giovedì 10 gennaio 2013

Recensione: Petali di sangue di Emma K. Clarke


Petali di sangue
Emma K. Clarke
e-book €1,99
cartaceo € 11,86
216 pg


L’armonia del mondo si conserva negli anni grazie al delicato equilibrio che si è generato tra immortali, umani, creature sovrannaturali e magiche. Questa pacifica convivenza giungerà al termine quando alcuni immortali verranno assassinati nella dimora del loro sovrano Henry Carter, vampiro dal XVII secolo. A indagare su quanto accaduto sarà Giosy Mc Grey, “Amministratrice nazionale degli affari pubblici tra umani e creature immortali magiche”, capo del Distretto di Polizia della città e ultima discendente della più antica stirpe di streghe della nazione. "Petali di sangue" è un romanzo incredibile, lo sfondo perfetto per una storia romantica quanto intrigante e misteriosa, che permetterà ai nostri giovani protagonisti di comprendere non solo il presente, ma anche il loro passato; un passato oscuro e crudele che separò le loro anime e i loro cuori per molti anni, aiutandoli ad accettare l’inevitabile destino.

Giosy McGrey, comandante della polizia della città ed Amministratrice e Ambasciatrice degli Affari Pubblici tra umani e creature immortali magiche, passeggia la notte di Ognissanti in un cimitero riluttante a partecipare al banchetto che si tiene a casa del sovrano dei vampiri in onore dell’ennesima ragazzina “oca” che decide di rinunciare alla propria mortalità.
Henry Carter, sovrano dei vampiri, passeggia nello stesso cimitero riluttante anch’esso a partecipare all’ennesimo banchetto che si tiene nella sua casa per festeggiare la nuova immortalità di una ragazzina “oca”.
L’incontro tra i due è inevitabile ed espressamente voluto. Carter e Giosy condividono infatti un segreto, un’amicizia che li porta a passare ogni notte a casa di Giosy vedendo film, ascoltando musica, mangiando pizza e bevendo birra e quando il sonno assale Giosy, lascia Carter a vegliare sui suoi sogni. Perché per quanto Carter lo desideri fin dal primo momento che ha posato gli occhi su di lei ipnotizzandola per riuscire a strapparle un bacio, Giosy non è disposta a cedere a quel sentimento che anche lei sente prepotente nel suo cuore. Un ulteriore impedimento a una loro relazione è la legge, sottoscritta dallo stesso Carter, che impone alle creature sovrannaturali di non avere relazioni con gli esseri umani, aggravato inoltre dalle posizioni di responsabilità di entrambi. Ma Giosy non è una semplice umana, è una strega, come sua nonna e le sue antenate prima di lei, e per quanto cerchi di negarlo non può impedire al potere di risvegliarsi dentro di lei, non può impedire al profumo  emanato  dagli esseri viventi di farsi largo tra i suoi pensieri e le sue emozioni. Soprattutto perché servirà tutta la sua magia e il legame con Carter per aiutarla a dipanare il mistero della morte di diciassette vampiri  al banchetto a cui ha disertato e per affrontare la scomparsa dell’adorata nonna Margiory, della ricomparsa di un fratello ignoto, l’insubordinazione dei suoi sottoposti e una regina dei licantropi decisamente avida di potere e fuori di testa.

Sappiamo ciò che siamo, ma non sappiamo ciò che potremmo essere.


Petali di sangue è il libro d’esordio di Emma K. Clark, pseudonimo di Silvia Tessari, giovanissima autrice che, come molte sue colleghe, ha scelto la strada dell’autopubblicazione. Ripensando alla storia un termine mi è balzato immediatamente in mente, ACCATTIVANTE. Il libro non si concentra esclusivamente sulla classica storia d’amore tra un’umana, che poi in realtà è una strega, e un vampiro con secoli dì esperienza, anche se ha un ruolo preponderante. La definirei una sorta di giallo perché tutto ruota intorno all’assasinio dei vampiri nella villa di Carter e alla scomparsa della nonna di Giosy. Il tutto, capiremo leggendo il libro, farà parte di un complotto intessuto da Selene, la sensuale e alquanto selvaggia, regina dei licantropi. Diverse sono le pedine che ha sua disposizione, alcune decisamente inaspettate. Mi è piaciuto molto l’alternanza dei POV dei due protagonisti, vedere la stessa situazione da due prospettive diverse, anche se devo ammettere che quella di Giosy risulta essere più convincente di quella di Carter. La protagonista, ringraziando il cielo, non è la solita adolescente, ma una donna adulta, con un lavoro, una casa, i piedi ben piantati per terra e una caparbietà molto spiccata, quando si tratta di rifiutare sia i suoi sentimenti che la sua magia, ma che poi di fronte all’amore, quando capisce di non poter vivere senza Carter, si scioglie e si lascia completamente andare. Quando accetta di amare, ama con tutta se stessa. Invece Carter, per quanto a premesse possa sembrare un personaggio affascinante, purtroppo lascia un pochino a desiderare, l’autrice dovrebbe approfondire maggiormente la psiche maschile del personaggio a discapito della parte femminile. Per quanto tutte noi sogniamo l’uomo perfetto, Carter è troppo perfetto e gli uomini non lo sono mai.
La creazione delle due storie d’amore che si intrecciano tra presente e passato, con il legame dell’anime gemelle che si cercano attraverso i secoli, ecco spiegato il dualismo della copertina, è ben orchestrato e soprattutto l’amore di Vivienne e Andrè tra i due a sembrare più reale e vivo, soprattutto la drammatica storia che congiungerà Andrè a Carter.
Il libro si legge molto facilmente e ti permette di perderti in esso molto rapidamente anche perché la Clarke non commette l’errore di dilungarsi troppo nelle descrizioni o negli antefatti ma procede direttamente al cuore della vicenda.
Alcune cose però non mi hanno convinto.
Per esempio mi sarebbe piaciuto un maggior approfondimento sul passato di Carter e Paul, su come sia avvenuta la loro conoscenza e particolari sul loro legame. Il proprietario del bar Jack e le sue interazioni con Giosy, mi sono sembrate un po’ troppo da film poliziesco, un tale omaccione sarebbe dovuto essere un pochino più tosto e non sciogliersi facilmente alla vista di una pistola.
La fidanzata dell’agente Petterson non è un pochino troppo giovane?
Infine lo stile di scrittura permette una lettura agevole e veloce anche se presenta alcune incertezze nei modi di dire o in qualche forma grammaticale che lasciano trasparire la giovane età dell’autrice.
Comunque un bell’esordio che preannuncia un futuro per la sua autrice di sicuro ricco di sorprese. Personalmente mi farebbe piacere leggere un seguito della storia d’amore tra Giosy e Carter e a quanto sembra la Clarke pare desiderosa di soddisfare tale richiesta anche se sta già lavorando ad un altro libro.
Se volete calarvi ancora di più nel mondo di Petali di sangue vi consiglio la pagina Facebook  (QUI) oppure il sito (QUI) creati dall’autrice, potrete così vedere dal vivo i personaggi e l'ambientazione scelti dall'autrice.

Ringraziando l'autrice per la fiducia e per avermi regalato il suo libro e sopratutto per la disponibilità e la gentilezza con cui ha risposto ad alcuni miei dubbi, il mio voto è un 3/4 stelle, perchè le ottime premesse ci sono tutte occorre ancora un po’ d’esperienza!



4 commenti:

  1. Wow non lo conoscevo questo libro!!! Finisce anche questo in TBR allora...

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    1. sono stata contattata dall'autrice per una recensione, devo dire che è un libro che si legge molto velocemente e non particolarmente impegnativo, una piacevole lettura di evasione!

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  2. È già la seconda recensione positiva che leggo :)
    Ultimamente non sto leggendo molto sui vampiri, ma ci farò un pensiero visto che ne parlate così bene e sembra niente male ;)

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    1. molto carino anche se l'autrice devo un pò crescere dal punto di vista stliistico.

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