Non dirmi un'altra bugia (One week Girlfriend Series #1)
Monica Murphy
Newton Compton Editore
€ 9,90
248 pg
Drew Callahan è un ragazzo ricco, affascinante, la stella della squadra di football del college. Le ragazze lo desiderano, ma nella sua vita sembra non esserci spazio per l'amore. Fable invece ha dovuto rinunciare agli studi per lavorare come cameriera e occuparsi di sua madre e del suo fratellino. È bellissima e ha già avuto diversi ragazzi, ma nessuno le ha mai fatto davvero battere il cuore. Drew e Fable si conoscono appena quando lui le chiede, in cambio di una somma di denaro, di fingere per una settimana di essere la sua ragazza e trascorrere con lui la festa del Ringraziamento nella villa di famiglia. Fable accetta, perché quei soldi le fanno comodo e tra loro non ci sarà sesso: sarà solo una finzione per i genitori di Drew. Ma le cose presto cambieranno...
Drew deve
tornare a casa per la festa del Ringraziamento, sono anni che preferisce rimanere
al college piuttosto che trascorrere questi giorni con il padre e l’affascinate
matrigna, ma purtroppo quest’anno non può proprio esimersi. Decide quindi di
portare con lui una fidanzata, qualcuno che possa schermarlo e proteggerlo dai
ricordi che in quel luogo lo assalgono ed assolda Fable, cameriera di uno dei
bar della cittadina universitaria e con una reputazione non proprio candida.
Fable dal canto suo ha ben altri problemi a cui pensare che non le voci sul suo
conto, una madre assente, un fratello quattordicenne da tenere sulla retta via
ed un disperato bisogno di soldi. La settimana da fidanzati rappresenterà per
entrambi il punto di svolta da cui non potranno più tornare indietro.
Avevo
sentito parlare discretamente di questa serie New Adult conosciuta come “One
Week Girlfriend Series” e di conseguenza ho deciso di buttarmi e leggerla. Devo
dire che, purtroppo, nonostante tutti i commenti entusiasti che ho trovato in
rete, non è che mi abbia colpito più di tanto, né la storia, abbastanza scontata
e poco originale, né i personaggi, anche se devo dire hanno qualche pregio in
più rispetto ad altri protagonisti dei NA in circolazione. In primo luogo il
protagonista debole, quello con un passato traumatico che non riesce ad affrontare,
quello che si nasconde e deve essere costantemente salvato in questo caso è
lui, il giocatore di football e studente perfetto, Drew Callahan. Quindi il
personaggio forte, con le “palle”, passatemi il francesismo, è Fable, che al di
là del romantico nome, si presenta come una ragazza concreta e con i piedi per
terra, una ragazza determinata a farcela da sola ma anche forte abbastanza da
essere sostegno a questo ragazzone il
cui mondo sembra costantemente sull’orlo di un precipizio. Drew, non vuole
sentire, non vuole provare emozioni, l’intimità lo spaventa, lo riempie di
sensi di colpa per qualcosa di cui lui colpa non ha. Al contrario Fable è alla
ricerca di quel sentire, quel essere così vicino ad una persona, quel senso di
sicurezza per placare l’inquietudine che l’abbandono emotivo della madre le ha inferto,
lo desidera così tanto da lasciarsi andare a leggerezze di cui poi si pente,
non perchè alla fine le hanno procurato l’etichetta di poco di buono, ma perché
non sono state in grado di riempire quel enorme vuoto che porta nel cuore.
Drew e Fable si incastrano come pezzi perfetti di un puzzle, si completano, si
colmano e, come ovvio, si amano. Ma chiudersi nel loro bozzolo, escludere il mondo
intero, scappare di fronte ad una bomba che l’algida e bellissima matrigna
Adele scarica su entrambi non è la soluzione nè il modo migliore per far
funzionare una storia appena nata.
Di certo
la storia e i personaggi sono ricchi di spunti di riflessione e per i loro
comportamenti, il loro essere così reali e così problematici attira molto le
simpatie, soprattutto di un pubblico giovane e con pochissime aspettative. Per
mio conto, come dicevo all’inizio, continua a sembrare una storia già vista e
già sentita, quindi consapevole dei grandi meriti che ha l’autrice, almeno nel
caratterizzare in modo complesso i personaggi, posso affermare che come storia
mi ha lasciato poco e niente. Continuerò certamente a leggere il seguito, anzi
domani vi posterò la recensione del secondo libro della serie che ho letto di
seguito al primo ma vedrete che il mio giudizio di poco cambierà.
Voto: piacevole come tante storie
Volevo leggerlo e continuo a volerlo fare, ma almeno so cosa aspettarmi e posso decidere il momento (sai no? Quando hai voglia di un determinato tipo di storia e scegli i libri che sai te la racconteranno. Anche se l'hai già sentita un sacco di volte). Grazie per la recensione
RispondiEliminati capisco perfettamente, anche a me molte volte succede di voler leggere un libro che so esattamente come finirà, questo ed il suo seguito sono esattamente quel genere di libro!
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