mercoledì 23 aprile 2014

Recensione: Tatiana e Alexander di Paullina Simons


Tatiana & Alexander (The Bronze Horseman #2)
Paullina Simons
BUR Rizzoli
€ 10,90
680 pg


Nè la guerra nè i 900 giorni dell'assedio di Leningrado sono riusciti a distruggere il grande amore tra Tatiana e Alexander. Ora lei si ritorva solo in America con Anthony, il loro bambino appena nato: le hanno detto che Alexander è morto, ma nel profondo sente che non può averla abbandonata per sempre. infatti il giovane ufficiale è vivo, anche se nella disperata condizione di prigioniero: caduto nelle mani della famigerata polizia di Stalin, sopravvive tra orribili sofferenze e torture nell'attesa di essere giustiziato come traditore e spia. eppure Alexander non ha perso la speranza, perchè sa che da qualche parte, in America, Tatiana e il figlio che non ha mai conosciuto la stanno aspettando. Così Tatiana e Alexander continuano a vivere l'una all'insaputa dell'altro, divisi da un oceano, aggrappati al ricordo del loro amore che è riuscito a sconfiggere l'inverno russo e la fame, a sfuggire alle bombe della guerra. e che non può finire.

C’era un filo che non poteva essere spezzato dalla morte, dal tempo, dalla distanza, dal dolore, dalla guerra o dal comunismo. Non si poteva spezzare, gli diceva Tatiana, finchè io sarò viva, gli sussurrava tra le labbra, anche tu lo sarai, soldato.
Ci credeva.
Secondo volume della serie conosciuta come Il cavaliere d’inverno e che ha infranto, sta infrangendo e infrangerà ancora centinaia e centinaia di cuori. Se cercate una lettura leggera, poca impegnativa, una storia triste ma che finisce bene e, soprattutto, non sopportate i romanzi storici allora statene alla larga. Uomo avvisato mezzo salvato.
Se invece siete alla ricerca di una storia che vi trascini con lei in una straziante attesa e una lenta agonia allora ecco il libro che fa per voi. Come prima, lettore avvisato mezzo salvato. Alla fine de Il cavaliere d’inverno avevamo lasciato Tatiana appena giunta negli Stati Uniti nelle cui braccia riposava il figlioletto Anthony, mentre Alexander era stato preso in consegna dalla polizia speciale dell’Unione Siovetica. In questo secondo libro la narrazione è quasi totalmente incentrata su di lui, sul russo e l’americano, sul ragazzo e sul marito, sul soldato e l’uomo, su Alexander e Shura. Leggere questo libro non è semplice, non è liberatorio, non è qualcosa che si può affrontare a cuor leggero, la narrazione procede tra passato e presente, tra l’America, la Russia e i campi di battaglia dell’Europa orientale; un momento ci troviamo insieme a Tatia ad Ellis Island che accoglie profughi e immigranti in fuga da un’Europa devastata, poi si ritorna nei campi di battaglia dove Alexander cerca di comandare un battaglione penale mal attrezzato; un salto e siamo di nuovo in America dove Alexander Barrington si prepara a partire per la Russia, e poi un altro salto e lo stesso Alexander cerca di adattarsi all’utopia sovietica che i suoi genitori bramano. Poche pagine ecco di nuovo Tatia alla ricerca di una minima traccia che le faccia sperare nella vita di Shura, sull’onda delle sue ultime parole “Ricorda Orbeli” e di una medaglia al valore che avrebbe dovuta essere appesa alla sua giacca; ritornando poi al fatidico incontro su una panchina il primo giorno della guerra dove una ragazzina con un vestito bianco a rose rosse mangiava un gelato ed un soldato dall’altro lato della strada si fermò a guardarla per poi attraversare quella strada; 
e poi, e poi… la verità è che questo libro è un viaggio a capofitto in Shura, in quello che prova, nella sua rabbia, nella sua indifferenza, nel suo essere così perfetto ma così sbagliato, nel suo essere distaccato almeno finchè l’amore non lo ha toccato, da lì in poi il suo mondo precipiterà trascinandolo giù, perché l’amore gli farà patire le pene più grandi dell’inferno ma alla fine lo salverà, soprattutto da se stesso.

"Ricordati una cosa, Alexander. Tu hai dei doni meravigliosi. Non sprecarli. Non regalarli senza pensare, non abusarne e non darli mai per scontati. Tu sei l’arma che porti con te, fino al giorno della tua morte."

Più volte ho definito la lettura di questo romanzo come un’agonia, una lenta e devastante agonia, leggere delle loro vite mentre erano separati l’uno dall’altra, senza sapere se un giorno potranno rivedersi, senza sapere se l’altro è vivo, ha fatto sì che provassi nel mio cuore le loro stesse emozioni, i loro stessi sentimenti. Vedere Shura autodistruggersi pur di smettere di sentire qualcosa e poi cercare di affrontare quella distruzione nella speranza che Tatia da qualche parte lo stesse aspettando. Le mille sigarette fumate, cercando di stordirsi, l’incapacità di guardare un corpo di donna che non fosse quello di lei, il sollievo e il dolore in un incontro sconosciuto ma familiare, e poi la guerra che rende gli uomini quasi simili a bestie, se non peggio, durante la quale lui nonostante tutto cerca di mantenere una sua umanità.
Come non amare, bramare, desiderare di essere accanto ad un uomo del genere per quanto possa incutere timore e soggezione. Seguire Tatiana nella sua vita che procede in virtù del figlio e dell’accettazione di un passato che non potrà tornare, cercare di tornare a vivere ed ad amare quando sia tu che lei sapete benissimo che ciò sarà impossibile e poi aggrapparvi entrambe a quella flebile speranza che lui sia ancora vivo. Non si può leggere e rimanere indifferenti, pensare che è semplicemente una storia inventata per lettrici sognatrici e romantiche. La storia di Tatia e Shura è vera e viva, potrebbe essere la storia di ognuno di noi, una storia di speranza, una storia in cui l’amore si confonde con l’odio e il dolore, una storia che tocca ma frantuma e distrugge anche. Una storia che difficilmente potrai dimenticare.

Voto:  una lenta e dolorosa agonia

Se avete amato la storia di Tatia e Shura e non potete più vivere senza, come la sottoscritta, seguite la bellissima pagina Facebook La regina del lago Ilmen e Il Cavaliere d'inverno da cui ho attinto le immagini!

6 commenti:

  1. ...e lui la riconosce dal respiro ;_; se questo non è amore.

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    1. una storia d'amore bellissima, struggente, dilaniante! mai letto un libro così, da pelle d'oca!

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  2. Sono sempre più curiosa di iniziare questa saga...ne parlate tutti troppo bene!! *-*

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    1. Il primo è straordinario, questo è devastante, non so cosa aspettarmi dal terzo!!!

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  3. splendida recensione per un libro che ho amato immensamente...la storia di Shura e Tatia buca il cuore

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    1. Lo perfora e lo fa a brandelli, quanto dolore!!!

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