Buon lunedì carissimi followers e non, perchè sono sicura che alla prospettiva di vincere un libro cartaceo ci sarà moltissima affluenza! Avete capito bene, oggi grazie alla gentilissima e molto generosa Valentina Bazzani, a conclusione del Blogtour che ha organizzato per pubblicizzare il suo libro, saranno messi in palio due libri cartacei, uno è il libro di Valentina che vi vado a presentare ed un altro appartenente alla sua libreria.
Per tutto il tempo che ci resta
Valentina Bazzani
151 pg
Hamelin, capelli biondo ramati e occhi azzurri, vive con il padre e i due fratelli in un mondo dove la brulla terra e le svettanti rovine di antichi grattacieli sono oppresse da un onnipresente cielo infuocato. È un mondo parallelo al nostro, un pianeta morente le cui risorse sono ormai da tempo esaurite. Un giorno, dinanzi alla tomba della madre morta molti anni prima, il ragazzo viene avvolto all'improvviso da un'intensa luce. Sam è una ragazza di Los Angeles, che condivide l'appartamento con la sua migliore amica, Ellen, e lavora in una biblioteca. Una sera d'autunno, mentre attende l'autobus, ode un forte tuono e viene abbagliata da un lampo. Come per magia un ragazzo è comparso in mezzo alla strada, confuso e spaesato. Chi sarà mai questo ragazzo, e come ha fatto ad arrivare li? Una storia d'amore che vi farà riflettere sul vero significato dell'espressione colpo di fulmine. Per tutto il tempo che ci resta è la storia di due persone che non si sarebbero mai dovute incontrare ma le cui vite si intrecciano per uno strano scherzo del destino, e se quest'ultimo decidesse di rimediare al proprio errore?
Ho avuto modo di leggere il libro, anche se ancora non l'ho recensito (mea culpa), la storia prende il via da un evento soprannaturale, un fulmine e l'incontro di due sconosciuti. Hamelin e Sam appartengono a due universi diversi, due mondi lontani ma molto simili tra loro, due ragazzi soli che dovrebbero diffidare di una persona che non conoscono, incontrata per caso, eppure immediatamente sono attratti l'uno dall'altra, capiscono che tale incontro sarà capace di colmare le loro solitudini e aprire il loro cuore a quel sentimento di cui hanno sempre sentito parlare, ma non hanno mai avuto la fortuna di incontrare. Una storia d'amore quindi, in cui l'elemento fantasy è il fattore scatenante ma non predominante. Un libro che si divora velocemente nel giro di poche ore e lascia un gradevole ricordo con una punta di tristezza. Ecco a voi un piccolo estratto dal libro:
Prendo i vestiti che Sam mi ha lasciato sul divano e vado in bagno a farmi una doccia e cambiarmi. Ho ancora la maglia sudata, incrostata di sangue e fango addosso e puzzo.
Appena entro in bagno, apro l’acqua e mentre si riscalda mi guardo allo specchio. Ho un aspetto orribile. I capelli sporchi, le occhiaie profonde come se non dormissi da giorni, qualche livido che sta affiorando. Ma non è quello a impressionarmi. Al centro del mio petto un simbolo, tre semicerchi che si intersecano a tre punte, spicca sulla pelle chiara come se fosse impresso a fuoco.
Non posso crederci, non so come quel tatuaggio, che sfioro con i polpastrelli notandone la regolarità dei contorni, sia lì dove lo vedo. Non ne conosco il significato, sembra un simbolo antico e di certo ha una storia che mi riguarda in qualche modo, ma quale? Decido di non pensarci per ora e di buttarmi sotto il getto bollente. Sentire il calore dell’acqua sulla mia pelle è un sollievo e mi fa tornare in mente un altro calore, accompagnato da una luce abbagliante, ma sono confuso… non ricordo. Non so cosa sia successo, come mi sia ritrovato in quella strada e non so da dove venissi prima, di sicuro non da questa città. Nulla mi è famigliare. I volti delle persone, così indifferenti e schive, mi sembrano estranei, quasi alieni... tutto, tranne il suo volto quando mi ha guardato preoccupata mentre mi chiedeva come mi sentivo, e il suo sorriso sollevato e gentile quando ha capito che stavo bene. Quando l’ho vista, non so se fossero stati i suoi lunghi capelli castani mossi dal vento, che bagnati mi sfioravano la faccia, i lineamenti puliti e freschi, gli occhi vivaci di un intenso nocciola incorniciati da folte ciglia o il sorriso che cercava di essere rassicurante, ma un fremito mi ha scosso il cuore.
So che dovrei essere spaventato, forse arrabbiato, ma una parte di me è felice di averla incontrata e di esserle vicino.
L'altro libro messo in palio da Valentina direttamente dalla sua personale libreria è
Le affinità alchemiche
Gaia Coltorti
Mondadori
Giovanni ha diciotto anni, trascorsi quasi tutti a Verona, dove è nato. Una vita tranquilla, qualche amico e, ogni giorno, i lunghi allenamenti in piscina per prepararsi alle gare. Anche a casa regna la quiete: Giovanni vive solo con suo padre, notaio, in quel genere di grande appartamento abitato da due uomini che ogni donna può immaginarsi. Selvaggia ha diciotto anni, molte amiche e diversi spasimanti, vive sul mare e assapora l'estate appena iniziata quando sua madre le sconvolge la vita: si trasferiranno per ragioni di lavoro. Selvaggia cambierà scuola, dovrà ricominciare tutto da capo e lo dovrà fare a Verona, la città dove è nata e da cui proprio la mamma, tanti anni prima, l'aveva portata via, separandola dal padre e dal fratello gemello. Quando Selvaggia varca per la prima volta la soglia della nuova casa, Giovanni è rintanato in camera sua. Gli basta la voce di lei per capire che nulla sarà più come prima. Giovanni scopre quella voce come un regalo, ma al tempo stesso la riconosce, è un suono che vive da sempre dentro di lui: Selvaggia, la sorella perduta, è tornata nella sua vita, per sempre. Lei a Verona non conosce nessuno: solo Johnny - come lo ha subito ribattezzato - può farle da guida e tenerle compagnia nei tre lunghi mesi che devono trascorrere prima della ripresa scolastica. Selvaggia è bellissima, piena di fascino ma anche capricciosa fino allo sfinimento, croce e delizia per il fratello ritrovato. Presto tra i due si sprigiona un'elettricità, un magnetismo, un'affinità...
Per riuscire a vincere uno di questi libri non dovrete far altro che rispondere ad una semplice domanda posta da Valentina e lasciare il vostro indirizzo mail, sarà poi lei con insindacabile giudizio a decretare i due vincitori, avete tempo una settimana. Ecco la domanda:
Come vi comportereste se un uomo vi salvasse la vita ma avesse bisogno del vostro aiuto?
Vi fidereste tanto da portarlo a casa vostra?
O lascereste fare alle autorità?
In pratica..istinto o ragione?
Sotto con le risposte e in bocca al lupo a tutti!
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaevo dire che le affinità alchemiche l'ho letto e come libro mi è piaciuto molto, e che rispondere alla domanda se un uomo mi salva la vita ma ha bisogno del mio aiuto cosa farei non ha una facile risposta soprattutto al giorno d'oggi dove sei tentata di non fidarti perchè non ti puoi fidare neanche del tuo stesso marito che sempre più spesso uccide perchè ha trovato un'altra; poi però se penso a me stessa mi rendo conto che non riuscirei a non essergli grata se mi ha salvato la vita ecco che correrei anch'io in suo aiuto, e sono sicura che tutte le mie paure sfumerebbero credo che l'istinto guidi quasi tutte le mie azioni, basta pensare che dovevo adottare una cagnolina, ed ora mi ritrovo due cani perchè non ho avuto cuore di lasciare il fratello in canile, e ho due pesti di due mesi, credo che se ho fatto questo per un cane, con un essere umano non riuscirei a fare diversamente e quindi sicuramente istinto ...
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stefania, hai vinto il giveway del blog "il profumo dei libri" ma non sono riuscita a contattarti!. al più presto ti manderò un'email :)
RispondiEliminaCome vi comportereste se un uomo vi salvasse la vita ma avesse bisogno del vostro aiuto?
RispondiEliminaVi fidereste tanto da portarlo a casa vostra? O lascereste fare alle autorità? In pratica..istinto o ragione?
Credo che probabilmente non lo farei, purtroppo, anche se non vorrei seguo troppo spesso la ragione. Ma mi piacerebbe pensare che, se la sensazione fosse positiva e mi dicesse di fidarmi seguirei il mio istinto!
La mia mail è pedacealessandra@hotmail.it
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RispondiEliminaAllora, è una domanda interessante, e non si può rispondere di getto.
Io credo che la cosa migliore da fare in ogni caso sia sempre non fidarsi, dato che al giorno d'oggi è difficile farlo e ricavarne nientemeno che delusioni o peggio ancora. Ma direi che per decidere non conterei solo le circostanze, ma anche l'impressione che quell'uomo mi ha fatto. Magari a primo impatto non sembra che si può capire se qualcuno ha buone intenzioni o meno, e come si dice l'apparenza inganna, quindi il tizio che sto facendo tranquillamente venire a casa mia potrebbe anche rivelarsi un pazzo omicida provvisto di risata malefica (ahaha no okay). Peerò sono sicura che riuscirei a capire se l'uomo in questione mi abbia appena salvato la vita non per i suoi scopi loschi, e se avesse bisogno del mio aiuto glielo concederei. Dunque si,mi affiderei al mio istinto e sarebbe una mia responsabilità se dovessi sbagliarmi.
Scusate il poema, spero di essere riuscita a spiegarmi comunque.. grazie dell'opportunità!