venerdì 13 dicembre 2013

Recensione: Trent'anni e li dimostro di Amabile Giusti


Trent'anni e li dimostro
Amabile Giusti
€ 1,99
316 pg


Carlotta ha quasi trent’anni, e si considera una sfigata cronica: è alta quanto un puffo, si è da poco licenziata da un lavoro sicuro ma noioso, ha una famiglia a dir poco folle e non riesce a trovare un fidanzato decente. Fino a quando, per guadagnare qualche soldo, decide di affittare una stanza della sua casa, e l’affascinante Luca irrompe nella sua esistenza tutto sommato placida. Non è decisamente un inquilino perfetto, Luca: è disordinato, fuma troppo, e ha il pessimo vizio di portarsi a casa le sue conquiste, una diversa ogni notte, facendo sentire Carlotta una vera schifezza. Perché, a dispetto di tutto, nonostante non sopporti l’idea di essersi innamorata del solito maschietto predatore che tratta le donne come fazzoletti di carta, lei ne è segretamente pazza. Ma non ha alcuna intenzione di farglielo capire né di farsi usare come un kleenex.
In una girandola di eventi buffi, Carlotta dovrà destreggiarsi tra una madre crudele e un po’ sgualdrina, una sorella bellissima e più sgualdrina della madre, un padre timido che coltiva rose, una tribù di parenti bizzarri, un nuovo lavoro da meteorologa, e Luca che la tratta come un comodino di scarso pregio, riempiendole la casa di donnine allegre che rubano tutti i suoi elastici di Peppa Pig.
Un romanzo spassoso, in cui anche i momenti malinconici sono raccontati con leggerezza, su una donna moderna, non giovanissima, non bellissima, ma piena di grinta, che cerca di trovare il proprio posto nel mondo.



Non sono così presuntuosa da credere di piacergli, ma se così fosse, sarei tentata di spiegargli che la mia vita sentimentale va per l’incasinato, che sogno di fare sesso col mio inquilino pagante, che un giovane pittore con gli occhiali mi ha richiamato un’altra volta stamattina, e che la mamma medita di farmi accompagnare al matrimonio da un tale Catello se non porterò con me Luca, il che è una specie di terrificante minaccia, considerati i tipi ai quali tende ad affiancarmi. Vorrei dirgli che sono una zitellona un po’ pazza, che parlo a sproposito, che reggo malissimo l’alcool e mi ricordo come si fa l’amore solo perché faccio le prove generali in sogno.
Naturalmente non gli dico nulla, sono pazza, ma non del tutto cretina.

Parola di Carlotta che alla soglia dei trent’anni si trova a vivere una vita non proprio idilliaca alla ricerca di un lavoro che le permetta di vivere senza l’assillo dei conti da pagare e che la riscatti agli occhi della madre e della strabiliante e bellissima sorella, modella di mani.
Per ora si accontenta di sbarcare il lunario dividendo l’appartamento con Luca, il dio del sesso a quanto sembra, date le performances che si svolgono nella sua stanza e che vedono l’alternarsi di stupende ragazze dai corpi perfetti con cui Carlotta suo malgrado si trova a intrattenere rapporti fatti di menzogne quando il bel Luca immancabilmente, dopo una notte selvaggia, le scarica. Il rapporto tra i due coinquilini potrebbe definirsi platonico, amichevole, anche se ogni tanto qualche scappatella dalla retta via non fa che aumentare le speranze e le illusioni di Carlotta che ormai per Luca ha perso la testa. Tra pittori assatanati, imbarazzanti reportage televisivi, matrimoni hollywoodiani e ricche sconosciute, la nostra Carlotta avrà il suo bel da fare per conquistare il cuore di Luca, o forse tanti sforzi non sono necessari?

Ringrazio Amabile Giusti che mi ha dato l’opportunità di conoscere in anteprima la dolcissima, divertentissima e spiazzante Carlotta, soprattutto Luca e il suo fisico da David di Michelangelo. Questa volta Amabile ci regala un chick-lit veramente divertente e con situazioni al limite del surreale, anche se la realtà a volte può essere più sorprendente della fantasia stessa. Dire che mi sono ritrovata in Carlotta, quasi trentenne in perenne conflitto con madre e sorella e con una famiglia che la compatisce perchè destinata a essere la zia zitella, è a dir poco. Al giorno d’oggi nonostante il femminismo, l’emancipazione, la donna forte e indipendente, diciamoci la verità, ci sono ancora famiglie che umiliano le povere ragazze che superati i trenta non hanno ancora un marito e una nidiata di figli. Per la maggior parte di loro dovrebbero accontentarsi del primo che passa e lasciar perdere cose frivole e poco importanti come l’amore, la tenerezza, la complicità.
Ma Carlotta sa bene quello che vuole e pur commettendo qualche errore, lasciandosi travolgere da una sciocca rivalità con la sorella, non è disposta a scendere a compromessi, sa chi ama e perché, e non si vuole accontentare di niente di meno, a scapito di una vita di solitudine.

Mia madre sostiene che sono troppo torpida, che dovrei darmi una mossa, accorciare le mie gonnelle da suora, decidermi finalmente ad aprirmi, e detto da una che, dopo venticinque anni di matrimonio, ha avuto una scappatella con un ballerino di salsa conosciuto a un corso di danze latine, mi sembra un consiglio autorevole. Ma cosa posso farci se gli uomini coi quali esco non mi suscitano alcun pensiero piccante? Cosa posso farci se quando mi baciano, la mia mente divaga pensando alla bolletta del telefono, e quando mi toccano ho un’unica reazione istintiva: assestargli una ginocchiata nei marroni?

Ecco quindi che la nostra protagonista non si arrende alle pressioni materne e della società, trova un lavoro che pur mettendola in situazioni estremamente imbarazzanti ed esilaranti, vi assicuro che più di una risata è assicurata, le permette di acquisire quella fiducia in se stessa in grado di aiutarla ad affrontare il mondo con la testa un po’ più alta, anche se qualche scivolone è ancora dietro l’angolo.
E poi c’è Luca che, nonostante i suoi mille difetti e soprattutto la propensione a saltare allegramente e facilmente tra le lenzuola con chicchessia, senza curarsi troppo di chi ferisce, anzi qualche volta proprio con l’intenzione di ferire, in realtà nasconde una complicata situazione familiare e soprattutto una necessità d’affetto che le sue acrobazie non sembrano colmare.
Il rapporto tra i due è complicato, sono coinquilini, amici, fratello e sorella a volte, iperprotettivi, gelosi, infuriati, vendicativi, insomma esplorano tutta la gamma dei sentimenti umani rimanendo però troppo spesso  lontani da quello che potrebbe rendere felici entrambi. Si ritrovano a giocare con il fuoco, che in una vampata brucia  ed infatti rimangono scottati, finendo per ferirsi pur senza volerlo. A risolvere la situazione che potrebbe degenerare la più insospettabile dei Cupido. Tutti gli altri personaggi, divertenti, pazzi, insopportabili, teneri, da prendere a calci nel sedere, e vi posso assicurare ce ne è più di uno, a partire dai familiari fino alle improbabili amiche, vi ricorderanno pericolosamente qualcuno che già fa parte della vostra vita. Se amate i chick-lit, le storie che vi strappano una risata leggendo e vi fanno guardare storto dalle persone al vostro fianco che si domandano che cosa avete da ridacchiare, allora non perdetevela. Leggera quanto basta, cruda nella realtà, piccante nei punti giusti, romantica come una dolce storia d’amore!

Voto:  quando si ha bisogno di ridere e di credere ancora nella possibilità di amare

8 commenti:

  1. Ma che bella recensione Lara, uno dei miei prossimi acquisti, anche se non ho un kindle non importa, viva gli smarthphone ma lo devooooo leggere!

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    1. per Luca ho scelto una nota conoscenza!!!! e mi sono limitata!!!

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  2. wowwwwwwwwww sembra bellissimooooooooo!!!!!!

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    1. se ti piace il genere chick-lit questo è molto carino e divertente, a tratti però un pò crudele!!

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  3. Ok 'affambrodo le letture che volevo fare a Natale, questo le supera tutte!

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    1. questa è troppo divertente!!! anche romantica a suo modo! te la consiglio!

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