mercoledì 26 giugno 2013

Racconti in Recensione: Il ballo di Irène Némirovsky


ll Ballo
Irène Némirovsky
Newton Compton Editori
€ 0,99
125 pg

La quattordicenne Antoinette decide di gettare nella Senna tutti gli inviti che la madre, volgare e arcigna parvenue, ha stilato per il ballo destinato a segnare il suo ingresso nella brillante società parigina. È una vendetta, che la ragazza consuma nei confronti della madre. In poche pagine, con una scrittura scarna ed essenziale, l'autrice riesce a raccontare un dramma dell'amore, del risentimento e dell'ambizione

Cosa dire di un racconto che non si fa in tempo a iniziare che già è finito? Quasi certamente è più lunga l’introduzione in cui si parla dell’autrice e del suo pensiero piuttosto che la storia. E leggendo proprio questa introduzione si ha una visione più chiara della storia narrata, dell’episodio di vendetta che vede coinvolti la famiglia Kampf, o meglio la madre e la figlia Antoinette. Alla luce di quello che scopriamo su Irène Némirovsky, la breve storia di si riempe di sfaccettature, luci e ombre. Il brutto tiro giocato da Antoinette alla madre non è un semplice dispetto ma desiderio di rivalsa per una madre che teme l’adolescenza della figlia perché rappresenta il segnale del suo sfiorire. La bramosia, l’impegno dei signori Kampf nella preparazione del ballo che dovrebbe testimoniare per loro poveri arricchiti, l’ingresso nella mondanità grazie alla presenza di “ladri, scrocconi, conti, marchesi e papponi”, diventa un siparietto tragicomico quando tutte le loro aspettative e speranze vengono distrutte. Il gesto di consolazione e il riavvicinarsi quasi finale di madre e figlia è in realtà compiacimento e rassegnazione.
In conclusione un racconto che finisce troppo presto perché sarebbe stato interessante scoprire e studiare più attentamente le dinamiche della famiglia Kampf. 

Voto: adatto in fila alla posta

3 commenti:

  1. Questi libri per me sono come degli schiaffi, il segno è momentaneo destinato a svanire, ma sul momento fa male, lo senti.
    Alla fine non so se mi è piaciuto di più o di meno che a te, ma se lo contestualizzo lo trovo politicamente scorretto e per questo coraggioso. Certo poteva anche essere la base per un romanzo da ampliare, materiale ce n'era eccome!

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    1. è vero, materiale ce n'è a bizzeffe, ci sono quelli accenni al futuro di Antoinette che ti lasciano lì sospesa con la voglia di sapere di più e invece finisce tutto lì in un attimo!!

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  2. Ho recensito anche io brevemente questo racconto, abbiamo dato due interpretazioni opposte. Ti andrebbe di dare un'occhiata? ^^
    http://lapiccolasilfide.blogspot.it/2013/07/recensione-il-ballo-irene-nemirovsky.html

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