giovedì 4 aprile 2013

Recensione: Striges di Barbara Baraldi


Striges (#1)
Barbara Baraldi
Chrysalide Mondadori
€ 17,00
464 pg


Zoe ha gli occhi gialli come quelli di un animale selvatico. Non ci sarebbe nessun problema se fosse un gatto o una civetta, ma non potendo volare via, un giorno ha dovuto imparare a graffiare. Da allora è Zoe la cattiva e i suoi unici amici sono Chloe, perennemente innamorata del ragazzo sbagliato, e il pianoforte. Solo quando si abbandona alle sue note Zoe riesce a riempire il vuoto che ha dentro e a lenire il dolore per la perdita di sua madre, morta in un misterioso incidente. Il suo cuore è una pietra, e Zoe è convinta che non si innamorerà mai. Fino a quando nella sua vita non irrompe Sebastian, un ragazzo dagli occhi di smeraldo capace di strappare il velo che la protegge dal mondo. Eppure Sam, proprietaria della caffetteria Bloody Mary, la mette in guardia: Sebastian è pericoloso, e lei dovrà rinunciare al suo amore. Zoe è disperata: come può ucciderla l'unica cosa che l'abbia mai fatta sentire viva? La risposta è sepolta in un lontano passato, un tempo buio in cui un Inquisitore arse sul rogo la stessa strega che lo infiammò d'amore...

Quante volte ci siamo sentiti diversi, come se nessuno intorno a noi potesse mai comprenderci, come se la nostra fosse un’esistenza a metà in cui manca un tassello fondamentale? Quante volte nel buio di una stanza abbiamo pregato per una luce che illuminasse la nostra anima e aprisse le porte del nostro cuore? Quante volte l’oscurità ci ha inglobato mentre noi non anelavamo altro che ad un briciolo della luce che vedevamo brillare sui volti delle altre persone?
Ecco come si sente Zoe, capelli rossi e occhi gialli da civetta notturna, una madre morta, un padre assente, un’amica che per quanto le voglia bene a volte sente la necessità di allontanarsi per non essere inglobata nell’oscurità che la circonda. Una macchia oscura in un’esistenza che vorrebbe essere luminosa. Alla vigilia dei suoi diciassette anni però qualcosa cambia, un potere che non riesce a trovare sfogo pulsa dentro di lei e un paio di meravigliosi occhi verdi sembrano colmare la metà del suo cuore che Zoe non credeva di possedere. Ma per quanto si aneli alla luce che sembra così a portata di mano bisogna ricordare che essa non può esistere senza le sue ombre e che per accettarla bisogna essere in grado di affrontare un sacrificio.
Tremate, tremate le streghe son tornate!!!! Quante volte abbiamo sentito queste parole e quante volte le abbiamo usate! Bè, ecco che le streghe sono tornate da diversi anni nella letteratura internazionale, specialmente con il grande successo che l’urban fantasy e il paranormal hanno riscosso in questi ultimi tempi, quindi la scrittrice nostrana Barbara Baraldi ci introduce alle sue visione delle streghe tramite Striges (Strix, striges studiosi del latino vi ricorda niente), una storia che da lungo tempo voleva scrivere e che finalmente è finita tra le mie impazienti manine.
Ma le Streghe introdotte in questo libro hanno poco a che fare con quelle dell’immaginario classico, cappelli a punta e scopa di saggina, oppure ali fatate e bacchetta a stellina.


Le Streghe di cui si parla in questo libro riprendono l’antica tradizione delle sacerdotesse e delle guaritrici che interrogavano la natura e la Dea Madre per portare sollievo e assistenza alle persone che soffrivano, che fossero pene fisiche o emotive. Sono donne che non si accontentano di vivere nell’ignoranza e all’ombra di un uomo, sono donne che pregano Demetra, Iside, Kali, la divinità femminile affiancata a quella maschile.

Scoprii che quando le donne erano onorate e rispettate come sacerdotesse e guaritrici, il serpente era considerato un simbolo di sapienza e rigenerazione […]. Fin dagli albori dell’umanità, le sacerdotesse avevano ricoperto il ruolo di guide spirituali abbracciando l’equilibrio tra divino maschile e femminile. Erano streghe, erano donne sagge, e potevano insegnare l’antica saggezza della Dea. Perchè la magia è consapevolezza, è volontà. Non esistono forze soprannaturali, ma l’energia divina della natura.

Ho già incontrato questa tipologia di “streghe” nei libri di Marion Zimmer Bradley e nella mitologia di Avalon spogliata dell’influenza cristiana. Ma insieme a queste figure positive di Streghe ecco che compaiono anche coloro che sono i loro nemici naturali, gli Inquisitori, uomini spaventati dalla conoscenza e alla ricerca del potere che queste donne sembrano nascondere. Ma come dicevo prima dove c’è luce c’è anche ombra, e viceversa, e non tutte le streghe usano i loro poteri per il bene del prossimo, alcune si lasciano sopraffare dall’odio e dalla vendetta, così come non tutti gli inquisitori vedono nel potere di queste donne una minaccia.
Zoe scopre di appartenere a questa schiera di donne coraggiose  ma capirlo non rende facile la sua vita anzi la complica ulteriormente perchè non comprende  come questo potere possa essere stato racchiuso per tutto questo tempo dentro di lei senza emergere.  Striges, potrebbe sembrare un romanzo di formazione durante il quale Zoe prende coscienza dei suoi poteri e del modo migliore per utilizzarli. In realtà è un romanzo d’amore perché non è la conoscenza di sé attraverso i poteri che illumina la vita di Zoe ma è l’amore, un amore che ha travalicato i secoli sulle ali delle farfalle che riconoscono in Zoe la loro Signora. Un amore pericoloso e proibito in quanto unisce due nemici mortali, una strega e il suo inquisitore. Un amore che non può essere combattuto e allontanato, nonostante sia osteggiato da tutti coloro che li circondano, nonostante sembra spezzare più volte il cuore di Zoe e Sebastian. Ma solo insieme possono ricongiungere i pezzi e solo insieme possono volare.


Finalmente capisco il motivo per cui mi ero sempre sentita incompleta, come se mi avessero strappato una parte fin dalla nascita, e per cui sentivo nostalgia di parole sconosciute, di gesti che non potevo aver vissuto: appartenevano a una vita precedente.

Questo libro, che promette di essere il primo di una seria, è un inno all’amore che supera le avversità, un inno alla completezza che solo la metà mancante della propria anima può donare, un inno alla vita che va vissuta pienamente nonostante le sue conseguenze.

 Non credevo di essere la Prescelta. Avevo scoperto da poco di essere una Strega, figlia di una strega. Ma quello che sapevo con certezza è che ero una guerriera.

Nutro grandi aspettative per i volumi successivi in cui prenderà vita la battaglia che in queste pagine è stata solo accennata e troveranno spiegazione i dubbi e le incognite che alla fine di questo libro sono rimasti ad aleggiare nella mia mente. Soprattutto ho speranza di rincontrare ancora Zoe e Sebastian per scoprire se il loro amore è veramente così forte da sconfiggere le nubi di guerra che si addensano sui destini delle Streghe e dei loro Inquisitori.

Voto: 4/5 (Molto bello, ma non perfetto) 







Guardate il disegno che ho trovato girovagando nella pagina Facebook di Barbara Baraldi, è opera di Stefano Messori che lo ha realizzato per farne omaggio alla scrittrice in occasione di una presentazione del libro. Credo che Sebastian sia perfetto ed è proprio così che me lo sono immaginato. Ringrazio Stefano che mi ha permesso di pubblicare il suo disegno.







Ed infine vi lascio con la canzone che ha dato conforto a Zoe in un momento terribile della sua vita e che è anche una delle mie canzoni preferite.


17 commenti:

  1. Lo vogliooo. Barbara è grandiosaa! :)
    Ottimo lavoro, come sempre, Lara!

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    1. Grazie!!!! è la stessa reazione che ho avuto io quando è uscito il libro!!

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  2. bellissimo..devo leggermi questo libro!!segnato!!bella recensione..stupendo il disegno!!!!

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    1. bello il disegno vero? quanto mi piacerebbe saper disegnare così!!!

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    2. Grazie, Vale... ;)
      Ho fatto il disegnatore di fumetti Professionista per anni, poi come docente di corsi di fumetto e di cinema in centri giovanili per ragazzi delle scuole medie. Ora lavoro in un asilo nido.
      Se vuoi, Lara...organizziamo una classe serale di disegno dove potete imparare a disegnare come me!

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    3. grazie ma sono proprio negata, la mia vena artistica si sfoga con l'Autocad

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  3. È da tanto che voglio leggerlo ma mi sono ripromessa di finite tutti gli altri libri che attendono sugli scaffali. >.<
    Mi ispira proprio tanto tanto e poi se a te è piaciuto piacerà anche a me, ne sono sicura. :D

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    1. la mia pila è infinita e si è allungata sopratutto nell'ultimo mese e con aprile e maggio soprattutto che assomiglierà pericolosamente alla torre di Pisa! :P
      spero tanto che ti piaccia come è piaciuto a me!

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  4. Buona recensione, il libro l'ho letto e...come mi aveva predetto Barbara (l'autrice), mi sarebbe piaciuto e mi avrebbe sorpreso!
    (infatti, la descrizione che lei ha fatto di Sebastian...e soprattutto come l'ho realizzato io, ricalca sia il mio colore di occhi (verdi), il taglio di capelli che avevo a vent'anni (col ciuffo a tagliare il viso) le spalle larghe e la statura che a vent'anni superava i 180cm (ora sopra il metro e 90)
    PS: così x me è stato facile disegnare LUI!!! ;)

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    1. Barbara Baraldi è bravissima a delineare i tratti somatici come quelli psicologici dei suoi personaggi. Il suo talento è dar forma a tutto questo, raccontando le vicende che loro interpretano, e come una sapiente regista, non si limiachenio a narrarne la storia, ma fa emergere da loro emozioni dalle forti tinte catturando l'attenzione del lettore appassionandolo e facendogli condividere le gioie e le pene di ognuno di loro! ;)

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  5. Bella recensione! Anche a me è piaciuto molto questo libro. Molte cose nel finale rimangono in sospeso, proprio come hai detto tu, ma per essere il primo libro di una serie non mi è dispiaciuto affatto. è una storia che si prospetta ricca di azione misteri. Confido molto nei seguiti =) Molto bello anche il disegno dei due protagonisti :)

    Ps. Nuova follower =)

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    1. effettivamente mi ha lasciato molta curiosità, sopratutto di conoscere la profezia legata a Zoe! benvenuta e spero che ti troverai bene con noi!!

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  6. A me la Baraldi piace molto, mi ero segnata questo libro, ma poi non ho più visto recensioni in giro e mi era un po' passato nel dimenticatorio. Forse è il caso che lo rispolveri.

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    1. sembra strano anche a me che in giro non ci siano recensioni di questo libro, è anomalo! il libro mi è piaciuto e mi adopererò affinchè si conosca in giro! è il primo che leggo della Baraldi adesso non vedo l'ora di leggere Scarlett!

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  7. Mi sa che lo leggo sai? E' vero che non ci sono tante recensione, ma l'importante è che siano poche ma buone!

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