sabato 16 marzo 2013

Recensione: Hybrid di Kat Zhang


Hybrid. Quel che resta di me (#1)
Kat Zhang
Giunti Y
€ 14,50
416 pg


In un mondo alternativo, ogni persona nasce con due diverse personalità, due anime. Con il passare del tempo, in modo naturale, l'anima dominante prende il sopravvento e quella recessiva viene dimenticata, scompare come un amico immaginario che ci ha tenuto compagnia solo nell'infanzia. Il sopravvivere delle due anime dopo la pubertà è illegale e visto dalla società come un'aberrazione da correggere. Ma in Addie, nonostante i suoi sedici anni, è ancora presente Eva, la sua seconda anima ancora attiva. E' proprio Eva la voce narrante che ci fa vivere le emozioni dal suo punto di vista. Rannicchiata nella mente di Addie, Eva interagisce con l'altra parte di sé: come due vere sorelle si amano, si proteggono, ma possono diventare anche gelose l'una dell'altra. Nonostante tutti i tentativi per difendere e nascondere l'esistenza della debole Eva, il segreto di Addie viene scoperto e le due vengono rinchiuse in un agghiacciante centro per ibridi non resettati. L'unico modo per sopravvivere entrambe è una fuga impossibile. 

In un ipotetico mondo distopico ogni persona nasce con due essenze, due anime racchiuse nel profondo del loro essere. Durante l’infanzia queste due anime convivono condividendo gli amici, la casa, la famiglia, gli affetti, il corpo. Poi intorno ai sei anni solo una delle due sopravvive e l’altra va scomparendo come se fosse stato per tutto quel tempo solo un amico immaginario. Ciò non succede ad Addie che accanto a sé ha sempre Eva, l’altra metà della sua esistenza. Un carosello di medici e ospedali, conversazioni sottovoce e pianti di genitori convincono Addie ed Eva a nascondere Eva e lasciar sopravvivere per tutti solo Addie. Almeno finchè sulla loro strada non compaiono  Hally e Devon, due fratelli, stranieri in un paese che odia la diversità, ed insieme a loro, ed insieme a Ryan e Lissa, Eva comincia a riemergere. Purtroppo i tre amici vengono scoperti e spediti in un ospedale dove i medici sono decisi a guarirli dalla loro malattia, dalla loro diversità, a liberarli dalla loro condizione di Ibridi.

Aspettammo che Hally e il fratello sparissero alla nostra vista prima di girarci e incamminarci verso casa, questa volta da sole. Ma non del tutto sole. Io e Addie non eravamo mai sole.

Ci sono libri che fanno ridere, ci sono libri che fanno piangere. Molti ci fanno sognare, altri invece rabbrividire. Addirittura ci sono libri che ci fanno arrabbiare e altri infine ci disturbano. A volte ci sono libri che semplicemente ti fanno pensare, pensare a cosa è giusto e sbagliato, pensare che la vita è difficile e non sai mai quando sarai messo alla prova, quando questa potrà cambiare, pensare che non sempre si può scegliere ma che non si può rinunciare a lottare. E’ questo genere di libri che si scava un posticino nel profondo del tuo cuore e rimane lì per molto tempo, accompagnandoti e facendosi sentire quando meno te lo aspetti. 
Hybrid, primo di una nuova trilogia distopica, è proprio uno di quei libri. 
Una volta che inizi a leggere difficilmente riesci a staccarti dalle sue pagine, ansiosa di sapere quello che succederà a queste due ragazze che condividono un unico corpo. La genialità di questo romanzo infatti non è stata quella di creare un corpo ed un’anima divisa a metà, bensì  due anime ben distinte, con personalità, abilità, emozioni, gusti completamente diversi in un unico corpo. La voce narrante è quella di Eva, l’anima nascosta, che ad un certo punto, grazie a Ryan e Lissa, inizia ad emergere a desiderare il suo “posto al sole” se così possiamo dire, mentre Addie asseconda il suo volere per affetto anche se con un po’ di reticenza. In fin dei conti come non capire anche il desiderio di Addie di avere l’uso esclusivo del suo corpo, di non dover condividere tutte le emozioni, i sentimenti, gli affetti con un’altra persona, come riuscire ad accettare che un'altra anima viva al nostro interno se questa stessa anima ci priva della normalità? Ancora di più Addie rimane sconvolta quando capisce che Eva riesce a rimanere da sola grazie al farmaco che i fratelli usano per farla riemergere, mentre invece a lei questa possibilità è sempre stata preclusa.

Da più di un mese ormai…ogni giorno. Ogni giorno hai la possibilità di parlare con qualcuno da sola. Tu puoi … esserci quando io non ci sono.
Non dissi ciò che mi sembrava evidente… e cioè che per la maggior parte del tempo non riuscivo a mettere insieme abbastanza parole da formare una frase.
Io non l’ho mai provato.

Chi può decidere quale delle due anime può vivere? Il governo e i medici, con le loro medicine e le loro sperimentazioni? I genitori di Addie e Eva? Possono scegliere quale delle due figlie amare o se possono sacrificarle entrambe per amore di un figlio malato? Può Addie decidere di sacrificare Eva in nome di una vita normale? Può Eva sacrificare Addie in virtù di una possibilità di vita, di amare e di essere riamata?
Per quanto si possa prendere in simpatia Eva in quanto voce narrante, perché viviamo tutta la vicenda insieme a lei attraverso i suoi occhi e le sue emozioni, possiamo in fin dei conti dare torto a Addie? Infine si può amare una persona, il suo corpo, sapendo che in lei convive un’altra persona che non ricambia tali sentimenti?
Insomma un libro controverso che mi ha dato diversi spunti di riflessioni. Un libro che esula i soliti schemi creando tensione, attesa e dove difficilmente è possibile individuare dove ti porterà la vicenda e la narrazione. L’uso della prima persona plurale, quel noi, noi, noi ripetuto continuamente, all’inizio del libro mi ha leggermente destabilizzato, è stato difficile pensare alla protagonista come in realtà a due persone. Perchè è questo che sono Addie e Eva, due persone e come tali devono essere trattate, due persone con due identità ben distinte, con passioni, sentimenti, addirittura ricordi differenti. Mettendo un pennello in mano ad Eva non si otterrebbe lo stesso risultato che si avrebbe dando lo stesso pennello ad Addie. Verso la fine del libro invece era naturale pensare alla protagonista come Addie ed Eva, Eva ed Addie, impossibile separarle, impossibile non considerare che insieme all’una c’era anche l’altra sempre al suo fianco.
Insomma un esordio per questa autrice veramente entusiasmante con un libro originale e immensamente affascinante, che tocca le corde dell’anima e vi lascia un segno permanente. Un libro che prevedo resterà con me per molto tempo!

Voto: 4/5 (Molto bello, ma non perfetto) 

Ecco la canzone che ho deciso di abbinare a questo libro per la Refresh Your Review, ditemi se non è perfetta


Con l’uscita di Hybrid la Giunti Y ha indetto la ricerca di 10 nuovi Y Amabassador (QUI), anche questa volta proporrò la mia candidatura e incrociamo le dita!!! Ed ecco il booktrailer rilasciato dalla Giunti 



 P.S. Un appunto alla copertina dell’edizione italiana che purtroppo non mi piace per niente, soprattutto in confronto con quella originale  così bella nella sua semplicità e nell’evocazione di Addie e Eva nel sovrapporsi e ritagliarsi dei due visi. Comunque un plauso per l’utilizzo di carta riciclata, che all’inizio può far storcere il naso ai puristi del cartaceo, ma che in quanto tali dovrebbero considerare l’impatto che può avere il nostro amore per i libri per l’ambiente!! Quindi andiamo incontro alla natura e se proprio desideriamo il libro stampato almeno che sia al minimo impatto possibile ambientale.




14 commenti:

  1. Questo titolo in effetti mi incuriosisce, ma aspettavo di sentire qualche parere perchè temevo che la narrazione da parte di una delle due anime della prot. non fosse facilissima da gestire.
    Mi fa piacere che ti sia piaciuto, bella recensione!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. effettivamente all'inizio mi ha creato qualche problema ma proseguendo nella lettura è stato naturale considerare una "doppia protagonista"! un libro che mi ha sorpreso e sopratutto non scontato almeno per i successivi!

      Elimina
  2. Aw Lara, bella recensione. *-*
    Eva mi è entrata nel cuore e le sue emozioni, le sue paure, i suoi sentimenti, la sua voglia di vivere... tutto di lei mi ha travolto e destabilizzato. È un personaggio davvero dolce e malinconico.
    Mmm, concordo con te sulla cover - mi piace di più l'originale - e per la carta riciclata: sono per il cartaceo e per la salvaguardia dell'ambiente quindi la carta riciclata mi sembra un ottimo compromesso.
    Buona fortuna. :D

    RispondiElimina
    Risposte
    1. invece nel mio cuore è entrata Addie, con le sue insicurezze, il suo desiderio di normalità, la sua rabbia anche!
      Buona fortuna anche a te!

      Elimina
  3. Concordo pienamente con Silvia! Bella recensione e non vedo l'ora di leggerlo, adesso :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. sono contenta che ti sia piaciuta e spero che ti piaccia anche il libro!

      Elimina
  4. Lo voglio leggere assolutamente anch'io!! *__* Sembra curioso e originale, e il fatto che inviti a riflettere, naturalmente, mi pare un ottimo "effetto collaterale", qualcosa che non è possibile trovare (purtroppo! XD) in moltissimi romanzi per young adult... anche se forse il sottogenere distopico in questo senso rappresenta una sorta di piacevole "eccezione", dal momento che molto spesso coinvolge temi così importanti e "attuali", chi lo sa! ;) PS: ti ho lasciato un piccolo premietto per il blog, spero che non ti dispiaccia: http://laumesjourney.blogspot.it/2013/03/liebster-award.html! ^^

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ti ringrazio tantissimo per il premio, nei prossimi giorni cercherò di rispondere!! è una cosa che mi succede spesso con i distopici, mi permettono sempre di pensare e di pormi la domanda: che cosa farei io al suo posto? non sempre la risposta mi piace e ciò mi sprona a cercare di diventare una persona migliore!

      Elimina
  5. Bella recensione :) Io l'ho iniziato due giorni fa e riesco a malapena a staccarmi dalla lettura!Mi sta piacendo davvero moltissimo :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. grazie, effettivamente è difficile allontanarsi dalla pagine, la lettura ti coinvolge a tal punto che le ore sembrano volare da quando l'ho finito ancora non l'ho riposto sullo scaffale ma è rimasto sul mio comodino a farmi ancora un pò di compagnia!

      Elimina
  6. Non vedo l'ora che mi arrivi... sento a pelle che lo adorerò! Bella la tua recensione *-*

    Per la copertina concordo assolutamente :/ è così bella quella originale! Perché si ostinano a cambiare belle copertine?! Boh XD

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ti ringrazio!!! forse cambiano copertina perchè non riesco ad avere i diritti per quella originale, però potrebbero adottare altre soluzioni, questa non mi piace ed onestamente non colgo il collegamento con la storia!

      Elimina
  7. questo libro mi incuriosisce molto, lo aggiungo alla lista dei miei libri da leggere ^_^
    nuova follower, se ti va passa da me il mio blog è nato da poco! :)
    http://unlettoreungransognatore.blogspot.it/

    RispondiElimina
    Risposte
    1. grazie, spero che ti troverai bene qui con me e in bocca al lupo per il tuo blog!

      Elimina