venerdì 12 aprile 2013

Recensione: La bambina senza cuore di Emanuela Valentini


La bambina senza cuore
Emanuela Valentini
Speechless Books
Gratuito
280 pg 


Whisperwood, 1890. Lola, dodici anni, si risveglia nella buca di neve in cui è stata sepolta. Non ricorda nulla. Sul suo petto una ferita aperta, testimone di un gesto efferato. Whisperwood, 1990. La vita di Nathan, quattordici anni, cambia la sera in cui decide di infrangere il coprifuoco che vige a Whisperwood. L’incontro con Lola, la pallida fanciulla che abita in un cimitero in rovina con un angelo di marmo, un gargoyle e un poeta dall’animo inquieto, sconvolgerà la sua esistenza per sempre. Un viaggio a ritroso nelle pieghe del tempo. Un’antica maledizione. Un tortuoso percorso verso la verità.

La bambina senza cuore è una fiaba, una fiaba dark, non di quelle della Disney dove tutto finisce con un “per sempre felici e contenti”, i cattivi sono puniti e i buoni premiati, assomiglia molto più ai racconti pungenti e ricchi di atmosfere oscure dei fratelli Grimm, in cui il “buono” non disdegna di comportarsi malvagiamente con il “cattivo” di turno. Ma forse nemmeno la definizione di fiaba è appropriata, forse sarebbe meglio parlare di leggenda, una leggenda creata dai segreti sussurrati e mormorati tra le strette stradine di Whisperwood, che si disperdono sul suo lago o tra le lapidi del vecchio cimitero, dove il reale si confonde con l’immaginario e nelle ombre si nascondono presenze misteriose. Oppure semplicemente è una storia, una storia che narra di tre famiglie, ognuna a suo modo colpita da una maledizione imposta dagli spiriti della vecchia e cara Inghilterra, che abitano il folto dei boschi e si comportano come Buoni Vicini per gli esser umani, a meno che questi non tentino di ingannarli.
Ed ecco che la loro rabbia si riversa non solo sull’esecutore del misfatto ma sul suo sangue e la sua discendenza, (mi ricorda tanto il concetto di “colpa” della letteratura greca inflitta dalle Parche e che viene trasmessa da padre in figlio) e che potrà trovare redenzione nelle persone e nei luoghi più inaspettati. Forse semplicemente questo libro, o racconto, a seconda di come lo si vuole vedere, con i suoi misteri, i suoi personaggi, le sue magie, le sue maledizioni è semplicemente una storia di coraggio.

La maggior parte dei personaggi a partire dal sindaco di Whisperwood fino alla piccola strega Rosie Maud in realtà si nascondono, fuggono le paure e i tormenti che affollano i loro cuori, preferiscono essere sopraffatti da essi e vivere nel ricordo di quello che poteva essere e non è stato. Invece il giovane Nathan, nonostante l’incoscienza della gioventù, o forse proprio in virtù di essa, capisce immediatamente che per far cessare  l’oscurità che avvolge il paesino e che sprigiona dal petto vuoto di Lola, occorre affrontare la verità, farla emergere, farla risplendere a qualsiasi costo e pezzo. Non si può essere coraggiosi, non si possono spezzare le maledizioni con il rifiuto ma solo con l’accettazione della verità e con l’affrontare le conseguenze che da ciò derivano. 


In quello stesso istante Nathan seppe cosa fosse un eroe: non una figura epica che correva incontro al suo destino brandendo una spada invincibile, ma un uomo come mille altri, solo, con un grande amore da proteggere.

La storia di Lola, piccola strega che vive sulle sponde del lago ai margini del vecchio cimitero con un Poeta per amico, un gargoyle come compagno e un angelo di pietra come custode è una di quelle storie che devono essere raccontate in quel periodo magico che precede il Natale a cavallo tra l’autunno e l’inverno, con le foglie che ingialliscono e cadono, il fuoco che scoppietta nel camino e la prima neve che imbianca i tetti.

Mi chiamo Lola e sono morta …. ma viva, per qualche stranissimo motivo. Pensavo che il tempo, se stiamo tutti insieme, passerà più in fretta.

Una ragazzina che al primo sguardo e al primo incontro può sembrare dolce e indifesa e fa nascere in noi il sentimento di difenderla dalle brutture del mondo. Ma Lola, anche se non lo ricorda, conosce bene la malvagità degli uomini e quando la incontra nuovamente, si veste degli orpelli di guerra, si dipinge le guance di sangue vivo e mette in scena una battaglia epica.
Una storia che va narrata a coloro che credono che i bambini possano crescere coraggiosi se li si insegna a temere la notte e le sue ombre; no, i bambini crescono coraggiosi se li si insegna che non sempre l’oscurità nasconde mostri ma è semplicemente un modo diverso di vedere la realtà.

Ma sai non tutto quello che vedi è reale. E non tutto quello che non vedi non esiste solo perché non è possibile vederlo.

Forse alla fine è solo una storia sull’amore capace di spezzare le maledizioni: l’amore di un padre verso il figlio che decide di rinunciare alla propria vita per salvare l’altro; l’amore di una vecchia strega verso i suoi amici, a cui donare un cuore che credeva perso per sempre; il primo amore dolce, innocente, forte, che capita raramente nella vita di una persona ma che la segna per sempre. 
Una storia d’amore e di coraggio che vuole essere raccontata, vista ed ascoltata e mai dimenticata.

 Voto: 4/5 (Molto bello, ma non perfetto) 


6 commenti:

  1. Mamma mia... non vedo proprio l'ora... sto libro lo sto agognando y__y devo darmi una mossa con gli arretrati...

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    1. io non so da dove prendere i libri arretrati tra quelli degli autori e alcuni delle case editrici!!!! dura la vita di un blogger!

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  2. Che bella recensione *.* Mi hai fatto venire una voglia pazzesca di leggerlo... ce l'ho sul Kobo, ma purtroppo dovrà aspettare che altri libri vengano smaltiti ^-^

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    1. anche a me le altre recensioni mi hanno fatto venire voglia di leggerlo per questo ha fatto un balzo nella lista delle letture anche se avrei voluto dargli maggiori attenzioni, ho dovuto leggerlo nei ritagli di tempo, credo che sia un libro che vada letto con calma e ben meditato!

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