lunedì 16 febbraio 2015

Recensione: Le cronache di Magnus Bane di Cassandra Clare, Maureen Johnson e Sarah Rees Brennan


Le cronache di Magnus Bane
Cassandra Clare, Maureen Johnson e Sarah Rees Brennan
Mondadori
€ 18,00
501 pg

Chi è davvero Magnus Bane? È forse l'individuo misterioso che s'insinua nelle trame della Rivoluzione francese, o lo strampalato europeo che crea scompiglio in un remoto Perù dell'epoca coloniale, o il venditore di alcolici che sfida il proibizionismo nella Manhattan degli anni Venti? E se invece fosse soltanto un giovane alla moda, sempre pronto a scendere in pista nelle discoteche più elettrizzanti nella New York degli anni Settanta? Cassandra Clare ci accompagna attraverso luoghi ed epoche affascinanti alla scoperta dei retroscena più avvincenti del passato di Magnus Bane, eclettico e inafferrabile personaggio che ha vissuto mille vite in una, tutte legate da un filo rosso: la perenne lotta tra la forza dell'amore e quella del destino, a cui nessuno può opporsi, neppure il Sommo Stregone degli Shadowhunters. Con il racconto inedito "La segreteria telefonica di Magnus Blade".

Raccolta di racconti sulle favolose e mirabolanti avventure di Magnus Bane in cui veniamo a conoscenza di curiosità e avvenimenti che hanno caratterizzato la sua centenaria (forse millenaria?) vita! Si parte dal resoconto dei suoi numerosi viaggi in Perù, nazione da cui per “ovvi” motivi verrà bandito, passando per la Londra vittoriana in cui incontreremo un affascinante Herondale, buon sangue non mente, vecchi amici indimenticabili ed un amore assetato di sangue, arrivando a New York dove il sommo stregone decide di stabilire la sua residenza, dal proibizionismo fino ai giorni nostri, tra amicizie vampiresche e forse il grande amore della sua vita, uno Shadowhunters.Questa serie di racconti, usciti prima separatamente e poi raccolti in un unico volume, non sono nati esclusivamente dalla penna della Clare, una delle autrici di cui leggerei anche la lista della spesa, ma in collaborazione con le colleghe Maureen Johnson e Sarah Rees Brennan; ora non so in che modo si siano organizzate ma di certo i racconti risultano armonici ed equilibrati, mentre lo stile è indubbiamente quello di Cassandra.
Per quanto riguarda le storie, chi la fa da padrona è indubbiamente Magnus Bane, sommo stregone di Brooklyn, o almeno finora così l’avevamo conosciuto. Questi salti nella sua vita personale e nel suo passato però hanno messo in luce molti aspetti del suo carattere che, concentrati nel leggere le storie e le avventure degli Shadowhunters, abbiamo sottovalutato. Nonostante la sua lunga vita, durante la quale le sofferenze e le delusioni non sono mancate, quello che colpisce di Magnus è la sua costante gioia di vivere che, attenzione, non va scambiata con superficialità; nei momenti importanti e critici, quando qualcuno ha bisogno di aiuto, e non importa se questo sia un umano, uno Shadowhunters o un vampiro, o qualsiasi altro membro appartenente al mondo dei nascosti, sotto il trucco, gli abiti stravaganti e le paillette, Magnus è uno stregone di prim’ordine con un cuore immenso, in grado di rischiare la propria vita per una causa in cui crede fermamente. Tramite questi racconti inoltre scopriamo tante piccole curiosità, tanti collegamenti con le due precedenti serie, e forse anche con quelle future, da far sì che tali racconti diventino un tassello importante per tutti coloro che hanno amato e continuano ad amare l’universo nato dalla penna di Cassandra.
Quello che però continuo più di tutto ad apprezzare di Magnus, la sua qualità migliore, è la sua capacità di amare, amare intensamente, anche se nel corso dei secoli è stato deluso innumerevoli volte, ed altrettante il suo cuore è stato spezzato, anche se avrebbe tutti i motivi di questo mondo per stare lontano da quel pazzo sentimento capace di scatenare guerre e far provare indicibili sofferenze, Magnus non può fare a meno di amare. Che sia il voler bene ai suoi amici storici, che sia provare simpatie per quella strana razza angelica, ma soprattutto il perdere la testa completamente per un'altra persona, uomo o donna, nascosto, umano o Shadowhunters, Magnus vede al di là delle etichette che classificano il suo universo, il suo cuore è in grado di riconoscere la persona che ha di fronte per quella che è veramente, di vedere la sua anima e di mettere in gioco la propria.
Gli umani con la loro vita fragile e destinata a spegnersi, gli immortali nascosti che si prendono gioco dei sentimenti mortali, gli Shadowhunters, arroganti e affascinanti, o timidi e impacciati, ma sempre pronti a rischiare la vita per difendere coloro che amano, ergendosi come scudo a loro protezione.

Aveva ricevuto tante lezioni sul fatto che sperare fosse roba da stupidi, ma non poteva farne a meno, sbadato come un bambino che cammina vicino al fuoco, rifiutandosi testardamente di imparare dall’esperienza. Forse quella volta sarebbe stata diversa; forse quell’amore sarebbe stato diverso. Così gli sembrava, e doveva per forza significare qualcosa. Forse quell’anno sarebbe stato bello per entrambi, forse quella volta le cose sarebbero andate come Magnus desiderava.

Miei cari cacciatori di demoni, questo libro deve essere assolutamente essere presente nella vostra libreria di Shadowhunters.

Voto: amare sempre

5 commenti:

  1. Risposte
    1. se ami la serie Shadowhunters questo non può mancare!!!

      Elimina
  2. In lista! Devo leggerlo! :)

    RispondiElimina
  3. Ciao!
    Io l'ho finito da poco e anche io l'ho adorato *-*
    Non posso che concordare: è un libro stupendo.
    Le parti che più ho amato sono state quelle dedicate agli Herondale, ai Malec, ovviamente, e a Raphael Santiago che è (era) e rimarrà uno dei miei personaggi preferiti di tutta la serie, al contrario invece di Jocelyn e Clary, nonostante il racconto in cui compaiono anche loro mi sia piaciuto un sacco e l'abbia trovato molto molto interessante perchè offre un punto di vista diverso sul mondo dei Figli dell'Angelo. In generale la novella che mi è piaciuta di meno è stata la seconda, che ho trovato noiosina...
    Se vuoi dare un'occhiata alla recensione che ho postato sul mio blog ti lascio il link: Raggywords: Recensione de Le Cronache di Magnus Bane
    Mi scuso per l'eventuale spam indesiderato,
    un salutone,
    Rainy

    RispondiElimina