lunedì 25 novembre 2013

Grey Shadow Blog Tour Terza Tappa


A dicembre uscirà il prossimo volume della The Shadow Saga, serie che ho iniziato a seguire da qualche mese e che mi ha subito appassionato, sopratutto mi ha dato modo di conoscere le sue creatrice, due persone disponibili, gentili, divertenti e meravigliose che in breve tempo sono diventate due preziose amiche, quindi quando mi hanno proposto la partecipazione al Blog Tour che anticipa l'uscita del loro ultimo lavoro sono stata entusiasta di partecipare. L'argomento propostomi potrebbe risultare poco interessanti ai più, invece io l'ho adorato: oggi vi parlerò dei "Cattivi" che compaiono in  Grey Shadow.
Onestamente fin da bambina ho sempre provato una certa empatia per i cattivi dei cartoni animati e crescendo tali sentimenti non sono cambiati. Mi dispiaceva che Tom finisse sempre beffato da quel topastro di Jerry e Will non potesse mai banchettare con quel malefico struzzo di Beep Beep, perchè poi i diversi alieni invasori degli anime non hanno mai pensato ad attaccare gli eroi mentre compivano quelle infinite trasformazioni? Tuttora guardando i film scuoto la testa quando il dottore di turno svela i suoi malefici piani prima di compierli o non rimane per accertarsi che il supereroe che ha destinato ad una lenta fine non sia effettivamente passato a miglior vita. Insomma cattivi un pò di intelligenza!!! 
Infine diciamocela tutta, come farebbe l'eroe a risplendere senza il cattivo di turno che gli fa fare bella figura.?Quindi sono onorata di presentarvi i cattivi che metteranno a dura prova i nostri eroi, ma prima vi ricordo le tappe di questo splendido Blog Tour

PRIMA TAPPA - 11 novembre - Reading at Tiffany's

SECONDA TAPPA - 18 novembre - Il Rumore dei Libri 
TERZA TAPPA - 25 novembre - Stelle nell'Iperuranio 
QUARTA TAPPA - 2 dicembre - Storie di Notti senza Luna di Eilan Moon 
QUINTA TAPPA - 13 dicembre - Romanticamente Fantasy


Ecco a voi i "Cattivi":



Alistar: vampiro piuttosto giovane di appena centottantuno anni. È uno scienziato con velleità criminali. Non ha scrupoli ed è completamente indifferente a ogni forma di amore. Nel suo percorso di vita ha scoperto che esiste una razza di licantropi il cui sangue ha del miracoloso: quello dei Bryant. Il suo scopo è quello di catturare Christian e i suoi due fratelli per usarli come una banca del sangue e usufruire così del loro potere.






Caroline: pupilla di Alistar e sua amante, è una vampira che non conosce vergogna. Si presta a qualsiasi cosa che Alistar le comandi, persino se questo lede la dignità della sua persona. È un’ingannatrice e ha giocato in maniera terribile con il cuore di Christian, gettandolo in un baratro di disperazione e costringendolo a chiudere se stesso alla vita e all’amore.



Ecco un estratto dove fanno la loro apparizione:

Quelle pseudo stronzate greche lo irritavano molto.
Aveva sempre trovato stupide le leggende su Licaone, re di Arcadia. Una di queste raccontava che Zeus, sceso sulla terra per testare il comportamento degli umani, ormai dediti solo alla guerra e alla violenza, aveva trovato, tra tutti gli altri che lo idolatravano e avevano timore di lui, Licaone che lo scherniva con sprezzo, offrendogli, con l’inganno, carne umana come cibo durante un banchetto. L’ira di Zeus si abbatté quindi su di lui, trasformando l’uomo in una bestia feroce dalla forma di lupo in modo che mostrasse a tutti la sua reale indole di ingannatore e assassino.
Alistar si ritrovò a rileggere per l’ennesima volta quella favoletta, apprezzando in realtà il comportamento di Licaone disposto a rischiare tutto pur di spodestare il dio e ottenere il potere. Ciò dimostrava molta arroganza, ma anche una profonda ambizione. Un aspetto della personalità che aveva sempre ammirato in chiunque.
E ancora una volta si ritrovò a pensare a quanto poco assennati fossero gli dei. Leggenda o no, solo uno stupido poteva dare un simile potere a un uomo. Un potere che lui bramava e sapeva essere presente nella realtà.
Si narrava, che prima della trasformazione con cui lo aveva condannato Zeus, Licaone avesse avuto cinquanta figli. Ognuno di loro, tranne uno, Nittimo, era stato ucciso dal dio. Ciò che le leggende greche non narravano però, era il fatto che Licaone avesse avuto dei figli anche sottoforma di bestia. Figli che avevano in loro il potere del padre, pur essendo per la maggior parte generati da umane.
Si raccontava che tre di loro si fossero uniti con le proprie sorelle, generando così una razza di licantropi completamente pura, il cui sangue era portatore di una forza soprannaturale. Due di loro si estinsero presto, braccati e uccisi dagli dei, una sola coppia sfuggì al controllo. Gli dei, si limitarono perciò a lanciare su di loro una maledizione. Ogni famiglia che sarebbe succeduta all’altra non avrebbe avuto più di tre figli.
Nelle comunità dei vampiri questa era una leggenda che si tramandava di secolo in secolo, e pur non avendo basi scientifiche, Alistar era certo che licantropi il cui sangue era elisir di forza, esistessero sul serio.
Da centinaia di anni ormai.
Le sue ricerche lo avevano presto portato nel Nord America, nei territori fra l’Alaska e il Maine, dove aveva scoperto esserci una famiglia di stirpe maledetta, i cui antenati avevano sempre avuto tre figli, né uno in meno, né uno in più.
Aveva seguito in segreto uno dei figli, e con astuzia era riuscito a procurarsi un campione del suo sangue. Nella sua attenta analisi aveva scoperto che la struttura genetica era molto diversa rispetto a quella di qualsiasi altro licantropo.
Aveva intaccato il sangue con alcuni fra i virus più virulenti esistenti al mondo, fra cui l’ebola, e con sua somma sorpresa, aveva scoperto che gli agenti patogeni si disintegravano nel giro di un secondo non appena entravano in contatto con le cellule potenziate. Lo aveva testato con diverse malattie e i risultati erano sorprendenti. Ogni singolo germe o batterio esistente sulla faccia della Terra si dissolveva come fumo nell’aria.
Da perfetto scienziato lo aveva poi testato su se stesso, iniettandoselo puro nelle vene, e subito aveva sentito la sua forza crescere. Le zanne erano fuoriuscite spontaneamente e ogni più piccola fibra del suo corpo si era tesa.
Rischiando il tutto per tutto, aveva esposto una piccola porzione di mano al sole, ed estasiato, aveva scoperto che non bruciava. Il sangue del licantropo, seppur in piccola quantità, fungeva da filtro solare proteggendo la sua epidermide dai dannosi raggi UV in grado di ucciderlo.
Ciò significava solo una cosa: potere assoluto.
Non ancora soddisfatto aveva creato in laboratorio una potente arma batteriologica, un virus sintetico da diffondere per via aerea. Lo aveva intaccato con il sangue potenziato del licantropo e per il virus non c’era stato scampo.
Esattamente quello che sperava.
«Ali?»
Il vampiro distratto dai suoi pensieri alzò lo sguardo sulla donna che gli veniva incontro. Piegò la testa da un lato e le sorrise allargando le braccia.
«Sei ancora preso dai tuoi studi?»
«Certo Caroline, lo sono sempre. Uno scienziato non finisce mai di imparare» rispose accogliendola sulle sue gambe.
La giovane donna imbronciò le labbra piene e Alistar le passò una mano fra le lunghe ciocche di capelli biondi. Lei si passò la lingua sulle zanne fuoriuscite e si morse un labbro.
«Ho voglia di te.»
«Tu hai sempre voglia di me.»
Alistar si alzò dalla sedia girevole su cui era seduto, spense il computer, e uscì dal laboratorio dirigendosi nel salone della villa che una volta era appartenuta a un membro del parlamento.
Si fermò davanti alla finestra osservando uno scorcio sul Tamigi, illuminato dalla luna piena. Caroline fu presto dietro di lui abbracciandolo di schiena, ma Alistar non le prestò molta attenzione.
Era solo una piccola puttana che si era venduta al miglior offerente. Non era degna di lui. Di certo non era degna di quello che sarebbe diventato grazie al sangue di Christian Bryant e dei suoi fratelli. Sangue giovane, nel pieno fulgore del suo potere.
«Non stasera, Caroline» disse allontanandola da sé.
In realtà aveva un appuntamento con un’umana niente male, una giornalista che gli aveva chiesto un’intervista, una certa Denise e qualcosa.
La serata prometteva di essere molto di più. Denise, conosciuta nell’ambiente come la più disponibile sgualdrina per vampiri esistente, aveva lasciato intendere che non si sarebbe limitata a porre domande.
Non era certo il tipo che si tirava indietro davanti a una così allettante promessa. Denise, habitué del Dragonia, sapeva dell’esistenza dei vampiri, ed essendo una donna intelligente e scaltra, sapeva anche di dover preservare quel segreto se voleva mantenere la testa sul collo. Se il giornale per cui lavorava avesse anche solo accennato alla parola vampiro, tutti avrebbero saputo chi era stato e gliel’avrebbero fatta pagare molto cara. Ogni vampiro di Londra era in una botte di ferro e Denise era sul filo del rasoio. Ma non sembrava importarle.
«Già… dimenticavo, l’appuntamento con la giornalista.»
Caroline sospirò chiedendosi perché fosse innamorata di quel pezzo di stronzo. Probabilmente il suo lato masochistico le impediva di cercare qualcosa di meglio. In realtà qualcosa di meglio lo aveva avuto per un po’, anche se era stata solo una messa in scena da parte sua. Proprio non era fatta per le cose semplici e pulite.
C’era da dire che era innamorata di Alistar da decenni. Lui l’aveva trasformata, lui si era preso cura di lei durante la transizione, lui l’aveva tenuta con sé come sua pupilla. I suoi continui tradimenti erano una sofferenza, ma non poteva fare a meno di quel vampiro.
«Non tarderò. Lo sai, non significano niente.» Alistar le si avvicinò e in un gesto inusuale per lui, le diede un tenero bacio sulle labbra che sciolse la vampira in brodo di giuggiole.
«Nemmeno io» gli ricordò lei.
La verità era che Alistar era innamorato solo di se stesso, il suo ego raggiungeva dimensioni spropositate persino per uno della sua risma.
Era bello come un dio e pur essendo un vampiro piuttosto giovane, non era stupido come la maggior parte di loro. Aveva in sé la scaltrezza e l’intelligenza di un vampiro millenario.
La somma di questi fattori lo rendeva assolutamente irresistibile agli occhi di Caroline.
Alistar si limitò a sorriderle, senza negare la sua affermazione, e Caroline ebbe voglia di rompergli la testa.
«Vado al Dragonia.»
«Sta’ attento. Quel posto è diventato pericoloso ultimamente.»
«Non ora. Dopo il macello successo con Keane le acque si sono calmate. I vampiri ribelli hanno deciso di deporre le armi per un po’ e i cacciatori sono a riposo.»
«Sai benissimo che ci sono cacciatori che non depongono mai le armi. Sai di chi parlo.»
«Holloway?»
«Esatto. Senza contare chi le offre la spalla. Galahad.»
Alistar fece una smorfia di disgusto. «È solo un mercenario.»
«Mercenario o no, è uno dei vampiri più potenti in circolazione, se non il più potente e non è dalla nostra parte, questo è evidente.»
Il vampiro sospirò pensieroso. Il fatto che quel cane sciolto adesso non fosse più così sciolto, era decisamente un problema, ma si sarebbe mosso con cautela.
«Non voglio fare l’uccello del malaugurio, ma non ci sono solo loro in giro. Hai dimenticato il licantropo? È un cacciatore anche lui.»
«Non potrei mai dimenticare il licantropo. È la garanzia del nostro successo.»
Un ghigno dipinse le labbra di Alistar.
«È il licantropo, Ali, non un licantropo. Non hai forza sufficiente per contrastarlo. Se finisci nelle sue mani di te non resterà nulla.»
Stavolta Alistar la spinse via furioso. «Io sono Alistar MacNeill, i miei antenati erano guerrieri dell’antica Scozia, in me scorre sangue druido!»
Caroline si trattenne dal ridere. Uno scienziato della sua fama e statura che si lanciava in esclamazioni di quel tipo. Come dire che adesso credeva alla fata dei dentini.
«Sei un vampiro di appena centottantuno anni.»
Caroline godeva nel sottolineare le sue debolezze, tanto quanto il vampiro amava ricordarle che per lui, lei non significava niente.
«Bryant ne ha solo 25.»
«Non fa nessuna differenza per lui, potrebbe averne dieci e spezzarti lo stesso. La sua forza è comparabile solo a quella di un vampiro secolare.»
«Mi hai stufato con questa solfa. Mi viene il sospetto che quella bestia in fondo ti piaccia.»
Caroline snudò di nuovo le zanne e sibilò. «Va’ a farti fottere, Alistar.»
La vampira, furiosa, lo abbandonò e si rifugiò nella sua stanza maledicendolo.
Alistar sbuffò dicendosi che non gli sarebbe dispiaciuto liberarsi di lei un giorno o l’altro. Poi andò dritto al Dragonia, portandosi dietro tre guardie del corpo, giusto per essere sicuri di trovarsi preparati davanti a eventuali sorprese.
Come aveva preventivato, l’intervista di Denise non si limitò a delle semplici domande, ma si concluse fra un groviglio di lenzuola in un motel della zona, dove Alistar poté godere di una buona scopata e di un sostanzioso apporto di nutrimento grazie al sangue dolciastro della giornalista.
  
Prossimo appuntamento il
2 Dicembre su
Storie di Notte senza Luna!

14 commenti:

  1. Grazie per la splendida presentazione della tappa e per le tue dolci parole *_____*... e per la cronaca ero pro Will, Tom e Gatto Silvestro ...li amavo <3

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    1. Prego è stato un piacere!!!poveri cattivi maltrattati ci vuole qualcuno che li ama!!!

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  2. Grazie per questa magnifica presentazione Lara. Così come avevo detto, è un lavoro straordinario questo che hai fatto, questo e tutti gli altri a cui ti dedichi. Grazie per averci ospitato nel tuo splendido blog! *_*

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    1. Grazie a voi per avermi dato la possibilità di presentare questi personaggi e di partecipare al Blog Tour! non vedo l'ora di leggere il libro!!

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  3. oh scoprire i cattivi è il massimo davvero infatti ero curiosa di sapere con chi se la sarebbe dovuta vedere il lupacchiotto..devo dire che la vampira mi fa un pochino bene però...

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    1. forse se l'è cercata per aver tradito il nostro adorato Chris!!! comunque lo ripeto, i cattivi, per niente intelligenti!!!

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  4. Mi intriga sempre di piu questo terzo libro, mi piacciono questi personaggi, non vedo l ora di gustarmeli

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    1. anch'io fremo di impazienza per aver questo libro tra le mie manine, manca poco!

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  5. che cattivi stupendi <3 ___<3 intrigantissimi

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  6. *_______________________________* Si avvicina sempre di più l'uscita

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