martedì 16 aprile 2013

Recensione in Anteprima: Sognando Park Avenue di Tinsley Mortimer


Sognando Park Avenue
Tinsley Mortimer
Tre60
€ 9,90
350 pg


Bella, solare e spigliata, Minty Davenport è la tipica brava ragazza del Sud degli Stati Uniti. Ma la vita di provincia le è sempre stata stretta e, fin da piccola, ha sfogliato montagne di riviste di moda e di gossip, immaginando di vivere nella sfavillante New York – il cuore pulsante del mondo fashion –, di passeggiare lungo Park Avenue, di fare shopping nei negozi alla moda della 5th Avenue e di dormire al mitico Plaza Hotel. E, ora che il suo ragazzo le ha chiesto una maledetta «pausa di riflessione», lei ha deciso: è giunto il momento di provare a realizzare il suo sogno. Non appena si trasferisce a New York, grazie a una sua vecchia conoscenza dell’università Minty viene invitata a una cena di beneficenza e, all’improvviso, la sua vita diventa esattamente come l’aveva voluta: incantevole, frenetica, caotica e senza respiro. Infatti, in quell’occasione così esclusiva, i paparazzi la immortalano e le sue fotografie finiscono sulle prime pagine delle più importanti riviste di gossip, lanciandola come una nuova icona di stile. Nel giro di poco, il suo nome è sulla bocca di tutti, diventa l’assistente della PR più potente – e dispotica – di New York e conquista persino il cuore di Tripp, lo scapolo più desiderato della città. Ma dove risplende la luce, si nasconde anche l’ombra: quando iniziano a circolare strane voci su un oscuro segreto che riguarda Tripp, Minty capirà di dover scegliere che tipo di donna vuole davvero diventare…


Ringrazio prontamente la Sig.ra Elena della TRE60 per avermi inviato il file del libro e l’opportunità di leggerlo in anteprima, per questo sono ancora più costernata perché purtroppo il libro non mi è piaciuto.
Partiamo dall’inizio.
Minty Davenport, tipica bellezza del sud, alla fine dell’Università decide di trasferirsi a New York per sfondare nel campo della moda e grazie a Emily, sorella maggiore della sua confraternita universitaria, si ritrova immediatamente catapultata in un universo di feste, balli, cene e gossip, a lavorare per una famosa PR e fidanzata con uno degli scapoli più ambiti della città. Ma non è tutto oro quel che luccica, il capo si dimostra una persona molto vendicativa, con tanto di falso sito per screditare la ragazza che ha semplicemente deciso di accettare una proposta lavorativa più vantaggiosa, mentre il suo meraviglioso fidanzato sembra avere un’idea leggermente diversa dalla sua riguardo al fidanzamento.


Aspettavo questo libro con ansia sperando di trovarmi di fronte un chick-lit divertente, arguto e romantico, un pò come i primi libri della Kinsella, in realtà quello che mi sono trovata di fronte è Sex & City, ma senza sesso. Dunque, vi parlo da telespettatrice di questo telefilm, ho visto tutte le serie e i due film, diverse volte anche, forse con una certa dose di masochismo, ma al di là delle diverse storie un interrogativo mi ha sempre attraversato la mente: ma queste donne stanno sempre a mangiare fuori, a divertirsi, a fare shopping, ma come fanno a vivere se non lavorano mai e l’unica loro preoccupazione, oltre a trovare un uomo con cui passare il resto della vita, è quella di decidere dove passare fuori la serata? Ma non stanno mai a casa loro? In fin dei conti io sono una pantofolaia patentata e forse per questo motivo non comprendo questo modo di vivere infatti tra tutti i personaggi quello che ho apprezzato di più era quello interpretato da Jennifer Hudson nel primo film, l’unica con i piedi veramente per terra! A volte il telefilm ha toccato anche argomenti piuttosto impegnativi e forse anche per quello è stato molto apprezzato al di là del volteggio di uomini e scarpe. Perché questa lunga digressione su Sex & City? Perché in questo libro mi sono ritrovata a porre quelle stesse domande. Ora sarà che non conosco la vita di New York ma onestamente mi è sembrato molto campato in aria. Già dalla prima pagina dove la protagonista dopo il prologo in cui descrive il suo primo viaggio con la madre nella grande Mela con alloggio al Plaza e dopo che ci racconta di essere a New York in un appartamento tutto suo grazie alla conoscenza della madre, ci dice:

Due settimane dopo il mio arrivo a New York, l’appartamento pareva un campeggio piuttosto che una casa. Il letto era ancora composto da un materasso su una rete a molle. Sapevo a malapena dov’erano i buoni ristoranti, per non parlare di dove andare se avevo bisogno di un bell’abito per un party.

Onestamente, forse sono io che ho altre priorità, ma la mia preoccupazione principale sarebbe quella di trovare un lavoro. E poi non sai dove trovare un abito? A New York? Ma stai scherzando? Insomma “tipica bellezza del sud”, frase ripetuta fino alla nausea, in questo libro sembra star a indicare “ricca ragazza di buona famiglia che non sa come occupare il tempo”, perché nonostante ribadisca più volte che voglia lavorare nell’ambito della moda in realtà non si adopera per farlo, non parla di disegni, modelli, schizzi, solo verso la fine un’occasione le capita piovuta dal cielo e lei logicamente si dimostra immediatamente un genio.
Quando si parla di “tipica bellezza del sud” a me viene in mente Scarlett O’Hara, civettuola, egoista, viziata quanto vuoi, ma che al momento giusto tira fuori gli attributi, lavora la terra, non esista a uccidere un uomo per difendere se stessa e la sua famiglia e a cucirsi un vestito con le tende della madre per cercare di recuperare il denaro capace di salvare la sua casa. Non una ragazza che aspetta che tutta le piova dal cielo, ingenua fino all’inverosimile, che striscia carponi sotto un tavolo piuttosto che affrontare il problema a viso aperto. Vogliamo parlare poi del fidanzamento con Tripp du Pont, ritorno di fiamma adolescenziale, che dovrebbe colmare con un matrimonio ma che in realtà fa acqua da tutte le parti con tanto di regalo in veste di cagnolino chihuahua da tenere nella borsetta per ammansire la fidanzata gelosa e a ragione? A volte in realtà mi è sembrato semplicemente di leggere un eterno resoconto di cronaca mondana con il suo glamour, le sue stelle, le sue invidie e le sue piccolezze.

Mi viene comunque il dubbio, visto che sembri in patria abbia riscosso successo, che il problema possa essere sostanzialmente mio. Che non lo possa capire ed apprezzare perché descrive un mondo completamente distante dal mio, anche se alcuni avvenimenti surreali secondo me non stanno né in cielo né in terra.
Una storia alla Sex & City ma senza quelle componenti di vita vera, quei piccoli salti nella quotidianità e nelle difficoltà che hanno permesso a molte giovani donne di riconoscersi nelle protagoniste dei telefilm.
Questo libro è una girandola di luci dietro le quali però si nasconde il nulla. Decisamente non lasciatevi abbagliare. 

Voto: 2/5 (In assenza di meglio)


17 commenti:

  1. non è un problema solo tuo, io ci sono rimasta male, pensavo fosse più romance, in più lei mi è stata antipatica da subito :(

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    1. effettivamente lei mi è sembrata un pò stupidina ed alcune sue uscite più che ingenue proprio sciocche!

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  2. A me in generale i cicken lit piacciono poco, perchè rischiano di voler far solo sorridere, ma di risultare superficiali. Parlo in generale ovviamente, il libro in questione non l'ho letto, ma è una sensazione che ho troppo spesso per far finta di niente. Preferisco un romance se voglio innamorarmi, una satira se voglio ridere, o un libro drammatico se sono in vena di malinconie. Qualcosa di netto e ben definito, almeno per i miei gusti.

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    1. a me invece piacciono, sopratutto per le situazioni surreali in cui si cacciano le protagoniste e poi ne vengono tirate fuori per il rotto della cuffia! a volte sento proprio la necessità di un libro che mi faccia sorridere e di cui conosco perfettamente il finale! la ragazza risolverà la situazione, conquisterà il bello e scorbutico di turno e vissero per sempre felici e contenti almeno fino al prossimo pasticcio!

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    2. Hai ragione, io quando ho quest'esigenza tendo a buttarmi su un romance frizzante!
      Forse si trova solo in formato elettronico, ma se non l'hai mai letta prova la serie storica dei fratelli Bridgerton di Julia Quinn! Non c'entra un fico lo so, ma quando posso la consiglio ^^

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    3. sui romance mi fido di te, mi hai fatto scoprire la Phillips! la saga dei fratelli Bridgerton è composta da 8 libri, vediamo se riesco a reperirli!!!

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    4. Sì ** fidati!
      Sono 8 storie singole, ma sono comunque da leggere rigorosamente in ordine per un piccolo giallo che fa da sfondo!

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  3. Avevo dei dubbi ma mi sa proprio che non lo leggerò, almeno non prima di aver letto una lunga lista di libri ;)
    Non sei l'unica a cui non è piaciuto, ho letto tante recensioni non troppo positive e parecchio deluse :/

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    1. ho notato che iniziano a fioccare recensioni negative, non sono l'unica infatti, anche in patria c'è un entto divario e su goodreads ci sono molte recensioni negative!

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  4. È già la seconda recensione negativa che leggo su questo libro. Il genere non è proprio di mio gusto, ma ogni tanto un libro leggero ci vuole e quindi leggo anche queste storie, però voglio che siano ben strutturate e abbiano argomentazioni solide. Peccato... titolo e cover facevano sperare bene ^-^
    Anche io ho visto tutte le stagioni di "Sex and the City" e anche i due film... che dire? Io non mi sono mai rispecchiata in nessuna di loro né tanto meno nella vita che fanno O_O Allucinante... non fa proprio per me :D Però, mi divertivo a vedere le situazioni assurde che venivano a crearsi, soprattutto Samantha mi faceva morire dalle risate perché è proprio...ho già detto la parola "assurda"? :D
    Adoro Rossella O'Hara, invece, e "Via col Vento" sia libro che film... queste sì che sono meraviglie in cui sono descritte vere donne :-)

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    1. ci sono rimasta pale perchè titolo e copertina mi piaciiono tanto! ogni volta che guardo il telefilm di Sex and the city mi sembraa sempre più surreale, però il primo film mi è piaciuto molto, il secondo per carità spreco di soldi e pellicola!!! Rossella amo il film alla follia lo rivedo ogni volta che posso, e quando ho letto il libro un paio di anni fa me ne sono innamorata più del film!

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  5. Non si è salvato, allora.. :DD
    Eh eh eh, sai già il mio pensiero, condivido tutto ciò che hai scritto!!

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    1. alla fine non sono riuscita a salvare niente, speravo che la protagonista ad un certo punto potesse cacciare fuori il carattere invece niente si limita a seguire la corrente!

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  6. Non ho letto una sola recensione positiva di questo romanzo, credo proprio che finirà nella mia lista NOT TBR.

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    1. fino ad ora effettivamente non ha riscosso grandi successi anche se si legge molto velocemente e senza impegno

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  7. Una voce controcorrente ci vuole... A me non è dispiaciuto. Non è un capolavoro di sicuro, ma l'ho trovato una lettura piacevole proprio perché rappresenta un mondo che non mi appartiene e di cui sinceramente nn vorrei mai far parte! Forse il fatto che nn mi aspettassi molto prima di leggerlo, ha aiutato ^_^

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    1. si credo che il fatto che riponessi in lui molte aspettative abbia contribuito al tonfo! :)

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