giovedì 31 gennaio 2013

Recensione: Eterna di Victoria Alvarez


Eterna
Victoria Alvarez
Fanucci Editore
€ 16,90
512 pg


Londra, 1888.

Annabel Lovelace è cresciuta nel cimitero di Highgate, e non conosce nulla al di fuori delle sue alte mura. Abbandonata a soli quattro anni dalla madre, ha come unico affetto la cara zia Heather. Senza di lei non potrebbe affrontare il terribile zio Tom, custode del cimitero. A sei anni, dopo aver sofferto di cuore sin dal primo anno di vita, il medico di famiglia le prescrive una medicina che dovrà accompagnarla per sempre...

Sei gocce di digitale purpurea per mantenerla in vita, sei gocce rosse come il sangue che la strapperanno alla morte. Insieme alle preziose gocce, arriverà per Annabel una sorpresa sconvolgente, che marcherà la sua esistenza fino alla fine dei suoi giorni: è in grado di comunicare con l’aldilà, di dare voce a coloro che l’hanno persa per sempre. Ed è in questa sensazione di incredulità che Annabel sentirà che il suo cuore malato riuscirà a riempirsi di vero amore se solo potesse capire chi è quell’uomo che perseguita i suoi sogni.



Ho impiegato più tempo del previsto per leggere Eterna di Victoria Alvarez, un libro autoconclusivo ambientato nella Londra Vittoriana, non perché la storia non sia interessante ma perché è alquanto complessa e misteriosa e penso che sia stata necessaria, almeno per quel che mi riguarda, una certa elaborazione degli avvenimenti e dei personaggi.
La protagonista è Annabel Lovelace e nella prima parte del romanzo la incontriamo tra le lapidi di Highgate sotto la custodia dello zio materno, il custode di questo piccolo cimitero alla periferia di Londra. Facciamo quindi la conoscenza della fata di Highgate e del suo dono, la capacità di vedere le anime dei morti che rimangono intrappolate nella nostra dimensione in attesa di passare nell’Altro Lato una volta sistemati i loro affari terreni. Una volta accortosi del dono della nipote lo zio non esita a sfruttare tale potere per i propri, non proprio caritatevoli, scopi, incurante delle difficoltà della bimba nel vedere passare oltre gli spiriti che per lei sono come cari amici, né della sua cagionevole salute dovuta ad una malattia cardiaca capace di essere alleviata solo da alcune gocce di digitalina. Finchè una seduta con dei facoltosi clienti non finisce nel modo sperato da Tom Lovelace e le sue attenzioni per la nipote prendono tutta un’altra direzione. Anni dopo ritroviamo la piccola fata in un grazioso appartamento conosciuta come la medium più dotata di tutta Londra, in un’epoca in cui lo spiritismo è la nuova moda di intrattenimento dei salotti aristocratici, circondata da affetti e benessere. Ma il passato in modo inaspettato bussa alla sua porta reclamandola.
Di più non voglio dirvi sulla trama del libro perché potrei rischiare in involontari spoiler che potrebbero rovinarvi il piacere di immergervi nella storia intrisa di ombra e spiriti.


Infatti la storia narrata nel romanzo è sì la storia di Annabel Lovelace, ma soprattutto quella di una famiglia come al mondo ce ne possono essere tante, con i loro drammi, i misteri e gli inconfessabili segreti, con l’amore che li lega, ma ancora di più il rancore e la gelosia. Quindi catalogare questo libro diventa estremamente difficile; è un romance perché l’amore ha la sua parte poetica e ultraterrena, un paranormal perché gli spiriti sono protagonisti assoluti, un thriller per i misteri che avvolgono le dipartite degli spiriti e che bramano essere svelati, insomma una storia che abbraccia tutte le sfaccettature della vita e le sue accezioni. La narrazione non procede solo dal punto di vista di Annabel ma è esterna e ci permette di seguire tutti i personaggi che compongono il puzzle che si sta componendo dinnanzi i nostri occhi. Soprattutto i sentimenti rivestono un ruolo fondamentale nella storia.
Quelli di  Annabel, capace di risolvere e riportare serenità nelle famiglie degli spiriti che l’accompagnano ma che non è capace di dissipare le ombre che si addensano sulla sua.
Quelli di Nathaniel, il ragazzo che prese le difese della fata quando erano bambini e che lei ritrova ispettore di Scotland Yard ancora alle prese con i casi irrisolti di Jack lo Squartatore, che la ama di un amore non corrisposto che lo portano a scontrarsi con i suo valori e i suoi doveri di nipote ed ispettore.
Quelli di Victor Rosenfield, spirito protettore di Annabel, separato da lei dalla morte ma incapace di abbandonarla completamente.
Infine l’amore famigliare che racchiude in un cerchio Heather, Ada e Annabel e più avanti Lady Rosenfield e Sabine, una famiglia che non si sceglie ma si trova.
La storia d’amore però mi ha lasciato leggermente delusa, non è riuscita a coinvolgermi completamente ed è forse dovuto a ciò la mia perplessità riguardo al romanzo, soprattutto nel finale quando i misteri sono stati svelati mi ha lasciato un po’ l’amaro in bocca.
Lo stile dell’autrice così ricercato, senza risultare pesante, con le sue descrizioni dettagliate ma allo stesso tempo poetiche ed evocative accompagna con garbo il lettore tra i salotti dove le candele ardono e gli spiriti volteggiano, tra le lapidi  di un cimitero e le rovine di una vecchia abbazia, tra la vita terrena e le nebbie dell’Asfodelo.
Un libro decisamente non semplice da leggere e molto difficile da dimenticare, un libro per quel che mi riguarda in bilico, un libro che probabilmente va lasciato sedimentare tra le pieghe della mente e del cuore.

Voto. 3/4 Stelle, bello ma purtroppo non mi sono innamorata dei personaggi.

8 commenti:

  1. E' da un pò che penso a quel libro.... mi sento molto a favore dell'epoca vittoriana e infatti mi sa che lo leggerò a breve!! Mi aspettavo un voto più alto sinceramente... forse ho troppe aspettative chissà....

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    1. effettivamente ho visto molte votazioni alte però non mi ha catturata, forse anche perchè le storie di "fantasmi" non mi sono mai piaciute particolarmente

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  2. Anche io medito di acquistare Eterna,anche perchè avevo adocchiato tante stelline,ora sono titubante,darò la precedenza ad altro ;)

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    1. anch'io vado in crisi quando dopo tante recensioni positive poi trovo una un pò negativa! insomma il libro come ti dicevo è bello, purtroppo però non mi ha conquistato! a volte succede.

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  3. Anch'io vorrei leggerlo, mi ispira tantissimo! Spero di acquistarlo presto, nonostante per il momento ho già speso troppo in libri:(

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    1. non me lo dire, questo mese ho comprato solo un libro un pò per smaltire la wl ma molto per disintossicarmi dall'acquisto compulsivo! Ma Febbraio e tutte le sue uscite sarà la mia rovina!

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  4. Ce l'ho in libreria. Non vedo l'ora di leggerlo :)

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    1. conoscendo un pochino i tuoi gusti in termini di lettura credo che ti piacerà!

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