venerdì 6 giugno 2014

Recensione: Finché amore non ci separi di Anna Premoli


Finché amore non ci separi
Anna Premoli
Newton Compton editori
€ 9,90
284 pg

Amalia Berger è un affermato avvocato newyorkese, nota nel foro come "la regina di ghiaccio". I ricchissimi genitori però le riservano da sempre poche attenzioni. Ryan, di origini irlandesi, è il maggiore di quattro figli maschi e la sua caotica famiglia gestisce un tipico pub nel cuore della Grande Mela. I due si sono conosciuti alla scuola di legge di Yale, dove è nata la loro reciproca antipatia. Amalia è poi rimasta a New York, mentre Ryan ha fatto carriera a Chicago. Finché un giorno, l'offerta di un posto da vice procuratore lo riporta a New York. Il primo caso che si trova ad affrontare sembra davvero banale: l'arresto per guida in stato di ebbrezza di una ragazza dell'alta società. Ma quel che appare semplice, si può complicare inaspettatamente, se per esempio l'avvocato difensore della ragazza è proprio quella Amalia Berger, che Ryan non vede da almeno dieci anni... Lo scontro in aula degenera a tal punto che il giudice condanna entrambi a una pena esemplare, che li costringerà a trascorrere parecchio tempo insieme. E cosa può accadere se due persone che si detestano dal profondo del cuore sono costrette dalla legge a collaborare?


Amelia e Ryan, lei avvocato, lui viceprocuratore, a New York. Lei ebrea, lui cattolico. Lei con una famiglia ricca e indifferente alle spalle, lui con una numerosa, chiassosa e invadente che gestisce un pub. Si sono conosciuti al college cercando di ignorarsi reciprocamente per poi dopo 10 anni scontrarsi in un’aula di tribunale davanti ad un giudice poco paziente. Voleranno parole, insulti, commenti sarcastici e molto presto anche vestiti!

Terzo romanzo per l’italianissima Anna Premoli, passata dal selfpublishing alla grande editoria con i suoi romanzi d’amore spensierati e ricchi di scintille. La storia riprende il solito schema dei due protagonisti, che più diversi tra loro non potrebbero essere, che si odiano, almeno all’apparenza, ma che sotto sotto nascondono una reciproca attrazione ed un fuoco che rischia di divorarli. Amelia, bella e indipendente, di buona famiglia, con un fondo fiduciario alle spalle, non avrebbe bisogno di lavorare eppure vive per la sua carriera, ama combattere in tribunale e dimostrare che dietro i capelli biondi e il faccino grazioso in realtà si nasconde uno squalo pronto a divorare la sua preda. Anche Ryan è uno squalo anche se la sua attitudine lo ha portato alla procura per cercare di salvare qualche anima dispersa. Per Amalia lui rappresenta il suo tallone d’Achille, l’unico uomo capace di batterla e l’unico uomo che l’abbia rifiutata. Ryan invece cerca disperatamente di resistere all’attrazione che prova per la donna, lei è tutto quello contro cui si batte, quello che rifugge e odia quindi perché non riesce semplicemente a detestarla?

Complici una serie di lavori socialmente utili i due giovani impareranno a  conoscersi e capire che ciò che li divide non è così insormontabile, a parte il dannato e infinito orgoglio di cui entrambi sono dotati. Il lieto fine è assicurato e come dubitarne, sopratutto nel momento in cui entrambi abbattono le proprie difese e cedono completamente le proprie armi all’avversario. La storia di per sé è piacevole, io amo questo genere dove i due protagonisti prima si odiano e poi si amano, anche se non presenta eccezionali spunti di originalità. Facendo una classifica delle opere della Premoli, sicuramente questa si piazza al secondo posto, per me il migliore risulterà sempre Ti prego lasciati odiare, anche se ho riscontrato qualche carenza. Per esempio la storia si concentra molto sui due protagonisti, però mi sarebbe piaciuto conoscere un po’ meglio la famiglia di Ryan. La descrive come invadente, numerosa, sempre presente, eppure non lo sembra, almeno per il poco tempo in cui la scena segue il giovane, sarebbe stato carino un maggior approfondimento di questo aspetto, così come mi sarebbe piaciuto approfondire la conoscenza con i fratelli di Ryan. Ho avuto come l’impressione a volte che il testo avesse avuto bisogno di tagli in fase di editing per alleggerirlo e renderlo un libro piacevole, divertente e veloce. Di certo lo stile della Premoli, rende già di per sé veloce e agevole la lettura quindi una maggior approfondimento dei personaggi di supporto ai protagonisti non avrebbe appesantito la storia, anzi le avrebbe regalato un valore aggiunto. Un punto a suo favore di certo è il POV alternato, i due protagonisti si passano facilmente la palla durante il racconto tanto che in ogni momento si ha chiara la visione di entrambi negli avvenimenti che li coinvolgono.
In definitiva un libro carino capace di far trascorrere qualche ora piacevole soprattutto sdraiati su un lettino in riva al mare! 


Voto: piacevole letture per chi è sempre in cerca di storie d'amore

2 commenti:

  1. Credo proprio che lo leggerò ^-^
    Della Premoli ho letto Ti prego lasciati odiare e Come inciampare nel principe azzurro e anche a me è piaciuto più il primo :3 non vedo l'ora di leggere anche questo!

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    1. diciam se la storia sembra molto simile!o che questo è una via di mezzo tra i due! a ottobre ne uscirà un altro della Premoli anche

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