sabato 27 aprile 2013

Intervista tra le stelle a Valentina Barbieri

Quest'oggi vi voglio proporre l'intervista che ho realizzato a Valentina Barbieri, autrice de La Maledizione di Ondine, primo libro della Trilogia dei Guardiani dei Portali (QUI la mia recensione). Valentina è una persona gentile e molto disponibile e la ringrazio molto per aver accettato di rispondere alle mie domande.


Ciao Valentina, benvenuta nel mio piccolo angolo tra le stelle del mio Iperuranio, ti ringrazio di aver accettato l’invito e soprattutto di avermi dato l’opportunità di leggere il tuo libro.
Questa mattina mentre pensavo alle domande da porti  mi è tornata in mente quella vecchissima canzone di tanti anni fa che diceva “Dammi tre parole: sole, cuore e amore”, quindi per iniziare a conoscerti meglio dammi tre parole che hanno un posto speciale nella tua vita e spiegami il perché.

Cane, famiglia e amici. Direi che si spiegano da soli XD Il mio piccolo cane Dylan è un angelo che quando studio o scrivo si mette sotto la scrivania, quasi vegliasse sul mio lavoro!

Come è nata l’esigenza di scrivere storie? E qual è il momento che preferisci per scrivere? Sottoponi i tuoi testi alla tua famiglia o hai un gruppo fidato di amici che si prestano a leggere i tuoi scritti ed a consigliarti?

A un certo punto non riuscivo più a tenerle solo nella mia testa… dovevo mettere le mie storie su carta; è come se lo chiedessero loro, come se i personaggi da me inventati volessero diventare reali. Non c’è un momento preferito nella giornata in cui scrivo, l’importante è che sia sola e senza che nessuno mi disturbi! Di solito faccio leggere i miei racconti ad alcuni amici scrittori/accaniti lettori e ho alcune beta-reader fidate (controllano errori-refusi-problemi di trama).

Quello che mi ha lasciato senza parole è la grande ricerca e studio sulle teorie, i luoghi e i personaggi alla base del libro e come tali informazioni si armonizzino nel testo non risultando mai pesanti, una qualità rara te lo posso assicurare. Quanto impegno è stato necessario per compiere queste ricerche e soprattutto come è nata l’idea di questa serie?

La serie nasce dalla mia esigenza di trovare una spiegazione razionale alla vita dopo la morte. Alcune teorie scientifiche si adattavano bene alla mia idea di passaggio dell’anima in un’altra dimensione, che però non fossero la canonica divisione tra inferno e paradiso, bene e male. Ho iniziato qualche mese prima della stesura a fare ricerche su fenomeni paranormali, cercando di scoprire se ci fossero dei collegamenti a dati scientifici. E poi, con un po’ di fantasia, ho collegato il tutto.

Nel libro ci troviamo di fronte a quattro correnti di pensiero, scientifica, religiosa, filosofica e scettica (devo essere sincera le teorie di Pierre mi facevano sorridere), a quale di questa ti senti più vicina, in quale personaggio ti identifichi meglio.

Sicuramente a quello scientifico, ma forse, a differenza di Ondine, sarei meno sorda rispetto alle altre teorie. Alla fine concilierei il tutto con la visione filosofica di Lysandra, che sicuramente è quella più equilibrata. Rigiro la domanda: e tu a quale categoria ti senti di appartenere? XD

Per quel che mi riguarda anch'io mi sento molto vicina alla visione di Ondine per il mio lato razionale e "ingegneristico", però non rinnego la visione religiosa di Benjamin, la fede è una parte importante della mia vita, credo in Dio, anche se ripongo molta meno fiducia nella sua Chiesa.


La maledizione di Ondine è il primo libro della Trilogia dei Guardiani dei Portali, il secondo Il dono degli Spiriti guida è previsto per questo autunno, mentre per il terzo si dovrà aspettare l’anno prossimo, mi vuoi raccontare qualcosa dei prossimi volumi stuzzicando la mia curiosità?

Avranno protagoniste diverse, ma i personaggi del primo libro non rimarranno sullo sfondo. Il seguito sarà incentrato su Inez, una discendente dei nativi americani Pueblo. Dopo la visione scientifica di Ondine, volevo passare a quella religiosa e le credenze degli indiani d’America sono davvero molto interessanti. Infine, l’ultimo, avrà come protagonista una Dogmatica speciale, con dunque una visione filosofica, più ampia rispetto alle altre. E poi, come ti dicevo privatamente, non dovranno guardarsi solo dai morti, ma anche dai vivi; c’è qualcuno che ha ben altre intenzioni da quelle che mostra.

Questo piccolo segreto lo teniamo solo per noi :D

Ho letto in un’altra intervista che hai rilasciato che nella storia di Ondine si nasconde la storia della tua famiglia, ti va di raccontarmela?

La mia bisnonna, Virginia, rimase incinta del suo amato prima del matrimonio. Fu costretta poi a sposare un altro uomo, che amò e rispettò tantissimo, ma mai riuscì a dimenticare il suo grande amore. A quasi novant’anni ancora sospirava pensando a lui. Fu una donna molto forte e combattiva per quei tempi e decise di tenere con sé mia nonna andando contro i pregiudizi della società. Mia nonna veniva chiamata “la bastarda”. Mio nonno era un giovane seminarista quando la incontrò; decise di abbandonare il percorso di vita religiosa e sposarla nonostante le dicerie di paese.

Prima di questa trilogia un tuo racconto Arèl è stato pubblicato su una antologia fantasy, di cosa parla?

Parla di una giovane cacciatrice in un villaggio di indigeni, della sua vita all’interno della comunità e dei vari compiti affidati alle donne. Tutto sembra normale, tranne per la leggenda degli Uomini Argentati…

Come mai hai scelto la strada dell’auto pubblicazione, hai provato a contattare qualche casa editrice?

Perché volevo testare il mercato dell’autopubblicazione: ho deciso così il prezzo del mio libro e la copertina. La cosa che mi rende più felice è il rapporto diretto con i lettori. I tempi di pubblicazione sono molto lunghi e, avendo un altro romanzo nel cassetto con questa destinazione, ho deciso per questo libro di accorciarli, facendo tutto da sola!

Di certo amerai molto leggere, credo che scrittura e lettura siano imprescindibili, qual è il libro a cui sei più legata, quello che quando lo leggi ti fa sentire “a casa”?

Sicuramente Harry Potter. Sono cresciuta con la saga della Rowling e mi fa sentire a casa per davvero. Altri autori che mi piacciono moltissimo sono S. King, G. Martin, E. A. Poe e come poeta D. Thomas.



Quali altre storie hai nel cassetto?

Ho terminato un libro distopico l’anno scorso. Attende il seguito che spero di scrivere a settembre dopo Il Dono degli Spiriti Guida. È decisamente diverso dagli ultimi usciti, molto più crudo e violento.

Grazie Lara per l’intervista!
Grazie tantissimo a te per le tue risposte e la disponibilità, non vedo l'ora di leggere il secondo libro e anche gli altri tuoi lavori!

2 commenti:

  1. Ho letto l'intervista a sprazzi per non spoilerarmi :P
    Dico solo che io adoro davvero Valentina e il libro mi sta piacendo un sacco *-*

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    1. l'ho cominciato titubante e poi non sono più riuscita a metterlo giù, diciamo che l'ho finito in un giorno!!

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