giovedì 12 giugno 2014

Recensione: Non dirmi un'altra bugia di Monica Murphy


Non dirmi un'altra bugia (One week Girlfriend Series #1)
Monica Murphy
Newton Compton Editore
€ 9,90
248 pg

Drew Callahan è un ragazzo ricco, affascinante, la stella della squadra di football del college. Le ragazze lo desiderano, ma nella sua vita sembra non esserci spazio per l'amore. Fable invece ha dovuto rinunciare agli studi per lavorare come cameriera e occuparsi di sua madre e del suo fratellino. È bellissima e ha già avuto diversi ragazzi, ma nessuno le ha mai fatto davvero battere il cuore. Drew e Fable si conoscono appena quando lui le chiede, in cambio di una somma di denaro, di fingere per una settimana di essere la sua ragazza e trascorrere con lui la festa del Ringraziamento nella villa di famiglia. Fable accetta, perché quei soldi le fanno comodo e tra loro non ci sarà sesso: sarà solo una finzione per i genitori di Drew. Ma le cose presto cambieranno...

Drew deve tornare a casa per la festa del Ringraziamento, sono anni che preferisce rimanere al college piuttosto che trascorrere questi giorni con il padre e l’affascinate matrigna, ma purtroppo quest’anno non può proprio esimersi. Decide quindi di portare con lui una fidanzata, qualcuno che possa schermarlo e proteggerlo dai ricordi che in quel luogo lo assalgono ed assolda Fable, cameriera di uno dei bar della cittadina universitaria e con una reputazione non proprio candida. Fable dal canto suo ha ben altri problemi a cui pensare che non le voci sul suo conto, una madre assente, un fratello quattordicenne da tenere sulla retta via ed un disperato bisogno di soldi. La settimana da fidanzati rappresenterà per entrambi il punto di svolta da cui non potranno più tornare indietro.

Avevo sentito parlare discretamente di questa serie New Adult conosciuta come “One Week Girlfriend Series” e di conseguenza ho deciso di buttarmi e leggerla. Devo dire che, purtroppo, nonostante tutti i commenti entusiasti che ho trovato in rete, non è che mi abbia colpito più di tanto, né la storia, abbastanza scontata e poco originale, né i personaggi, anche se devo dire hanno qualche pregio in più rispetto ad altri protagonisti dei NA in circolazione. In primo luogo il protagonista debole, quello con un passato traumatico che non riesce ad affrontare, quello che si nasconde e deve essere costantemente salvato in questo caso è lui, il giocatore di football e studente perfetto, Drew Callahan. Quindi il personaggio forte, con le “palle”, passatemi il francesismo, è Fable, che al di là del romantico nome, si presenta come una ragazza concreta e con i piedi per terra, una ragazza determinata a farcela da sola ma anche forte abbastanza da essere sostegno a questo ragazzone  il cui mondo sembra costantemente sull’orlo di un precipizio. Drew, non vuole sentire, non vuole provare emozioni, l’intimità lo spaventa, lo riempie di sensi di colpa per qualcosa di cui lui colpa non ha. Al contrario Fable è alla ricerca di quel sentire, quel essere così vicino ad una persona, quel senso di sicurezza per placare l’inquietudine che l’abbandono emotivo della madre le ha inferto, lo desidera così tanto da lasciarsi andare a leggerezze di cui poi si pente, non perchè alla fine le hanno procurato l’etichetta di poco di buono, ma perché non sono state in grado di riempire quel enorme vuoto che porta nel cuore.
Drew e Fable si incastrano come pezzi perfetti di un puzzle, si completano, si colmano e, come ovvio, si amano. Ma chiudersi nel loro bozzolo, escludere il mondo intero, scappare di fronte ad una bomba che l’algida e bellissima matrigna Adele scarica su entrambi non è la soluzione nè il modo migliore per far funzionare una storia appena nata.

Di certo la storia e i personaggi sono ricchi di spunti di riflessione e per i loro comportamenti, il loro essere così reali e così problematici attira molto le simpatie, soprattutto di un pubblico giovane e con pochissime aspettative. Per mio conto, come dicevo all’inizio, continua a sembrare una storia già vista e già sentita, quindi consapevole dei grandi meriti che ha l’autrice, almeno nel caratterizzare in modo complesso i personaggi, posso affermare che come storia mi ha lasciato poco e niente. Continuerò certamente a leggere il seguito, anzi domani vi posterò la recensione del secondo libro della serie che ho letto di seguito al primo ma vedrete che il mio giudizio di poco cambierà.

Voto: piacevole come tante storie

2 commenti:

  1. Volevo leggerlo e continuo a volerlo fare, ma almeno so cosa aspettarmi e posso decidere il momento (sai no? Quando hai voglia di un determinato tipo di storia e scegli i libri che sai te la racconteranno. Anche se l'hai già sentita un sacco di volte). Grazie per la recensione

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    1. ti capisco perfettamente, anche a me molte volte succede di voler leggere un libro che so esattamente come finirà, questo ed il suo seguito sono esattamente quel genere di libro!

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