Bianco e Nero Parte II - I draghi del potere
P. Marina Pieroni
€ 2,99
465 pg
La Principessa Serenia è in viaggio. Un viaggio in cerca di se stessa e del potere del drago che alberga in lei. È confusa e travolta dagli eventi e sta acquisendo la consapevolezza di una guerra imminente. Dentro di sé sta trovando la forza per dominare gli elementi magici e trovare il suo vero potere, aiutata dai suoi migliori amici.
Il Principe Gilbert è rimasto al castello nero, grazie al legame di sangue sente tutto quello che prova Serenia. Nel bene e nel male. La sua anima da demonio urla per potersi liberare e lui ha mille sfaccettature in sé. Buono o cattivo? Nero o bianco?
Tra demoni, potenti magie, creature evocate e duelli di spada il Viaggio per le Terre di Arret continua, più magico che mai.
Ecco
il seguito, o meglio la seconda parte, del libro Bianco e Nero della autrice P.
Marina Pieroni, infatti la storia riprende esattamente dove si è interrotta la
prima parte e devo dire che questo mi ha leggermente confuso perché l’inizio è
stato troppo drastico ripartendo esattamente dal punto in cui avevamo lasciato Serenia e Gilbert nel primo volume. Forse sarebbe stato necessario un piccolo
capitolo con un riepilogo per rendere la transizione più dolce, ma vedendolo
come proseguimento di un libro più corposo, come effettivamente è, allora non
possiamo che iniziare la lettura facendo mente locale sul passato, anche perché bastano poche pagine per riprendere
le fila della storia e continuare a seguire Serenia e la sua numerosa compagnia
composta dalle sorelle, Morea e Sydia, il capitano delle guardie e amico fidato Angher, il maestro
di ballo August, i gemelli Rote e Irina e la cugina Silva. A loro ben presto si
unirà il pescatore Ezechiele e, di tanto in tanto, un ladruncolo di nome Tristan
che con la principessa Bianca ha un particolare feeling.
Gilbert invece è rimasto nel castello Nero dove il ritorno del padre sottoforma di spirito preannuncia una nuova guerra contro il Regno Bianco, nonostante ciò il principe-demone continua a seguire sua moglie grazie al legame che si è creato tra di loro e anche grazie al suo fidato amico, Danase L’incontro tra i due giovani segnerà il destino delle Terre di Arret e della magia che le avvolge.
Gilbert invece è rimasto nel castello Nero dove il ritorno del padre sottoforma di spirito preannuncia una nuova guerra contro il Regno Bianco, nonostante ciò il principe-demone continua a seguire sua moglie grazie al legame che si è creato tra di loro e anche grazie al suo fidato amico, Danase L’incontro tra i due giovani segnerà il destino delle Terre di Arret e della magia che le avvolge.
Diciamo
che gran parte del libro è basato sul viaggio di Serenia alla ricerca del nido
dei draghi affinchè possano aiutarla a scoprire le origini del suo potere e
delle sue ali, che ancora non hanno deciso di palesarsi, ma quello di cui viene a
conoscenza attraverso questo viaggio, gli incontri con persone amiche ma anche
con nemici insospettabile, è la storia di un intero mondo con le sue leggende
che narrano la realtà più di quanto si possa pensare e, soprattutto, segreti di
famiglie che vivono ancora nelle persone da essi generate. In realtà il viaggio
di Serenia è un viaggio che la detentrice del potere Bianco compie in un certo
senso all’interno di se stessa, impara a gestire i poteri ma soprattutto a scoprire
emozioni e sentimenti, a comprendere che
la luce non può esistere senza l’oscurità e viceversa. Che in ognuno di noi ci
sono luce e tenebre ma sono le scelte che compiamo a definirci come buoni o malvagi
e non l’appartenza ad un regno, ad una famiglia o ad un potere.
Allentò
la presa delle gambe, le piegò e si portò sul dorso. Si alzò in piedi sicura di
sé e allargò le braccia. Senza alcun timore, senza alcuna incertezza, l’aria
era sua amica e la sosteneva devota per non farla cadere. Stava cavalcando in
piedi un drago bianco. Era questo il suo mondo, era questa la sua massima
espressione di libertà. Era puro spirito.
Così come Gilbert
nella sua completa oscurità, nel suo essere demone suo malgrado, trova quel barlume
di luce che lo porta ad essere un sovrano severo ma giusto con il suo popolo
e un uomo che concede tutto se stesso alla donna che ama ma che non perdona di
essere tradito da coloro in cui ha riposto piena fiducia. E’ nello scontro
finale, dove Nero e Bianco si confondono, si uniscono, prevalgono l’uno sull’altro,
che Serenia e Gilbert riescono a mettere pienamente a nudo la loro anima ed
accettare l’una l’oscurità che si cela nel suo cuore, l’altro lo spiraglio di
luce che lo salva dalla sua dannazione. Vi dirò che è principalmente nelle
ultime pagine che ho apprezzato questo libro, anche perché il personaggio di Gilbert
mi affascina molto, pur essendo in tutto e per tutto un demone dotato di determinati istinti e necessità, è capace di controllarsi ed essere una persona giusta e corretta
salvo poi a volte lasciarsi guidare da quella parte oscura che prevale quando
il suo orgoglio e il suo cuore vengono feriti, quindi in quelle pagine in cui
Gilbert compare e da il meglio e il peggio di se ho trovato pieno appagamento.
“Si,
Gilbert è un mostro. Ma ha anche un lato umano, nonostante tutto. Quanto può
essere sottile il confine tra redenzione e dannazione? O tra odio e amore? Devi
prima capirlo se vuoi davvero decidere cosa fare. In Gilbert c’è un lato
bianco, d’altronde anche in te c’è un lato oscuro, o no?”
Per quanto riguarda Serenia, per la maggior parte della lettura il mio giudizio
è rimasto sospeso, come per il primo libro, non mi convinceva,
forse un po’ troppo debole a tratti quasi infantile, salvo poi riscattarsi
nelle famose pagine finali. In pratica
entrambi i personaggi principali hanno bisogno dell’altro per risplendere e mettere
in risalto quanto del bianco e del nero sia presente nella loro anime. Un’altra
pecca che ho riscontrato è l’abbondanza di personaggi secondari che Marina ha introdotto,
specialmente quelli facenti parte della compagnia di Serenia, erano decisamente troppi, infatti qualche volta ho avuto l’impressione che qualcuno di loro venisse
trascurato, o che comunque l’autrice non riuscisse a gestirlo al meglio come
per esempio Silva ed i gemelli Irina e Rote; diciamo che una sforbiciata ai personaggi
ed alla vicende forse avrebbe giovato alla leggibilità del libro e permesso di
seguire con più facilità le vicende.
Comunque niente si può dire e, anzi grande merito va a Marina, per l’originalità del mondo che ha creato con riferimenti ad artisti, opere e personaggi realmente esistiti, la cui collocazione si spiega con una particolare visione dell’evoluzione della civiltà terrestre ed anche al mistero dei draghi ed alla nascita del Regno Bianco e del Regno Nero. Forte sono state le influenze di anime e film degli anni Ottanta e Novanta, come ha avuto modo di scoprire chi ha seguito il tour e, soprattutto, ha notato chi come me ha superato già la trentina. Lo stile di scrittura è molto semplice, quasi colloquiale e per questo motivo di certo la storia potrebbe essere rivolta tranquillamente ad un pubblico giovane e desideroso di una storia avventurosa e romantica, anche se la presenza di avvenimenti e situazioni forti consiglierebbero la lettura ad un pubblico già più maturo.
Comunque niente si può dire e, anzi grande merito va a Marina, per l’originalità del mondo che ha creato con riferimenti ad artisti, opere e personaggi realmente esistiti, la cui collocazione si spiega con una particolare visione dell’evoluzione della civiltà terrestre ed anche al mistero dei draghi ed alla nascita del Regno Bianco e del Regno Nero. Forte sono state le influenze di anime e film degli anni Ottanta e Novanta, come ha avuto modo di scoprire chi ha seguito il tour e, soprattutto, ha notato chi come me ha superato già la trentina. Lo stile di scrittura è molto semplice, quasi colloquiale e per questo motivo di certo la storia potrebbe essere rivolta tranquillamente ad un pubblico giovane e desideroso di una storia avventurosa e romantica, anche se la presenza di avvenimenti e situazioni forti consiglierebbero la lettura ad un pubblico già più maturo.
In
conclusione Bianco e Nero parte II è la degna conclusione di una storia ben
scritta, originale e con personaggi che
in un modo o nell’altro lasciano un segno in colui che li incontra, capaci di
affascinare nei loro pregi così come nelle loro imperfezioni, ma proprio in
virtù di questi assolutamente umani e indimenticabili.
P.S. Lo so che in tanti lo hanno detto ed io stessa l’ho sollecitata ma adesso ne
faccio richiesta formale, una bella mappa permetterebbe meglio di seguire
l’avventuroso viaggio di Serenia nelle Terre di Arret, quindi Marina mi
raccomando rilasciala al più presto!
Voto: amore e dolore, passione e odio, bianco e nero
bellissima recensione, io aspetto l'uscita del cartaceo per avere la mia collezione completa.
RispondiEliminacomunque al cartaceo, magari completo ci sto facendo un pensierino anch'io!!!
EliminaGrazie per la bella e sincera recensione. Sulla Mappa sto lavorando, ci tengo molto e sto cercando la via più semplice, o meno difficile, per avvicinarsi al risultato voluto. :)
RispondiEliminabenedetta mappa, non vedo l'ora di vederla!!1 Grazie sono contenta che la mia recensione ti sia piaciuta!
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