mercoledì 5 febbraio 2014

Recensione: Per una volta nella vita di Rainbow Rowell


Per una volta nella vita
Rainbow Rowell
Piemme Open
€ 15,50
350pg


Eleanor è appena arrivata in città. La chioma riccia rosso fuoco e l’abbigliamento improbabile, ha lo sguardo basso di chi, in pasto al mondo, fa fatica a sopravvivere. Park ha tratti orientali che ha preso dalla madre coreana e veste sempre di nero. La musica è il suo rifugio per tenersi fuori dai guai. La loro storia inizia una mattina, sul bus che li porta a scuola. Park è immerso nella lettura dei suoi fumetti e perso tra le note degli Smiths, Eleanor si siede accanto a lui. Nessun altro le ha fatto posto, perché è nuova e parecchio strana. Il loro amore nasce dai silenzi, dagli sguardi lanciati appena l’altro è distratto. E li coglie alla sprovvista, perché nessuno dei due è abituato a essere il centro della vita di qualcuno. Tra insicurezze e paure, Eleanor e Park si scambiano il regalo più grande: amare quello che l’altro odia di sè, perché è esattamente ciò che lo rende speciale. Sarà la loro forza, perché anche se Eleanor non sopporta quegli sfigati di Romeo e Giulietta, anche il loro legame deve fare in conti con un bel po’ di ostacoli, primo fra tutti la famiglia di lei, dove il patrigno tiranneggia incontrastato. Riusciranno, per una volta nella vita, ad avere ciò che desiderano?


Chi tra noi, con già qualche anno sulle spalle, non ricorda il primo amore? Quanti sono coloro così fortunati da averlo ancora accanto, ancora lì a stringergli la mano come fosse il primo giorno?


Eleanor e Park si sono incontrati come nelle più classiche delle storie, un giorno sul bus della scuola dividendo un sedile, poi dei fumetti, poi la musica e infine il respiro. Park vive in quel quartiere da sempre e la famiglia di suo padre prima di lui, da quando lì non c’erano altro che campi da coltivare. La madre di Park è coreana ed è a causa di quegli occhi un po’ a mandorla, la pelle color miele, i capelli neri come l’inchiostro che dovrebbe sentirsi diverso dagli altri ragazzi, invece non è così, è qualcosa che ha dentro che teme di far emergere che provoca quella frattura tra lui e gli altri. Eleanor invece vive in un casa malmessa con la madre, quattro fratelli ed un patrigno costantemente ubriaco e violento, ha i capelli rossi, una figura importante, il suo abbigliamento è messo insieme con un po’ di fortuna, sa di essere diversa e pur non volendo non può fare a meno di mostrarlo.
Il sentimento nasce piano tra i due ragazzi, i quindici centimetri che li separano sul sedile man mano diminuiscono finchè le mani non si sfiorano, le spalle si toccano, Park tira le ciocche dei capelli di Eleanor, lei respira il suo profumo e trema. Perché mentre Park tutto sommato ha una vita agiata, una famiglia che lo ama, Eleanor invece vive costantemente nel timore di essere cacciata di casa, come già le è successo, di provocare le ire di un uomo che la guarda con cattiveria, di lasciare soli i suoi fratelli all’ombra di una madre ormai succube e forse anche un po’ complice. Ecco quindi che il loro primo amore nasce su un autobus sotto gli occhi degli altri ragazzi che non possono fare  a meno di infierire su una ragazza che non fa niente per nascondere quanto diversa lei sia da tutti loro. Cresce in pomeriggi passati a casa di Park sotto l’occhio vigile della madre di lui, che vorrebbe qualcosa di diverso per il figlio salvo poi accettare che anche il figlio è diverso da come lei lo vorrebbe, e i modi burberi del padre di Park che nonostante i suoi conflitti interiori impara ad amare quel figlio tanto lontano da lui. Continua a crescere in attimi rubati in un vicolo buio, sulle note della musica prodotta dalle cassette registrate con compilation di mille cantanti, attraverso la scoperta di un corpo che appartiene all’altro.


ELEANOR
La prima volta che Park le aveva tenuto la mano, era stata una sensazione così bella da oscurare tutte le cose brutte. Il bene che le aveva procurato era più grande di ogni male che avesse mai provato.
PARK
All’alba i capelli di Eleanor si incendiavano. Gli occhi erano scuri e luminosi, e le braccia di Park non avevano dubbi su di lei. La prima volta che le aveva toccato la mano, aveva capito già tutto.


Il primo amore narrato e vissuto come dovrebbero essere tutti i primi amori ma Eleanor e Park lo sentono purtroppo in modo totalmente diverso. Per Park è impensabile non viverlo pienamente, alla luce del sole e credere che questo sentimento non possa durare per sempre, in lei ha trovato la sua metà mancante, la forza di essere se stesso e poco importa se ciò è successo a 16 anni e il futuro sembra un luogo molto lontano, lui sa che il futuro lo passeranno insieme. Eleanor abituata a vedersi strappato tutto ciò a cui tiene, a guardarsi costantemente le spalle, sa che l’amore non è per sempre, che a volte è solo una mera illusione capace di far soffrire ed annientare la persona che ami, per questo vuole solo vivere il presente e sperare che duri il più a lungo possibile. Ingenuo Park. Illusa Eleanor.
Nonostante avessi letto tante recensioni, nonostante la premessa della prima pagina mi avesse messo in allerta, mi sono trovata totalmente spiazzata e assolutamente impreparata alla storia che ho vissuto tramite queste pagine. Il sorriso sulle labbra che mi aveva accompagnato all’inizio della lettura, i ricordi che si affollavano tra i fogli di carta e inchiostro hanno lasciato ben presto spazio ad una sensazione di soffocamento, il cuore strizzato in una morsa ed un malessere costante in quella parte dello stomaco dove un tempo hanno svolazzato le farfalle. Rainbow, mai nome di autore fu più adatto all’opera, è stata capace di scrivere una storia in cui tutti potranno riconoscersi, di descrivere il primo amore come tutti lo abbiamo vissuto, leggendo si compie un salto indietro nel tempo rispolverando emozioni che si credevamo dimenticate, con uno stile allo stesso tempo poetico ma crudo, la realtà che si sposa con l’ideale. I punti di vista alternati, le voci di Eleanor e Park che si rincorrono e si raccontano, due visioni diverse ma unite nei sentimenti non possono fare a meno di accompagnare chi ha avuto la fortuna di incontrali per moltissimo tempo. Ho finito il libro ieri sera incapace di andare a dormire finchè non fossi arrivata alla fine ed una volta concluso, con quella pagina che dice tutto e non dice niente, il sonno ha fatto molta fatica ad arrivare. Alla fine, quando ho trovato il coraggio di chiudere il libro solo una domanda è rimasta nella mia testa:”Chissà dove sono ora Eleanor e Park?” E sperando, pregando, in un futuro per loro, ho potuto finalmente spegnere la luce e chiudere gli occhi. 

Voto: Il primo amore, sperando che sia per sempre

6 commenti:

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    1. mamma mia mi ha fatto il cuore in tante bricioline, le sto ancora ricomponendo!!!

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  2. Sono contenta che ti sia piaciuto, questo libro è un concentrato di tenerezza.

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    1. ho aspettato tanto per leggerlo ed alla fine l'ho divorato, non riuscivo a metterlo giù!! Bellissimo, romantico, tragico, straziante, perfetto ed imperfetto come tutti i primi e grandi amori!

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  3. Oh, ma che meravigliosa recensione. Credo che sia arrivato il momento di leggerlo!!!
    Sono sicura che mi piacerà!

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    1. E' bellissimo, romanticssimo, dolcissimo e tragico!!! come tutti i veri primi amori!!

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