziarlo *_* comunque mi aspettavo che in questo libro Cassian ricevesse un maggiore spazio! In pratica nel primo ci portano a "odiarlo" senza in realtà averlo conosciuto!

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    1. effettivamente nel primo cassian era un personaggio piuttosto stereotipato, invece in Vanish iniziamo a conoscerlo meglio, peccato però che introduca altri personaggi piuttosto stereotipati!!1 comunque sono curios di sapere come finirà la storia!

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  2. Contenta che ti sia piaciuto Vanish. ^^
    Anche io ho apprezzato l'approfondimento di alcuni personaggi, come Tamra e Cassian, e, come te (almeno all'inizio) mi sono un attimo spaventata leggendo il continuo dibattito interiore di Jacinda, ma poi la narrazione si è ripresa per fortuna, non avrei sopportato un libro tutto così. ^^"
    Curiosa per Hidden. *-*

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