L'orgoglio dei Richmond
Amabile Giusti
€ 1,99
277 pg
Inghilterra, fine Settecento. Rudyard di Trent ha tutto ciò che si può desiderare dalla vita. È giovane, nobile, affascinante e un inguaribile libertino. Non ha mai incontrato l’amore, né si augura di incontrarlo. Ma un aristocratico ha dei doveri nei confronti della propria casata, tra i quali mettere al mondo dei figli, possibilmente maschi e legittimi, e il matrimonio è l’unico modo per ottenere tale risultato. Questo è ciò che pretende da lui il duca di Steventon, nonno autorevole e tirannico, l’unico verso il quale egli nutra un po’ di rispetto. Pertanto, all’età di ventotto anni, il marchese di Trent si vedrà costretto ad accantonare i duelli, le bevute, le scommesse e le ballerine, per frequentare qualche fanciulla di buona famiglia.
Sulla sua strada, in senso letterale, giungeranno la giovane Lyselle, tanto graziosa quando sciocca, e la sorella di quest’ultima, Allyson, il cui aspetto ordinario e i cui modi glaciali suscitato subito, a pelle, tutta la sua antipatia. Mentre Lyselle cerca di carpirne le attenzioni, Allyson le respinge e anzi dimostra di disprezzare lui, le sue ricchezze, e la vita dissennata che conduce. Rudyard di Trent, abituato a essere riverito dagli uomini e corteggiato dalle donne, insolentito da tanta impudenza, medita subito di conquistarla e di farle conoscere il significato della parola “disperazione”.
Ma l’amore non gioca pulito coi cuori degli uomini. Per uno straordinario gioco di circostanze, infatti, Rudyard e Allyson saranno costretti a trascorrere del tempo insieme, e lui si renderà ben presto conto di essere attratto dall’unica donna che si dimostra disinteressata alle sue proposte. Tra i due si instaurerà un clima di reciproco dispetto, di apparente avversione, che nasconde una realtà ben diversa e un sentimento più forte di quanto entrambi vogliano ammettere.
Durante una frivola Stagione londinese, tra feste danzanti, gite in carrozza, baci rubati e litigi d’amore, i destini di tutti si mescoleranno come carte da gioco, e Rudyard e Allyson impareranno a conoscersi, a sopportarsi, a perdonarsi e amarsi nonostante i pregiudizi, le differenze sociali, e la loro stessa testardaggine.
Se
qualcuno avesse ancora dei dubbi sull’innegabile talento di Amabile Giusti,
ecco che questa piccola storia, forse un po’ scontata, ma scritta egregiamente
e capace di conquistare anche i cuori dei più reticenti dissiperà ogni dubbio
si possa avere sulla bravura e, soprattutto, la versatilità di quest’autrice.
Leggendo i libri di Amabile ho avuto modo di avventurarmi in una storia fantasy
grazie ad Odyssea, giovane strega con un destino importante, e nel genere
chicklit con Trent’anni e li dimostro dove ho potuto conoscere Carlotta con la sua
stravagante famiglia e l’aitante coinquilino capace di prestazioni notturne
notevoli, ed ora ecco un romanzo che va a toccare le corde più profonde del mio
cuore.
Prima di diventare una grande appassionata del genere fantasy e di tutte
le sue derivazioni, le mie prime letture sono state i tanti romanzi Harmony che
mia madre lasciava in giro per casa, L’orgoglio dei Richmond mi ha permesso di
ritornare in qualche modo a questo primo amore. Certo definirlo un Harmony
potrebbe essere un po’ riduttivo, anche se la storia di per sé riprende i
canoni classici del genere, l’aristocratico arrogante e potente che si scontra
con la semplice ed orgogliosa ragazza, scintille, malintesi, baruffe, baci
rubati e poi l’inevitabile lieto fine. Eppure L’orgoglio dei Richmond ha
qualcosa in più da ricercare nei suoi personaggi. L’arrogante marchese Rudyard,
con la sua superbia e i suoi colpi di testa, con la schiettezza data dal sapere
di potersi permettere tutto, cose e persone, con la sua faccia da schiaffi è un
ragazzaccio che conquista subito il cuore delle fanciulle che si trova di
fronte, anche perché dietro quell’apparenza e quella scorza dura di uomo di
mondo, nasconde l’insicurezza di una persona cresciuta all’ombra di una
personalità altrettanto forte, il duca suo nonno. Un nonno che pretende di
gestire ogni aspetto della vita del nipote chiudendo però un occhio di fronte
alle sue intemperanze, basta che queste non arrechino onta al buon nome della
famiglia. Ecco quindi che Rudyard decide di contrarre un matrimonio con
un’insipida contessina con il bene placido del nonno ma anche per il rifiuto di
una certa donzella che credeva di far cadere tra le sue braccia con promesse
materiali e non di certo sentimentali.
Tale donzella potrete ben immaginare si
tratterà di Allyson, allegra zitella di 24 anni, il cui impegno quotidiano è
quello di provvedere alla famiglia con la misera rendita lasciatele dal padre e
porre un freno al vizio del gioco della madre e alla licenziosità della
bellissima sorella, la prima potrebbe portarle sul lastrico, l’altra nel
disonore. Allyson è una ragazza con i piedi per terra, ma anche un orgoglio a
dir poco smisurato, tale da far invidia a quello del marchese, per questo
motivo sentendo nascere nel suo cuore dei sentimenti piuttosto inopportuni decide
di allontanarsi da colui che ne è l’oggetto. Ma se due persone sono destinate a
stare insieme nessuno potrà separarli e quindi ecco che a Londra le loro strade
continuano a incrociarsi, al parco, nei salotti buoni, nelle sale da ballo ma
anche in luoghi dove una signorina per bene non dovrebbe mai mettere piedi.
Ogni incontro tra Allyson e Rudyard è particolare e sorprendente, soprattutto
inaspettato, i dialoghi fra i due sono caratterizzati da botte e risposte
taglienti, dirette, schiette ed alla fine nessuno dei due si può dire vincitore
o vinto. Di certo il lieto fine ce lo fanno penare alquanto ma fino all’ultima
pagina il lettore non potrà fare a meno di sorridere ed augurare tutto il bene a
questa coppia orgogliosa e testarda. I due protagonisti inoltre sono circondati
da una girandola di personaggi che non si può fare a meno di amare o odiare,
anche se qualcuno risulterà avere un lato nascosto insospettabile. Di certo più
di una volta ho avuto la tentazione di prendere a ceffoni la frivola e vanesia
sorella di Allyson, Lyselle, come anche la madre pronta a scaricare problemi e
responsabilità sulla figlia maggiore, i loro comportamenti sono portati
all’eccesso e risultano essere loro le vere antagoniste della storia, grazie al
cielo alla fine avranno quello che si meritano grazie al maggiore Oberon. Non
lasciatevi ingannare dalla sua aria da bonaccione, come dall’aria ingenua e
innocente della contessina, quasi moglie di Rudyard, in lei si nasconde una
mente addirittura machiavellica. Comunque ogni personaggio di questo libro ha un
carattere esasperato ed eccessivo nei modi, ma come più volte ripetuto da
Amabile, questa è una piccola storia nata solo per divertire e passare il tempo
quindi non importa se a volte i loro comportamenti possano sembrare inverosimile,
lasciatevi solo trasportare dalle emozioni che vi suscitano.
La
storia leggera, divertente, romantica, e lo stile aggraziato ed adatto all’ambientazione
Regency, anche se con qualche piccola libertà, fanno si che quando si chiude il
libro si ha come la sensazione di lasciare un vecchio amico che sai ti mancherà
tantissimo. Personalmente ho divorato le pagine rallentando quando ho iniziato
a vederne aumentare il numero, consapevole di essere in procinto di arrivare
alla fine della storia, e a distanza di giorni continuo a rileggere qualche
pagina, tale è la nostalgia che provo per quella coppia di testoni di Rudyard e
Allyson. Se avete voglia di una bella e orgogliosa storia d’amore questo è il
libro che fa per voi!
Voto: un'orgogliosa storia d'amore
Splendida recensione per un romanzo da amare *_*
RispondiEliminatu sicuramente lo amerai!!!
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