Quest'oggi vi voglio proporre l'intervista che ho realizzato a Valentina Barbieri, autrice de La Maledizione di Ondine, primo libro della Trilogia dei Guardiani dei Portali (QUI la mia recensione). Valentina è una persona gentile e molto disponibile e la ringrazio molto per aver accettato di rispondere alle mie domande.
Ciao Valentina, benvenuta nel mio piccolo angolo tra le
stelle del mio Iperuranio, ti ringrazio di aver accettato l’invito e
soprattutto di avermi dato l’opportunità di leggere il tuo libro.
Questa mattina mentre pensavo alle domande da porti
mi è tornata in mente quella vecchissima canzone di tanti anni fa che diceva “Dammi
tre parole: sole, cuore e amore”, quindi per iniziare a conoscerti meglio dammi
tre parole che hanno un posto speciale nella tua vita e spiegami il perché.
Cane, famiglia e
amici. Direi che si spiegano da soli XD Il mio piccolo cane Dylan è un angelo
che quando studio o scrivo si mette sotto la scrivania, quasi vegliasse sul mio
lavoro!
A un certo punto
non riuscivo più a tenerle solo nella mia testa… dovevo mettere le mie storie
su carta; è come se lo chiedessero loro, come se i personaggi da me inventati
volessero diventare reali. Non c’è un momento preferito nella giornata in cui
scrivo, l’importante è che sia sola e senza che nessuno mi disturbi! Di solito
faccio leggere i miei racconti ad alcuni amici scrittori/accaniti lettori e ho
alcune beta-reader fidate (controllano errori-refusi-problemi di trama).
Quello che mi ha lasciato senza parole è la grande ricerca
e studio sulle teorie, i luoghi e i personaggi alla base del libro e come tali informazioni
si armonizzino nel testo non risultando mai pesanti, una qualità rara te lo
posso assicurare. Quanto impegno è stato necessario per compiere queste
ricerche e soprattutto come è nata l’idea di questa serie?
La serie nasce
dalla mia esigenza di trovare una spiegazione razionale alla vita dopo la
morte. Alcune teorie scientifiche si adattavano bene alla mia idea di passaggio
dell’anima in un’altra dimensione, che però non fossero la canonica divisione
tra inferno e paradiso, bene e male. Ho iniziato qualche mese prima della
stesura a fare ricerche su fenomeni paranormali, cercando di scoprire se ci
fossero dei collegamenti a dati scientifici. E poi, con un po’ di fantasia, ho
collegato il tutto.
Nel libro ci troviamo di fronte a quattro correnti di
pensiero, scientifica, religiosa, filosofica e scettica (devo essere sincera le
teorie di Pierre mi facevano sorridere), a quale di questa ti senti più vicina,
in quale personaggio ti identifichi meglio.
Sicuramente a
quello scientifico, ma forse, a differenza di Ondine, sarei meno sorda rispetto
alle altre teorie. Alla fine concilierei il tutto con la visione filosofica di
Lysandra, che sicuramente è quella più equilibrata. Rigiro la domanda: e tu a
quale categoria ti senti di appartenere? XD
Per quel che mi riguarda anch'io mi sento molto vicina alla visione di Ondine per il mio lato razionale e "ingegneristico", però non rinnego la visione religiosa di Benjamin, la fede è una parte importante della mia vita, credo in Dio, anche se ripongo molta meno fiducia nella sua Chiesa.
Avranno
protagoniste diverse, ma i personaggi del primo libro non rimarranno sullo
sfondo. Il seguito sarà incentrato su Inez, una discendente dei nativi
americani Pueblo. Dopo la visione scientifica di Ondine, volevo passare a quella
religiosa e le credenze degli indiani d’America sono davvero molto
interessanti. Infine, l’ultimo, avrà come protagonista una Dogmatica speciale,
con dunque una visione filosofica, più ampia rispetto alle altre. E poi, come
ti dicevo privatamente, non dovranno guardarsi solo dai morti, ma anche dai
vivi; c’è qualcuno che ha ben altre intenzioni da quelle che mostra.
Questo piccolo segreto lo teniamo solo per noi :D
Ho letto in un’altra intervista che hai rilasciato che
nella storia di Ondine si nasconde la storia della tua famiglia, ti va di
raccontarmela?
La mia bisnonna,
Virginia, rimase incinta del suo amato prima del matrimonio. Fu costretta poi a
sposare un altro uomo, che amò e rispettò tantissimo, ma mai riuscì a
dimenticare il suo grande amore. A quasi novant’anni ancora sospirava pensando
a lui. Fu una donna molto forte e combattiva per quei tempi e decise di tenere
con sé mia nonna andando contro i pregiudizi della società. Mia nonna veniva
chiamata “la bastarda”. Mio nonno era un giovane seminarista quando la
incontrò; decise di abbandonare il percorso di vita religiosa e sposarla nonostante
le dicerie di paese.
Prima di questa trilogia un tuo racconto Arèl è stato pubblicato
su una antologia fantasy, di cosa parla?
Parla di una
giovane cacciatrice in un villaggio di indigeni, della sua vita all’interno
della comunità e dei vari compiti affidati alle donne. Tutto sembra normale,
tranne per la leggenda degli Uomini Argentati…
Come mai hai scelto la strada dell’auto pubblicazione, hai
provato a contattare qualche casa editrice?
Perché volevo
testare il mercato dell’autopubblicazione: ho deciso così il prezzo del mio
libro e la copertina. La cosa che mi rende più felice è il rapporto diretto con
i lettori. I tempi di pubblicazione sono molto lunghi e, avendo un altro romanzo
nel cassetto con questa destinazione, ho deciso per questo libro di accorciarli,
facendo tutto da sola!
Sicuramente Harry
Potter. Sono cresciuta con la saga della Rowling e mi fa sentire a casa per
davvero. Altri autori che mi piacciono moltissimo sono S. King, G. Martin, E.
A. Poe e come poeta D. Thomas.
Quali altre storie hai nel cassetto?
Ho terminato un
libro distopico l’anno scorso. Attende il seguito che spero di scrivere a
settembre dopo Il Dono degli Spiriti Guida. È decisamente diverso dagli ultimi
usciti, molto più crudo e violento.
Grazie Lara per
l’intervista!
Grazie tantissimo a te per le tue risposte e la disponibilità, non vedo l'ora di leggere il secondo libro e anche gli altri tuoi lavori!
Ho letto l'intervista a sprazzi per non spoilerarmi :P
RispondiEliminaDico solo che io adoro davvero Valentina e il libro mi sta piacendo un sacco *-*
l'ho cominciato titubante e poi non sono più riuscita a metterlo giù, diciamo che l'ho finito in un giorno!!
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