Recensione: Chi è Mara Dyer di Michelle Hodkin

Chi è Mara Dyer? (#1)
Michelle Hodkin
Mondadori (Chrysalide)
€ 17,00
431 pg

Era solo un gioco. Eppure Mara non voleva partecipare alla seduta spiritica con le sue amiche Rachel e Claire. Sei mesi dopo, Mara si risveglia dal coma in una stanza di ospedale. E le sue amiche sono morte. Cos'è successo quella notte al manicomio abbandonato? Perché Mara è l'unica sopravvissuta? Orribili allucinazioni iniziano a perseguitarla e un dubbio si insinua nella sua mente: e se fosse stata lei a causare quelle morti, come aveva predetto la seduta spiritica? L'incontro con il turbolento, bellissimo Noah potrebbe essere la sua salvezza o la sua definitiva condanna. Perché anche Noah ha un segreto, legato al grande mistero che la tormenta: chi è Mara Dyer?

Se i tuoi incubi fossero ricordi di un passato da dimenticare, se gli specchi della tua casa fossero pieni di persone che dovrebbero essere morte, se i tuoi desideri più oscuri divenissero realtà, chi mai ti potrebbe credere? La madre psicologa, il padre avvocato, due fratelli perfetti  che sembrano appena  usciti da uno spot della Mulino Bianco? O forse il ragazzo più sexy della scuola che non riesce a staccare gli occhi da te anche se stai facendo di tutto per farlo scappare a gambe levate? Lei è Mara Dyer, ma questo non è il suo vero nome, o forse si?

Primo volume di una trilogia che sta riscuotendo enormi successi, ed a ragione, non ringrazierò mai abbastanza Alessandra per avermi iniziato alla serie, Chi è Mara Dyer potrebbe essere classificato come fantasy per le sue componenti surreali ma decisamente gli si accorda meglio la definizione di thriller. Durante la lettura più volte si è colti dal dubbio su cosa sia reale e cosa no, se quello che vede o sente Mara sia frutto della sua mente, del suo stress post traumatico, o dei farmaci che è costretta a prendere, o ancora è tutto reale e solo lei ne è consapevole. Mara è un personaggio complesso, ansioso, difficile da amare, onestamente ancora non ho capito se mi piaccia o meno, al contrario della sua controparte maschile: Noah Shaw.

Noah ha tutte le caratteristiche del bad boy, sexy, ricco, bello, affascinante , intelligente, romantico, divertente, pronto a tutto per difendere Mara, capace di sconvolgere gli ormoni di una ragazza senza nemmeno toccarla, figurarsi baciandola, vi posso assicurare che in breve vi innamorerete di lui e cercherete disperatamente un uomo capace di inginocchiarsi per allacciarvi le scarpe. Mettendo a tacere i miei di ormoni in subbuglio torniamo a parlare del libro. Analizzando da un punto di vista strettamente oggettivo il libro è pieno di cliché. Ragazza con un passato alle spalle si trasferisce in nuova scuola dove viene subito etichettata come sfigata di turno: cliché. Si fa subito un amico, emarginato come lei, che la mette in guardia da bad boy sexy: cliché. Bad boy sexy, che si è divertito con la stragrande maggioranza della popolazione femminile del circondario, perde testa per ragazza nuova ed è disposto a fare da tappetino per lei: cliché. Entrambi hanno un segreto che non possono svelare a nessuno: cliché. Insomma avete capito cliché ad iosa, allora perché mi sento di consigliarvi questo libro?

Perché non ho ancora capito dove vuole andare a parare. Essendo io una lettrice onnivora e compulsiva, motivo per cui è molto difficile sorprendermi e conquistarmi, in questo caso sono stata completamente rapita dalla storia e incapace di comprendere quale fosse il disegno che si andava delineando attraverso le pagine e gli avvenimenti che vedono coinvolti i due protagonisti. Le ragioni delle loro particolari capacità, quella famiglia di Mara troppo perfetta per essere vera, il passato della ragazza che emerge a tratti ma non si capisce perché, quell’incipit in cui lei dice di non chiamarsi veramente Mara, ma perché usa un nome falso? Cosa lega questi due ragazzi, Mara e Noah, che sembrano essersi trovati per puro caso anche se il destino pare avesse iniziato a orchestrare molto tempo prima questo incontro? Insomma un primo volume che mi ha riempito la testa di interrogativi senza riuscire a dare risposta nemmeno ad uno. Quei vaghi accenni alla nonna di origini indiane, quei continui salti avanti e indietro nel tempo che sembrano voler svelare qualcosa sul passato di Mara ma in realtà non fanno altro che gettare più ombre sul presente. Chi è Mara Dyer è un libro che al di là della scontatezza della costruzione della storia in realtà cela un interessante intreccio psicologico, un libro che strega e ti spinge a voler sapere di più, a cercare di svelare tutti i misteri che si nascondono nell’oscurità.

Un appunto alla Mondadori devo farlo, ho trovato molti errori e refusi, trattini non inseriti ,che in un libro in cui reale e irreale si confondono rendono la lettura difficile e strana perchè ti continui a domandare se certe cose sono volute o solo dovute ad un errore dell’editore.

In conclusione un libro che vi catturerà e vi trascinerà nella sua storia e vi farà innamorare dei suoi protagonisti, ed alla fine una sola domanda vi rimarrà ben piantata in testa: Chi è Mara Dyer?

Voto: ma chi è veramente Mara Dyer?